mercoledì 10 febbraio 2010

Il terzo gemello

I libri di Ken Follett servono a non pensare. Perchè ti catturano nella loro trama, in storie affascinanti e intriganti. Quando lessi il suo voluminoso "I pilastri della terra" ne fui completamente catturata e lo portavo dovunque; ricordo che leggendolo su una sdraio al mare un ragazzo si avvicinò e mi chiese a che punto ero e che cosa faceva Tom (il protagonista del romanzo). "Il terzo gemello", sempre di Follet, è più' breve ma ugualmente avvincente. Il mondo descritto è quello dell'ingegneria genetica: Jeannie Ferrami, incaricata di condurre uno studio sui gemelli per conto di una università, vuole capire se due gemelli separati alla nascita e sistemati in ambienti differenti possano presentare delle somiglianze nel carattere. Insomma quanto incide sulla nostra personalità l'ambiente e il nostro codice genetico? Ken Follet usa un linguaggio scorrevole ma non banale, la trama è coinvolgente ma abbastanza prevedibile, i personaggi ben delineati. Insomma è come quei thriller che si vedono in televisione senza grosse pretese e sorprese ma che ti fanno passare qualche ora piacevole in poltrona. Senza pensare.
Un abbraccio per Adele.

3 commenti:

ghetti marco ha detto...

E' un piacere ritrovare i tuoi post.
Uno spazio che anche per chi come me non legge piu' libri, porta comunque cultura e idee. saluti da Marco.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

E' un piacere anche per me ritrovarti. Mi auguro che tu stia bene, un abbraccio a tua nonna.

Anonimo ha detto...

Ti abbraccio forte forte anch'io. Sei unica.
Adele