giovedì 9 febbraio 2012

Fontamara

Fontamara, il libro di Ignazio Silone , fu pubblicato in lingua tedesca a Zurigo nel 1933 e fu ignorato in Italia per almeno un ventennio. Solo leggendolo si capisce perchè. Fontamara è il paese che non c'è, un paese che lo scrittore colloca in Abruzzo ma che potrebbe trovarsi ovunque ci siano degli oppressi, in qualunque parte del mondo e in qualunque momento storico. E' la storia dei "cafoni", poveri contadini a cui viene tolto tutto: la luce, la terra e persino l'acqua. I cafoni non hanno diritti da così tanto tempo che non immaginano più una realtà diversa.
"Dopo la pace tra il papa e il Governo [...] il curato ci spiegò dall'altare che cominciava anche per i cafoni una nuova epoca. Ecco che quella notte io vidi in sogno: il papa discutere col Crocifisso. Il Crocifisso diceva: "Per festeggiare questa pace sarebbe bene distribuire la terra del Fucino ai cafoni che la coltivano e anche ai poveri cafoni di Fontamara che sono sulla montagna senza terra". Il papa rispondeva: "Signore, il principe non vorrà mica. E il principe è un buon cristiano diceva: "Per festeggiare questa pace sarebbe bene dispensare almeno i cafoni dal pagare le tasse". Il papa rispondeva: "Signore, il Governo non vorrà. E i governanti sono anch'essi buoni cristiani". Il Crocifisso diceva: "Per festeggiare questa pace, quest'anno manderemo un raccolto abbondante soprattutto ai cafoni e ai piccoli proprietari". Il papa rispondeva: "Signore, se il raccolto dei cafoni sarà abbondante, i prezzi ribasseranno, e sarà la rovina di molti commercianti. Anch'essi meritano riguardo, essendo buoni cristiani". Il Crocifisso molto si rammaricava di non poter far nulla per i cafoni senza far del male ad altri buoni cristiani. Allora il papa gli propose: "Signore, andiamo sul posto. Forse sarà possibile fare qualche cosa per i cafoni che non dispiaccia né al Governo, né ai ricchi". Così, la notte della Conciliazione, Cristo e il papa vennero attorno al Fucino. [...]Cristo andava avanti con una grande bisaccia sulle spalle; dietro gli andava il papa, che aveva il permesso di prendere dalla bisaccia qualunque cosa che potesse giovare ai cafoni. I due Viaggiatori Celesti videro in tutti i villaggi la stessa cosa. I cafoni si lamentavano, bestemmiavano, litigavano, si angustiavano, non sapevano che cosa mangiare né vestire. Allora il papa si sentì afflitto nel più profondo del cuore, prese dalla bisaccia una nuvola di pidocchi di una nuova specie e li lanciò sulle case dei poveri, dicendo: "Prendete, o figli amatissimi, prendete e grattatevi. Così nei momenti di ozio, qualche cosa vi distrarrà dai pensieri del peccato." Oggi, come allora, valgono solo tre leggi: "la legge dei preti, la legge dei padroni e la legge dell'abitudine". Leggetelo e capirete dei meccanismi sociali che oggi sono cambiati solo nella forma ma non nella sostanza.

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