Tra tutti gli striscioni presenti oggi a Napoli alla manifestazione "Fiume in piena" ho scelto quello collocato, non a caso, a piazza Borsa: camorra-stato-imprenditoria stesse colpe dice lo slogan che racchiude, in poche parole, la storia degli ultimi vent'anni della Campania. Una storia fatta d'interessi e di egoismi, di bacini di voti comprati ed emergenze infinite, di bugie e verità nascoste, di sopraffazione e di violenze verso una terra che non lo meritava. Gli uomini dimenticano facilmente ma la Terra no, la Terra restituisce tutto quello che si semina, compresi i veleni. La pioggia non ci ha lasciato nemmeno per un attimo lungo il tragitto dalla stazione ferroviaria a piazza Plebiscito quasi volesse contribuire ad ingrossare un corteo che era veramente un fiume in piena, poi è stata clemente durante i vari interventi finali: rappresentanti dei vari territori campani avvelenati e poi padre Maurizio, Alex Zanotelli e il dott. Marfella. Padre Alex ha sempre una visione direi universale del biocidio perchè, per lui, la terra dei fuochi non è solo la Campania ma è il pianeta terra che l'uomo sta distruggendo. Di questo corteo ricorderò padre Zanotelli che dal palco spezza un pezzo di pane, gesto religiosissimo e carico di quel senso di fratellanza che noi campani per troppo tempo abbiamo dimenticato.
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