In campagna elettorale tutti si ricordano dei problemi della gente. E i grandi temi, come quello dei roghi in Campania, diventano, all'improvviso, una priorità per tutti. Ma noi siamo un popolo assetato di giustizia e ci lasciamo trasportare anche dall'onda ingannatrice delle primarie. Stasera al convegno organizzato dall'onorevole Pina Picierno erano presenti voci autorevoli sul tema: il magistrato Raffaele Cantone, il prefetto (signora) Carmela Pagano, padre Maurizio Patriciello, il dott. Antonio Marfella ed Enrico Fontana. Il racconto di un genocidio fatto di date, di numeri, di nomi, di neoplasie e di paesi condannati a morte dai suoi stessi figli. Un trauma per chi ascoltare e sa andare oltre "la politica". La discussione si è chiusa con l'intervento di padre Maurizio che in piedi ha urlato il suo amore per questa terra e per il prossimo. Concreto, lucido, arrabbiato come chi è consapevole che non c'è più tempo da perdere. Molti si sono alzati ad applaudirlo e i programmi politici, le inchieste, i commissari e i prefetti sono miseramente scomparsi al cospetto di tanto pathos. E l'epilogo un commuovente ossimoro finale: i campani sono condannati a sperare. L'Espresso
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