lunedì 4 maggio 2009

Il maestro di Vigevano




La letteratura elenca una miriade di scrittori "minori" che, molto spesso, di minore non hanno niente. E ' il caso di Lucio Mastronardi (scoperto prima da Elio Vittorini e poi da Italo Calvino) e del suo "Il maestro di Vigevano". Siamo negli anni del boom economico; in una piccola città della provincia pavese il maestro Mombelli fa fatica a tirare avanti col suo misero stipendio. Sua moglie Ada sente l'esigenza di una vita migliore e i due finiscono col rappresentare due mondi: quello contadino e povero che appartiene al passato e quello dell'industrializzazione e del consumismo che avanzano. L'eterna dicotomia essere/avere. Momenti drammatici intervallati da una involontaria comicità, fanno da sfondo a questa vicenda umanamente triste. Durante un litigio con la moglie il maestro le chiede affettuosamente: cosa ci è successo? perchè siamo cosi cambiati? e la moglie gli risponde: non siamo cambiati noi, è cambiato il mondo. La storia del maestro Mombelli è famosa non tanto per l'opera letteraria ma per il film di Elio Petri con Alberto Sordi che magistralmente lo interpreta. Anche nel film il divario tra passato e presente, la crisi del ceto medio impiegatizio e la sotto-cultura dei nuovi arricchiti è il tema dominante. Leggere il libro e guardare il film subito dopo, trasporta in un mondo che non c'è più; la sottocultura dei nuovi arricchiti, che ieri rappresentava una minaccia col suo prepotente ingresso nella storia, oggi non è nemmeno più ritenuta tale. Esiste più un divario tra cultura e sottocultura? E' ancora possibile scegliere tra essere e avere?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Essere o avere?
Avere, ovviamente.
Avere denaro e potere (che sono la stessa cosa) e il gioco è fatto.
Sara

ghetti marco ha detto...

I nuovi ricchi fanno tendenza, da oramai molti anni. La cultura resta patrimonio di pochi, cultori solitari del sapere, gente che si accultura in modo autonomo, non certo nelle scuole di oggi. Le generazioni di studenti che frequentano ora la scuola imparano poche cose e spesso inutili. Muore tutto, dalle ceneri ogni tanto emerge un nuovo ricco, guardato con invidia dalle masse adoranti. LUI CE L'HA FATTA!!!! GUARDA CHE VILLA, CHE SUV, IL ROLEX. Status simbol, feticci dell'era moderna, il nuovo vitello d'oro che va adorato. Si chiuduno gli occhi su molte cose, sul come il denaro è fatto, basta che ci sia. Il tuo discorso Sara ti è stato imposto dal mondo che ti circonda, ti hanno omologata, ai canoni attuali. Io scendo da questo mondo, non mi appartiene piu'. Saluti a te e a Graziella.

Anonimo ha detto...

caro Marco
la mia era solo una provacazione.
Saluti anche a te e...il mondo appartiene a tutti ...anche a chi non si riconosce piu in niente.
Sara

ghetti marco ha detto...

Se uno si ferma a ragionare sulla sotto cultura citata nel post, il divario tra cultura e sottocultura dei nuovi ricchi, e legge i giornali in questi giorni, resta impietrito. Stiamo da tempo sprofondando in Italia, abbiamo consegnato la nazione in mano a persone che sono la sottocultura, imperante e arrogante. Signora la "posso palpare"? Io amo le svedesi, ma non ho finito, se sono maggiori di 18 anni, il nostro GIGANTE-NANO. Gigante come venditore di bufale, bugie come fossero fossero fiocchi di neve, che copre tutto lo sporco, dando un'immagine di finto pulito, lo sporco è coperto ma è li' sotto. Nano come uomo, un'essere indecente, che prima chiagneva e fotteva, ora delira, impazza come i dittatori al loro crepuscolo. Ma l'italiano è pervicace, lo salvera'. Con il contributo dei Vespa, Fede, Mimun, Feltri, Giordano, un esercito di prostitute al servizio del loro Padrone. Saluto il 75% degli italiani Berlosconidi che stando ai sondaggi adorano il loro Nano-padrone. Bravi aumentate pure tranquilli, crescete e moltiplicatevi, ai padroni servono i nuovi servi, non CO-CO-CO, ma con contratto a tempo indeterminato. Graziella quando compie 18 anni tua figlia, Papi lo inviti? Saluti a te da Marco.

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti. Io voto Berlusconi e probabilmente fino a quando qualcun altro non mi sedurrà con argomentazioni e contenuti seri e veramente validi. Meglio ancora se non cavalca un linguaggio ormai privo di identità e un metodo mentale che definire massificato è consolatorio.Voglio ricordare che parlo a nome di quel 75% che si moltiplica e si moltiplicherà inevitabilmente anche perchè viene sistematicamente offeso semplicemente perchè di parere diverso.

Buonasera.

Roberto

ghetti marco ha detto...

Oggi nasce www.forzasilvio.it il blog per il 75% dei sostenitori di Silvio, quelli che HANNO GLI ARGOMENTI CONVINCENTI. firmato Antonio Palmieri, il ministro ombra per la propaganda.