“Mi auguro – continua Mazzoni – che il vertice tra l’Arpac e il Comune di Aversa, che si è tenuto poche settimane fa, sia stato l’avvio di azioni concrete per contrastare l’inquinamento dell’aria, acustico ed elettromagnetico. Insomma, una città veramente attenta alle problematiche ambientali avrebbe un trasporto pubblico efficiente, una zona 30 per incentivare l’uso delle biciclette e la circolazione pedonale ma soprattutto una vera Ztl”. Articolo
giovedì 8 marzo 2018
interrogazione ZTL
Il Movimento 5 Stelle di Aversa, al fine di verificarne l’efficacia, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta nella quale chiede di conoscere dati precisi sulla zona a traffico limitato e, nello specifico, sul numero delle infrazioni elevate dalla data di entrata in vigore della Ztl, con i relativi dissuasori fissi, ad oggi. “Un’interrogazione – spiega la consigliera comunale pentastellata Maria Grazia Mazzoni – nata dall’esigenza di constatare l’efficacia di un provvedimento che, nelle intenzioni dell’amministrazione, aveva lo scopo di rivoluzionare la viabilità e la cultura civica cittadina. Annunciata e programmata come ‘occasione’ e come ‘svolta’ è stata poi ridimensionata dopo aver ceduto ai ricatti di una parte esigua di cittadini. Resta il fatto che la zona a traffico limitato fatica a cambiare il volto di questa città”.“Mi auguro – continua Mazzoni – che a questa richiesta non seguiranno le solite inopportune ed anacronistiche battute del tipo ‘Ma dove vive?’. Io vivo ad Aversa, una città ormai agli occhi di tutti soffocata dalle auto, da un traffico quasi sempre in tilt e senza controllo, da una zona a traffico limitato ridicola che riguarda solamente pochi metri di via Roma e pochi tratti delle vie adiacenti. L’aggravante di questa situazione sono i dati pubblicati dall’Arpac e rilevati dalle centraline per la misurazione della qualità dell’aria che non contengono nessuna indicazione precisa sull’origine dell’inquinamento e potrebbero tranquillamente provenire da emissioni diverse (fabbriche, industrie). E’ questo il motivo per cui il Movimento 5 Stelle, in Regione, ha più volte chiesto che le centraline contengano anche la speciazione dei dati, cioè la provenienza e l’origine della sostanza inquinante rilevata”.
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