L'umanità non ha mai scoperto niente di nuovo. Le leggi della vita sono già tutte scritte negli alberi, nella terra, nei fili di erba, nelle stagioni, nei germogli. Bastava essere un po più attenti, meno arroganti e presuntuosi e il segreto era tutto lì. Nella natura. E' guardandola che s'impara il senso della vita e della morte, della caducità e della bellezza di questo mondo, del miracolo della nascita da un piccolo seme e dell'importanza che ciascun filo di erba ha in questo soprannaturale equilibrio. A questo, ho pensato nel leggere un blog su "L'Espresso" che, tra l'altro, mi ha fatto riflettere sulle nostre paure nei confronti di chi è diverso da noi per colore di pelle, per scelte sessuali, per cultura: "Le piante crescono più belle e sane se coltivate in consociazione. In questa sezione si nota l'armonica convivenza di sedano, cavoli, porri, fragole, ancora porri e rape rosse. La monocoltura incentiva la comparsa di insetti dannosi, mentre lo sviluppo e la vita in comune di vegetali appartenenti a specie diverse stimolano reciprocamente la propria crescita e si proteggono a vicenda contro le malattie e gli insetti nocivi." E' già tutto scritto. Bisogna solo imparare a leggere.
lunedì 8 giugno 2009
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3 commenti:
la natura è stata distrutta dall'uomo e prima o poi si ribellerà.
Sara
Più che ad un blog mi sembra che il tuo assomigli (per usare una espressione che, purtroppo, credo sia da te ben conosciuta) una confessione "a cielo aperto".
A dimostrazione che tutta la politica italiana sia imperniata interamente solo sul pregiudizio verso Berlusconi, la sinistra che non può esultare per i risultati, non può esultare sulle proposte, sulle idee politiche,non può esultare sugli obiettivi, esulta sull'errore dei sondaggi e sulle aspettative del premier.Se non è un film comico questo, dove si ride?
Cordialmente.
Roberto
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