In piena emergenza rifiuti in Campania, circa due anni fa, molti campani si rifiutarono di pagare la tassa sui rifiuti urbani, la Tarsu. Quella che sembrava una causa vinta (non ho ricevuto il servizio, non pago) oggi è una bella cartella esattoriale che, puntuale, è arrivata a tutti quelli che ieri non pagarono il (dis)servizio. Ma questo non è niente. La cosa più grave e inspiegabile è che da allora l'odiata gabella è aumentata di quasi 100 euro (sopra la mia bolletta) Insomma oggi paghiamo più di ieri in una città che NON FA LA DIFFERENZIATA e che pulisce solo la strada principale per far contenti i commercianti. Come al solito l'aspetto più preoccupante di questa realtà è che pochi si lamentano, molti pagano, pochissimi tentano una protesta inutile. Quanto sia ingiusta questa tassa, la cui entità è decisa solo dal Comune, lo testimoniano le centinaia di foto che io ha scattato ad Aversa(CE) negli ultimi due anni.
lunedì 6 luglio 2009
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4 commenti:
Cara Graziella,
penso potrebbe esserti molto utile questo link:
http://www.noiconsumatori.org/Articoli/articolo.asp?id=383
Lo conosci già? Troverai centinaia di persone indignate che come te denunciano l'accaduto.
Cordialmente
Roberto.
Darò un occhiata al link che non conoscevo.
Grazie Roberto
Graziella dice:
Pochi si lamentano,molti pagano, pochissimi tentano una protesta inutile, ovvero la Campania è come tutta l'Italia, stesse identiche reazioni,ovunque voi siate. Saluti.
Si è vero, caro Marco, che l'Italia si somiglia un po ovunque. Ma c'è una differenza: io non credo che nessuna altra regione italiana sia trattata come la Campania. Le leggi che altrove sono ingiuste qui diventano ridicole e surreali.
Qualche giorno fa Grillo, ha pubblicato un post sulle mafie al sud. Io ho lasciato il seguente commento: "Le mafie sono padrone del Sud semplicemente perchè al Sud lo Stato non esiste.
Tutto il resto è retorica."
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