A proposito delle "distrazioni di massa", vi propongo la lettura dell'articolo di Emiliano Fittipaldi sull'Espresso, dal titolo quanto mai eloquente: "Sceneggiata Democratica". Sinteticamente si dice come la Jervolino sia, in qualche modo solo usata, per distrarre dal vero problema, cioè il processo Impregilo: " attaccando la Iervolino un giorno sì e l'altro pure, a distrarre l'attenzione dai disastri della Regione puntando il faro sul Comune. Missione compiuta: il tema del giorno ormai è l'incapacità di Rosetta, di monnezza e inchiesta Impregilo non si parla più. Nell'articolo si fa un'altra considerazione, i politici della Campania sono stati determinanti per il declino della sinistra veltroniana e continuano ad avere una loro autonomia: " gli eventi hanno dimostrato che se a Roma il partito ha la febbre alta, in Campania, semplicemente, non esiste. Al suo posto c'è un'entità fantasma, o meglio un collage di correnti, sottocorrenti e microalleanze tra capibastone. Un Pd modello Beirut, dove impera il tutti contro tutti, e dove tutti hanno come obiettivo prioritario la conquista, prima della probabile débâcle elettorale prossima ventura, di una fettina di potere. La corrente dei bassoliniani, nonostante sia minoranza, ha 15 anni di potere incontrastato alle spalle. Dal suo fortino controlla le istituzioni, la torta della sanità, le aziende partecipate. È autosufficente, se ne frega dei diktat romani. Ha gli uomini giusti ai posti giusti, e da quest'anno potrà iniziare a spendere i miliardi stanziati dai fondi europei per la programmazione 2007-2013." Aspetto con ansia le elezioni europee.
ps: giacchè siete in tema di buone notizie leggetevi anche l'articolo di Saviano su La Repubbica. Un articolo, serio, scioccante che si conclude con : Non esiste più confine tra fiction, immaginazione, rappresentazione scenica e leggenda metropolitana.
3 commenti:
Quando un partito come era il vecchio partito comunista italiano si trasforma in una scatola vuota come è ora il PD, inevitabilmente finisce cosi'. Non avere piu' nessun ideale forte, ma cercare solo il consenso fine a se stesso, per poter potenziare i propri privilegi, per raggiungere posizioni dominanti. L'eterna lotta D'Alema-Veltroni, si è spostata dai DS al Pd attuale, facendo il vuoto ideologico. Ora in Campania sono come dici tu perchè non esiste piu'una dirigenza forte, non ci sono persone autorevoli che possono dare ordini per ripulire le zone di malaffare. Ora vediamo Violante, considerato un tempo l'ala giustizialista del partito, dare lezioni al PDL per come tagliare le unghie ai giudici che non si lasciano intimidire. Hai per caso mai sentito qualche sporadica difesa della procura di Salerno? Di De Magistris? Qualche dichiarazione contro il Lodo Alfano? Quel cadavere politico di Veltroni l'ho sentito a Cesena in maggio,ho udito la frase mantra del " maggior esponente del partito a noi avverso". Nanni Moretti disse tempo fa "con questi dirigenti non vinceremo mai" PAROLE SANTE. SALUTI.
Il PD non è mai stato l’erede del PCI, e nemmeno direi che sia l’erede di una sinistra minima. E’ nato da subito come un mostro, un Frankenstein, con l’intento di “cercare solo il consenso fine a se stesso, [...] potenziare i propri privilegi, raggiungere posizioni dominanti” usurpando disordinatamente eredità che non appartengono a nessuno dei suoi promotori. Vogliono far credere di rifarsi ad un tempo della politica che ancora, a volte, pur tra tanti difetti, sembrava lavorare per il bene comune (e dico “sembrava” ché altrimenti un Dossetti non si sarebbe sentito tradito tanto da auto escludersi). In realtà una politica per il bene comune forse è esistita solo nella “POLIS” degli antichi greci. Poi è andata degenerando in amministrazione, fino a divenire esercizio del potere per i professionisti che abbiamo sotto gli occhi. Un calderone di cialtroni che si autoeleggono perpetuandosi sulla disinformazione e l’ignavia di masse analfabetizzate e manipolate a piacimento con la collaborazione di omini che “hanno famiglia”.
Berlusconi ha vinto per questo: non c'è niente dall'altra parte.
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