domenica 28 giugno 2009

La bellezza e l'inferno

La mia amica si aspettava di trovare una rissa in libreria per comprare il nuovo libro di Roberto Saviano. Invece, nel cuore di Gomorra, tutti ci passavano accanto con indifferenza. Pochi lettori lo guardavano, lo sfogliavano. Io l'ho comprato convinta che nelle parole di Saviano ci siano molte risposte alle millenarie domande che il Sud si pone. In realtà conoscevo ogni pagina perché il libro raccoglie gli articoli scritti, su varie testate, da Roberto dal 2004 al 2009. Rileggerli tutti insieme ti fa rendere conto che tra tutte le sue parole esiste un unico filo conduttore, sempre. Così accade con i pensieri intelligenti. Il titolo, come lo stesso autore spiega, vuol dire che "se da un lato esistono la libertà e la bellezza necessarie per chi scrive e chi vive, dall'altro esiste il suo contrario, la loro negazione: l'inferno che sembra continuamente prevalere". Questa dicotomia è evidente soprattutto nel capitolo "Uomini"; da Messi a Petrucciani, da Siani a Felicia, Saviano racconta come l'inferno e la bellezza spesso coesistono, spingendosi tra di loro in una infinita guerra quotidiana. La bellezza affiora sempre anche in un inferno che è un corpo mostruoso (Petrucciani) o nel dolore di una madre (Felicia). Non mancano gli articoli dedicati al Sud: la bellissima "Lettera alla mia terra" che, pubblicata su "La Repubblica", fu un pugno nello stomaco per molti campani: "Come ve la immaginate voi la vostra terra, il vostro paese? Come vi sentite quando andate al lavoro, passeggiate, fate l'amore?". Tra tutte le storie di uomini raccontate in questo libro quella più commovente è proprio quella di Roberto Saviano che in questi anni d'inferno ha scritto "...in una decina di case diverse, nessuna abitata per più di qualche mese. Tutte piccole o piccolissime, tutte, ma proprio tutte, dannatamente buie. Le avrei volute più spaziose, più luminose, volevo almeno un balcone...". L'inferno di cui parla Saviano, noi di Gomorra lo conosciamo bene è della bellezza che abbiamo un vago ricordo.
Il silenzio è l'inferno, la parola è la bellezza. Grazie Roberto per avercelo insegnato.
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16 commenti:

ghetti marco ha detto...

Era impossibile Graziella, trovare la fila per un libro di dura denuncia.In una nazione dove viene indicato un Vittorio Mangano (stalliere tuttofare ad Arcore), come uomo eroico, un Roberto Saviano viene indicato come un "abile" romanziere, che si arricchisce con i suoi scritti, uno che usurpa una scorta. Siamo riusciti a fare un'operazione di rovesciamento. L'errore è l'onesta', il giusto diviene la squallida ostentazione, di abusi, privilegi indegni, anche la lotta alla camorra diviene un errore. Tutto con l'avvallo silente della popolazione, oramai talmente rintronata che sembra impermeabile ad ogni emozione. Siamo nel paese degli zombi. Morte le coscienze, cosa resta per distinguere un uomo da un animale?

Anonimo ha detto...

Signor Ghetti, devo purtroppo ahimè contraddirla alla grande, sperando che lei non se la prenda. Le spiego il perchè. Lei è una persona che dipinge gli italiani come un popolo di rimbambiti e di telecomandati. Io ribadisco che sono di tutt'altra idea. Saviano è stato indicato come " abile romanziere" solo dai casalesi e noi che conosciamo la realtà di Casal di Principe possiamo ben capire il perchè. Gli italiani, al contrario di quanto lei scrive, hanno determinato il grandissimo successo di Saviano, del suo Gomorra e del film che ne è seguito. Il libro di dura denuncia quindi ha scalfito le coscienze, altrochè. Talmente tanto che a Saviano bastarono pochi mesi per diventare popolare anche in tutta quella parte del paese distante dalla realtà descritta in Gomorra. Quindi questo rovesciamento della realtà, onestamente credo che lo faccia lei. La lotta alla camorra non è diventata un errore, non si preoccupi. La denuncia di Saviano è arrivata a tutti e gli italiani hanno interpretato forse più correttamente di lei che come sempre, è accecato da Arcore.Anzi le dirò una cosa che non le sta simpatica. Sia Gomorra che L'inferno e la bellezza possono essere letti oggi grazie anche a Mondadori. Forse qualche altro editore cieco e ottuso, avrebbe relegato Saviano nello stesso posto dove per anni è stato relegato Giampaolo Pansa.

Cordialmente
Roberto

Anonimo ha detto...

Ma dove vive 'sto Roberto il semplificatore? che poi, se ci riflettete, è l'unico accecato, almeno in questo piccolo club.

Ectobius

Anonimo ha detto...

E allora Egregio Illuminato Ectobius, ci illumini lei, ci insegni a non semplificare. A mio modo di vedere, semplifica lei quando confonde quello che alcuni ragazzi di Casal di Principe hanno detto di Saviano, con quello che hanno percepito gli italiani. D'altra parte secondo lei cosa determina un successo come quello di Gomorra e del suo film? Un successo che lei possibile non è riuscito a capire? Chi può affermare che Saviano è un abile romanziere se non quelli direttamente colpiti dalla forza della sua denuncia? Questo è il paradosso di una terra,la campania,che lei semplifica non conoscendone gli anfratti più nascosti e che io impiegherei ore a tentare di spiegare forse anche inutilmente. Quindi, illuminatissimi, spiegateci voi dove vivete, perchè io vivo dove vive quella stragrande maggioranza di italiani che dà il giusto peso alle cose e non considera le parole di un gruppo di camorristi come campione rappresentativo dell'Italia intera.
Poi è assolutamente normale che una raccolta di saggi e articoli non possa provocare il clamore di Gomorra e aggiungo che è sempre difficile bissare un successo mondiale come quello ottenuto con Gomorra. Libro che nella sola Italia ha venduto circa 3 milioni di copie e tradotto in 43 lingue ne ha venduti altri 3 milioni e mezzo. Anche le cifre indicano che lei vive su Marte e ha quel vizio tutto di sinistra di voler simpaticamente far credere il contrario. Di questo gliene dò atto. Lei è un grande rovesciatore.

Cordialmente
Roberto

mariateresa ha detto...

Non per difendere qualcuno a svantaggio di qualcun altro, ma vorrei far notare che il solo fatto che Mondadori abbia pubblicato i libri di Saviano non basta a concludere che il potere abbia fatto o voglia far propria la battaglia di questo eroico scrittore. Basti ricordare che anche sotto i regimi dittatoriali più duri il rispetto e la paura per gli intellettuali di turno costringeva i governi del tempo a dare acquiescenza alle loro teorie per meglio controllarle ed eventualmente sfruttarle propagandisticamente (vedi Mussolini-Benedetto Croce).
Mondadori, quindi, secondo qualcuno di voi, il governo, (binomio che non condivido o meglio non accetto) ha pubblicato Saviano più semplicemente perché conveniva economicamente, dato che un buon imprenditore non si lascia mai scappare un sicuro affare editoriale.
Il governo, in quanto tale, e il gruppo imprenditoriale a cui fa capo Mondadori, se volessero, avrebbero mille altre strade per svuotare il contenuto del pensiero di Saviano, mentre d’altro canto ne incassano il successo.
Che ne dite di Emilio Fede che dalla sua RETE 4, non il papà di Sandokan ad “Anno Zero, dice che Roberto Saviano sperpera denaro pubblico con l’utilizzo di una scorta che anche Lui avrebbe potuto richiedere per le minacce ricevute?
Come mai Roberto Saviano, oltre all’indiscutibile successo dei suoi scritti, lo abbiamo visto in tv principalmente sulla rossa rai 3? Perché l’unico politico ad accompagnare ufficialmente e ripetutamente Saviano in quel di Casal di Principe è stato l’on. Fausto Bertinotti?
Ho sentito con le mie orecchie dire che, in fondo, nonostante tutto quello che stava passando, Roberto Saviano si era arricchito sparlando di un popolo di vero cuore quale il popolo dei Casalesi.
Per distruggere un uomo come Saviano, il Suo messaggio e il suo eroismo non c’è cosa peggiore che sottolineare solo il suo successo economico, così che l’invidia che pervade i poveracci (d’animo) lo vorrebbe sempre più impopolare fino a boicottare il suo nuovo libro.
Saluti MariaTeresa

ghetti marco ha detto...

Abile romanziere lo dico io, Emilio Fede,il giornalista preferito dal Vostro presidente del consiglio, lo ha definito "solo" romanziere. Sulla lotta alla camorra, lasciamo perdere, abbiamo piu' mafiosi in Romagna che a Napoli, dove la vede " lei" Roberto tutta questa lotta alle mafie? Non illudetevi Voi amanti del Silvio, i festini con le squillo sono finiti, se non ci siete gia' stati, non vi tocchera' piu'. Peccato!!!!

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Ho un ruolo antipatico che, tra l'altro, non mi è congeniale: quello della moderatrice.
Scrivete tutti cose intelligenti
(e lo penso davvero)e il fatto che vi accusiate reciprocamente di essere accecati dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che la verità non è mai da una sola parte.
Saviano in questi anni ha dimostrato non solo di essere un grande scrittore, ma di essere davvero sopra le parti,cosa non facile per lui che racconta la realtà. Nessuno poteva fare meglio. Provate a spogliare, perlomeno lui, di tutte le rabbie e i rancori sociali che abbiamo dentro, di tutte le presunte verità che c'illudiamo di possedere. Solo allora resterete incantati da un ragazzo trentenne che è reso prigioniero dal suo coraggio.

Anonimo ha detto...

Eppure pensavo che oltre me, Fede stesse antipatico a parecchi e come me nessuno lo vedesse e ascoltasse.A Roma non c'era neanche il bisogno di oscurarmela Rete4 non l'avevo neanche sintonizzata, invece mi accorgo che è seguitissimo Fede....

Cara Mariateresa,
Il sig.Bertinotti che ho avuto anche l'onore di conoscere ad un concerto al teatro Sistina di Roma, persona d'indiscussa intelligenza,quante volte è stato a Casal di Principe? Te lo ricordi? Due volte con Saviano e sai quante volte è andato a Casal di Principe da quando è sulla scena polita italiana prima del clamore Saviano? Zero volte.
Questo a me dice tutto, mi sorprende come a te, così storicamente attenta tanto da scomodare persino Benedetto Croce in un accostamento surreale e pittoresco, ti sfugga un particolare così importante. Bertinotti è andato a Casale nel 2007 perchè nell'aria c'èra il sentore chiaro della sua sonora sconfitta e persino addirittura la sua uscita dal parlamento.Quindi bisognava assolutamente dare dei segni forti e chi più di Saviano in quel momento poteva dare risalto all'improvviso interessamento dell'onorevole alla questione Camorra?
Poi le tue orecchie hanno sentito bene, come le mie. E' vero qualcuno ha detto quelle cose, ha detto che Saviano voleva solo arricchirsi e che i casalesi erano persone di cuore...
Ti lascio anche il link che riporta la notizia:
http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/18/Saviano_contestato_camorra_non_esiste_co_9_070918009.shtml

Ma lo sosteneva un gruppetto di casalesi che aveva accusato il colpo. Mica era una opinione diffusa tra i lettori di Saviano?
E' di questo che discutiamo. Ritengo il messaggio di Saviano arrivato alla stragrande maggioranza dei lettori che lo hanno letto. Non ritengo giusto affermare invece che Saviano viene visto come romanziere dagli italiani che lo hanno letto.
Ma è naturale che si è telespettatori di Fede come mi pare di capire, devo ammettere per la prima volta che ha ragione Ghetti. Meglio parlare dei festini, delle veline e delle escort.Facciamo prima e siamo tutti contenti.

Cordialmente
Roberto

Anonimo ha detto...

E dalli con quello che percepiscono gli italiani... e il giudizio di quelli colpiti dalla denuncia è quello più valido. Non sono romanzo la camorra e la mafia... sono un’invenzione dei professionisti dell’antimafia e di romanzieri in cerca di facile successo... sono un vizio tutto di sinistra! E dalli coi comunisti che chissà cosa gli hanno fatto a ‘sto Roberto che li insegue fin nella tomba... Ci annuncia spiegazioni e poi non ci illumina... arrivateci voi!... Mangano è stato un eroe! E la mafia al Nord... è un bene! La mafia è accumulazione primaria... avete almeno qualche rudimento di processi virtuosi economici? E Napolitano invita tutti ad smetterla di fare polemiche... i fatti non esistano! E’solo animosità... solo per gusto... appunto per gusto di polemica.
Non è successo niente, ragazzi!... Non è morto nessuno... Datevi una calmata!... Non disturbate il manovratore!... Pensate ai soldi... Cecatevi!

Mancherò per alcuni giorni, e spero di trovare al mio rientro tanti nuovi commenti.
Ectobius

ghetti marco ha detto...

Ectobius se vai a villa Certosa porta i miei saluti.

mariateresa ha detto...

Precisazione: io sul mio televisore ho sintonizzato solo RAI 3 e per vedere Anno Zero su RAI 2 vado da vicini. Le idiozie di Fede le ho sentite su BLOB, uno dei migliori programmi italiani. Bertinotti, qualunque sia stato il suo fine, rimane ad oggi l’unico ad essersi COMPROMESSO. Anche io l’ho conosciuto e la stimo e lo stimerò ancora per indubbia superiorità relativa rispetto al panorama politico italiano. Il gruppetto di casalesi a cui fa riferimento Roberto non è lo stesso ascoltato da me pochi giorni orsono visto che tra noi non c’era alcun Roberto. Evidentemente l’interesse per le veline etc. travalica quello che apparentemente era il fine di alcuni interventi. Buona discussione vi lascio l’argomento puttanelle, papponi, utilizzatori finali (cfr. GHEDINI) dissociandomene.
Salutoni a tutti mi siete molto simpatici. Maria Teresa

ghetti marco ha detto...

Per Mariateresa.
Trovare una persona che scrive tanto bene, sia come sintassi che nei contenuti, mi da fiducia (minima) nel futuro. Non guardo mai la tv, io, fa troppo schifo la programmazione attuale. Anno Zero spesso lo guardo al pc, senza interruzione pubblicitaria, un poco piccolo, ma si vede bene. Per confermare quanto ho scritto nel post di ieri, oggi a FORLI, hanno arrestato un esponente della N'drangheta, qualche giorno fa alle terme, un mafioso di Ragusa, che era andato ai bagni termali. Allora Roberto dira', ( vede ghetti che avevo ragione?) Non è l'arresto di due che prova la lotta alle mafie, chissa' quanti spadroneggiano impuniti. Sono le leggi fatte, la riduzione sistematica delle pene, ad opera del Buon Governo, i vari bavagli, all'informazione, alle intercettazioni. Impunita' a go-go per tutti i delinquenti, anche quelli che sono stati inviati in parlamento dalle stesse mafie. Con simpatia tutta ricambiata. Marco.

Anonimo ha detto...

Scusi Ghetti, ma forse c'è qualche frainteso. La prego e la invito a fare un copia e incolla e riportare mie frasi in cui esprimo giudizi sulle lotte alle mafie.E' da giorni che la sento attribuirmi questa cosa che non ho detto. Io ho solo parlato di Saviano. Era quello il punto di disaccordo e se lei si riferisce alla mia frase: "la lotta alla camorra non è diventata un errore" le suggerisco di rileggersi il commento per intero e sono sicuro che si accorgerà dell'equivoco.

Cordialmente
Roberto

ghetti marco ha detto...

Capisco Roberto che la sua intelligenza la prenda a tale punto da non considerare altro che questo, come dato di fatto. Percio' ritenere chiunque non la pensa cosi' come un disturbatore poco intelligente. Io amo polemizzare, ma con intelligenza. Il suo fanatismo che la rende cieco e sordo, non mi crea problemi, ma se dico che il governo in carica emana leggi, che vanno in direzione di aiutare la mafia, la prego di leggere, non attribuendomi cose che non dico. Il governo che LEI tanto ammira, è il maggior sostenitore di leggi bavaglio, di leggi ad personam, di leggi che per aiutare gli amici degli amici, aiutano tanti delinquenti. Non credo che LEI abbia ancora potere legiferante, ma chi Lei sostiene, e con forza anche nei suoi scritti, crea lo status per fare grasse le mafie, tanto che sono oramai sparse per tutto il mondo, e condizionano in modo pesante, economia, appalti, e tutto quanto porta a loro lucro. Non creda che io sia un gonzo che vive chiuso in una capanna. Ho maturato da molto capacita' di analisi, sia economiche che politiche. Immagino che la cosa le sembrera' assurda ma la riconfermo. Saluti.

Anonimo ha detto...

Spett.le Ghetti,
lei esce come uno scolaretto continuamente fuori traccia, lo dico con tutto il rispetto possibile. Noi qui ci stiamo confrontando su Saviano e su una frase che lei mi attribuisce ingiustamente e lei continua a ricordarmi che il governo che io appoggio bla bla bla bla bla bla e milioni di bla e di bla a cui si è abituati da 15 anni a questa parte.
E poi le voglio far notare il mio tono sempre rispettoso malgrado le idee contrastanti. Quindi la prego di rispondere alle domande se sa e se le va di rispondere naturalmente, e le ricordo che il fanatismo di cui lei mi accusa, potrebbe essere anche il suo per le ragioni opposte. O vuole insinuare che io sono il fanatico e lei il moderato?
Io il bugiardo e lei il santo? Io il male e lei il bene? Io il diavolo e lei l'angelo? Suvvia Ghetti.....si guardi allo specchio per una sola volta con onestà, se ce la fa e si attenga al tema in questione con serietà.

Cordialmente
Roberto

Anonimo ha detto...

A proposito di Saviano voglio raccontarvi questa storia che forse può essere interessante. Qualcuno conosce il film Porzus di Renzo Martinelli? Un film denuncia ambientato in friuli. Al governo c'era Prodi e Walter Veltroni scrisse: "mi è stato chiesto di intervenire perchè il libro non vedesse la luce o non andasse a Venezia. Non ho ascoltato. Considero l'autonomia dell'arte e della cultura un valore assoluto".Chi aveva chiesto di censurare Porzus a Veltroni? L'anpi (associazione nazionale partigiani d'Italia) del Friuli intimò di non farlo vedere agli studenti italiani. Scrisse Federico Vincenti il presidente dell'Anpi: "è un film che non ha nulla di storico, quindi non deve essere proiettato nelle scuole.Ai giovani deve essere insegnata la verità storica e non la rappresentazione romanzata di questo o quel regista.E' ora di smetterla di gettare fango sulla Resistenza". Facilmente documentabile su internet, Marco Rizzo di rifondazione comunista scrisse: "il film di Martinelli è mediocre dal punto di vista artistico e tendenzioso dal punto di vista storico-politico. Il film è stato prodotto anche con sovvenzionamenti del governo dell'Ulivo e nonostante la contrarietà di Arrigo Boldrini presidente Anpi e dell'onorevole Nilde Iotti". Ecco svelati i nomi che Veltroni non volle mettere in piazza.

Ora io dico: qualcuno ha visto i film Le ragioni dell'aragosta di Sabrina Guzzanti e il Caimano di Nanni Moretti? E ancora Shooting Silvio di Berardo CArboni? E ancora Viva Zapatero,L'unico paese al mondo e l'elenco sarebbe interminabile....

Bèh...mi viene in mente l'ultima vicenda di Saviano.

Cordialmente
Roberto