Ci penso continuamente. Ieri due macchine si sono fermate davanti a me. Pensavo si fossero tamponate invece si trattava, forse, di qualche precedenza mancata. Due uomini, un ragazzo e un adulto, sono scesi dalle rispettive auto ed è cominciato un diverbio acceso . Un diverbio che è finito dopo qualche minuto quando è volato uno schiaffo così forte che il ragazzo ne è rimasto stordito e confuso. Le urla della sua ragazza hanno risolto il litigio e dopo qualche minuto ognuno è risalito nella sua auto. Come un animale ferito che si rifugia nella sua tana per non avere la peggio così il ragazzo è risalito in macchina. Con gli occhiali spostati dallo schiaffo, umiliato davanti alla sua ragazza, impotente davanti a tale violenza, per me è stato l'emblema di chi ogni giorno si deve arrendere davanti ai soprusi e all'arroganza. Non ci posso pensare
martedì 10 luglio 2018
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