Roberto Saviano è stato all'Aquila, una delle prime città a riconoscergli la cittadinanza onoraria. Ma non è l'unico motivo che lo ha spinto tra quelle macerie, Roberto conosce bene " il ciclo del cemento", gli affari , i soldi che girano dietro ogni costruzione. Il suo articolo è commuovente e lucido, come sempre ti fa fermare e pensare: "Franco Arminio uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato scrive in una sua poesia: "Venticinque anni dopo il terremoto dei morti sarà rimasto poco. Dei vivi ancora meno" e Roberto continua: "È quando ti rimane solo la vita e nient'altro che comprendi il privilegio di ogni respiro. Questo è quello che cercano di raccontarmi i sopravvissuti".
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3 commenti:
Del pozzo del dolore... della disperazione (eh sì, che la disperazione dovrebbe essere il sentimento predominante se avessero la calma per riflettere): polvere, pietre, tondini arrugginiti e piegati, sabbia di mare, intimità di stanze violate, formichine che raccattano qualche straccio, pioggia, freddo, tende allagate, occhi esauriti di sonno e lacrime, vecchiette sdentate ed esposte nella nebbia... E ppure ci sarà chi dimenticherà. Anzi già c’è chi ha dimenticato: gli ultras del calcio e degli stadi. E c’è anche chi si rammarica che l’emergenza delle lacrime si esaurisca: i personaggi della passerella e delle lacrime finte e dei sondaggi in salita!
Ci son anche le immagini non viste sullo schermo, quelle immaginate, le più crude, le più reali... le più tragiche.
Si è parlato tanto, tanta retorica! E i farabutti sono stati prudentemente tenuti in ombra: solo probabili farabutti... sconosciuti: e innocenti fino a prova contraria... che, se ci sarà, la prova contraria l’avremo fra dieci venti anni con indulto e prescrizioni. E invece sono conosciutissimi, sono i soliti noti... ma bisogna lasciarli in ombra. E deve essere accusato di crimine chi tenta di dire la verità, deve essere sbattuto in prima pagina, il mostro. Che pretende di cantare fuori del coro! Delinquenti che distruggono la speranza, la fiducia, creano ansia in chi pur dovrà abituarsi a vivere nelle tende e nelle baracche.
“NON PARLARE AL CONDUTTORE!!!”
L’IMPERATIVO CATEGORICO!
VINCERE! E VINCEREMO!
Le elezioni e i sondaggi: come ci si può permettere... i sondaggi... le elezioni... i soldi che i soliti noti dovranno sborsare senza fiatare.
Incoscienti, sobillatori!
Rischiate di colpire "il privilegio d'ogni respiro".
Le epurazioni sono da paesi totalitari, su questo non discuto, sono abbastanza amante della storia contemporanea. Forse avere in Italia due ore a settimana un AnnoZero che non bela la stessa litania, crea disordine nel composto mondo dell'informazione, morta, marcia, di regime. Allora non se la possono prendere con quel sindaco che ha detto che erano vere le cose dette, che la protezione civile non ha sempre brillato. In fondo è poi la cosa con piu' logica. Non esistono emergenze che possono essere gestite in modo perfetto, il disordine crea disordine. Avere qualche inghippo è la norma, ma non in Italia. Allora forse toccare Santoro reduce da una nuova vittoria nei ricorsi contro l'azienda era improponibile, meglio cassare Vauro, colpirne uno per educarne cento, il motto preferito dai veri comunisti che sono nel PDL,tanto per loro una dittatura eguaglia l''altra, purchè loro siano sul carro del vincitore. Stiamo toccando il fondo, ma nessuno se ne lamenta, salvo pochi come me, gente che inascoltata passa la vita ad indignarsi inutilmente, allora dedico ai Cicchitto, ai Fini i nuovi comunisti un vecchio slogan della mia rivoluzionaria giovinezza. " VIVA MARX, VIVA LENIN, VIVA MAO-TSE-TUNG, niente è piu' attuale del passato. Saluti.
Lascio il testo di un commento pubblicato su current il 26 marzo 2009: Per chi crede che mafia, camorra & co. non siano solo vuoti concetti ma reali sacche di delinquenza, la trasmissione di ieri sera era da non perdere assolutamente. Io sto provando da alcuni giorni (nel mio piccolo) ad esprimere delle considerazioni in merito a informazione, disinformazione e libertà; Saviano lo ha fatto (in grande), ottenendo dei risultati che non sono nemmeno lontanamente paragonabili ai miei ma spero ugualmente che il mio contributo alla causa sia stato positivo. Ci è stato detto che persone come lui non vengono "sparate" sino a quando l'opinione pubblica ne parla perchè ciò equivarrebbe ad erigerle a simboli e ci è stato anche spiegato che la mafia comincia ad ucciderli con la delegittimazione; sta a noi fare in modo che l'opinione pubblica continui sempre a parlare di Saviano e a non accettare la sua delegittimazione perchè chi accusa la camorra non fa altro che difendere chi vuole la legalità. Facciamo sentire a Saviano la nostra voce, alta e chiara; facciamo sentire la nostra vicinanza, il nostro affetto e la nostra stima a chi ci ha parlato con tanta partecipazione e convinzione. Grazie, Roberto.
P.S.: è possibile che, tra qualche giorno, sia visibile sul sito di "chetempochefa" tutta la trasmissione di ieri sera; se così fosse, consiglio caldamente di non perderla.
http://current.com/items/89919176_saviano-il-nostro-coraggio.htm
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