mercoledì 30 aprile 2008

Il paese di Pulcinella


L’ art. 3 dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3639 dell’11 gennaio prevede che: “I comuni campani provvedono ad elaborare entro sessanta giorni, anche in forma associata, un piano delle misure necessarie per la raccolta differenziata, e ad avviarne la realizzazione nei successivi trenta. In caso d’inadempimento, il Commissario delegato nomina un commissario ad acta che provvede entro centoventi giorni dalla presente ordinanza.”
Quindi i Comuni campani avrebbero già dovuto elaborare un piano per la raccolta differenziata e avviarla. I conti mi annoiano, ma vi assicuro che la situazione è uguale a 4 mesi fa. Nulla è cambiato. Un esempio per tutti ? Ad Aversa si continua a gettare tutto nei cassonetti; vetro, plastica, oltre agli immancabili materassi ed elettrodomestici di ogni genere. Di chi è la colpa? Dei cittadini, dei politici, di entrambi? Che importanza ha in questo paese di Pulcinella?

lunedì 28 aprile 2008

Caro amico ti scrivo

V'invito sul blog più divertente e surreale della rete: quello di Antonio Bassolino. Fatevi un giro e non crederete ai vostri occhi. Una piccola anticipazione, l'ultimo colpo di genio del grande politico che è stato capace, con molti altri "uomini" di mettere in ginocchio una regione intera: scrive sul suo blog : Ci sono ancora diverse difficoltà da superare e molto lavoro da fare.... Ciascuno di noi deve fare la sua parte, con spirito imprenditoriale, capacità di rilanciare il territorio attraverso un’attenta programmazione, politiche mirate allo sviluppo del settore turistico. E, anche, con creatività. Lancio, per esempio, una proposta. Perché ciascuno di noi non invita un suo amico a Napoli e in Campania in vacanza? In questo modo tantissime persone potrebbero verificare coi loro occhi i passi in avanti compiuti in queste settimane e passare qualche giorno in una delle regioni più belle del mondo.
Meglio di Totò. Ecco cosa scrive un napoletano che invita , per far contento Bassolino, un suo amico milanese:
Caro Ambrogio,vieni a Napoli. Ho posto in casa perché si è liberata la stanza del nonno. Salute a noi, è morto dopo che l'hanno trascinato per duecento metri per rubargli la pensione. Qui la cucaina è abbondante e di primissima qualità. Dopo che ti sarai fatto qualche pista e una bella settimana bianca, tutto qui ti sembrerà magnifico: Bassolino ti sembrerà il Truman dei tempi d'oro, le montagne di munnezza ti appariranno come le montagne verdi di Marcella Bella, le zoccole che incontrerai ti saluteranno come Cip e Ciop. .Mi raccomando, porta un Rolex (se possibile un Daytona senza chiusura di sicurezza, ma comunque fai tu), un cellulare blackberry, una videocamera, una macchina fotografica digitale e almeno 1000 euro nel portafogli perché ai ragazzi il contante fa sempre comodo...

domenica 27 aprile 2008

La questione meridionale


Sui banchi di scuola tutti abbiamo sentito parlare della Questione meridionale. L’abbiamo studiata come un fatto estraneo, quasi una realtà fuori dalla nostra quotidianità. Sembrava un problema legato storicamente all’unità d’Italia, al fenomeno del brigantaggio, alle famose inchieste di Antonio Gramsci e Gaetano Salvemini il quale riteneva l’industrializzazione estranea alla vocazione agricola del sud ( e in fondo non aveva torto) Si pensava che quella era una realtà, che l’unità politica della nazione, avrebbe fatto dimenticare nel giro di qualche decennio. Non è stato così. La questione, in questo nuovo millennio, è più attuale che mai. Oggi ci poniamo le stesse domande di allora. Che cosa ci rende così diversi da un cittadino del nord? Perché nelle nostre calde terre è tutto così difficile?
La lega di Bossi e il suo successo nelle ultime elezioni hanno messo il dito nella piaga. Il suo è rimasto l’unico vero partito italiano, e nelle sue fila si trovano persone del nord agguerrite e decisissime a difendere la loro terra, il loro successo economico, il loro benessere, la loro sicurezza. Il nostro Sud, invece, la nostra bellissima terra, dopo secoli, è ancora qui disorientata e in balia del politico disonesto di turno. Giovedì scorso la trasmissione Annozero, si è occupata della nostra zona, dell’agro aversano e di Casal di Principe. Il viaggio è iniziato dal libro di Roberto Saviano che ci ha resi tristemente famosi in tutto il mondo, e ha percorso strade familiari, paesi conosciuti. Per non perdersi nei meandri delle cause-effetto credo che i punti fondamentali di questa nuova questione meridionale siano i seguenti : l’assenza della stampa nazionale, che per troppi anni ha evitato di parlare di certe realtà, e l’ errore dei figli di questa terra, che hanno sminuito il problema camorra non accorgendosi che la parte più drammatica di questa forma criminale è la mentalità che ti abitua ad avere: una cultura violenta, della sopraffazione. Il contrario della civiltà. Ci potranno essere altri mille processi Spartacus, ma non serviranno a niente se chi resta fuori non cambia modus vivendi.
Stendhal scrisse: "L’uomo del sud vive con poco e in un paese di abbondanza; l’uomo del nord consuma molto in un paese sterile; l’uno tende al riposo, l’altro al movimento…il clima fortifica le passioni ..al sud vi si trova una maggiore originalità, un genio più naturale." Forse per questo abbiamo perso questa battaglia; le passioni, la fantasia, "il genio naturale" oggi servono a poco.
ps: la foto di Luigi Caterino è "L'aquilone" e i fori sono colpi di proiettili....


venerdì 25 aprile 2008

Cappotto di legno


E'una canzone nata da un'idea di Roberto Saviano , la voce è di Lucariello (Almamegretta) e la musica è di uno dei massimi compositori di musica classica contemporanea: Ezio Bosso.

La drammaticità ha sempre un suo lato lirico.
Il "cappotto di legno" è nel gergo criminale la bara.
E Roberto Saviano, che vive sotto scorta, ne indossa uno pesante, ingombrante, e terribile.
al seguente indirizzo potrete ascoltare il brano:

giovedì 24 aprile 2008







Controcorrente

Stasera Santoro dedica la sua puntata di Annozero a Casal di Principe e alla camorra. Guarderemo di nuovo immagini familiari, sentiremo voci di accusa e di denuncia. Tutte cose che sappiamo già. Perchè è la nostra triste, irreversibile, realtà. La tendenza dell'informazione è sempre orientata verso il negativo che sembra escludere ogni speranza. Nel nome di questa illusoria e folle speranza io dedico queste foto a chi ama ancora questa terra dai volti così contraddittori e poetici.
ps: le foto sono di Luigi Caterino

martedì 22 aprile 2008

Annozero giovedì 24 aprile, ore 21








"Associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga, estorsione, detenzione di armi. Con queste accuse sono finiti in carcere cinquanta affiliati al clan dei Casalesi, la fortissima organizzazione camorristica che tiene in pugno l’agro aversano e che ha avuto per anni come leader indiscusso il sanguinario Francesco Schiavone, detto Sandokan, ora in carcere. In questi anni i Casalesi si sono distinti per la loro capacità di coniugare attività criminali tipicamente mafiose, con un innovativo talento imprenditoriale. Con questo “terziario” mafioso, documentato dallo scrittore campano Roberto Saviano, i Casalesi hanno indossato la maschera degli imprenditori ed allungato i loro tentacoli finanziari in numerose zone e attività del Nord Italia, dell’Europa, delle economie emergenti. Ma che percezione si ha della Camorra, nelle zone che i clan tengono strette in pugno? E la politica è ancora interessata ad impegnarsi nella lotta contro la mafia? Con un reportage dalla città di Casal di Principe, epicentro del feroce potere Casalese, la prossima puntata di Annozero parlerà del “Sistema” messo in piedi dalla Camorra, del suo strapotere e della sua ferocia, della capacità dei boss di trasformare i proventi delle loro attività criminali in anonimi e redditizi investimenti finanziari. " (dal sito di ANNOZERO)
Ospite della puntata Roberto Saviano

lunedì 21 aprile 2008

Ma come ha fatto la Spagna?


E’ un dato di fatto: Zapatero ha cambiato il volto di una nazione.
Nella cattolicissima Spagna ha introdotto il divorzio breve, il matrimonio tra coppie omosessuali, l’adozione di figli anche per le coppie di fatto, ha liberalizzato la fecondazione assistita, ha ridotto l’Iva sui pannolini per anziani e bambini, sui preservativi e sugli assorbenti, ritenuti generi di prima necessità. Tutto questo senza permettere alla Chiesa di intervenire, in difesa di una laicità del governo che il premier spagnolo considera sempre una priorità. In questa ottica ha eliminato dalle scuole l’obbligo di insegnamento della religione cattolica, e introdotto come materia scolastica un’educazione civica, con principi così fondamentali che vanno bene per tutti: laici e cattolici, spagnoli e non. E quando la Chiesa ha minacciato un suo intervento Zapatero ha risposto “ bene ..allora parliamo dei soldi pubblici alla Chiesa “. Fine dello scontro: anni luce dall’Italia. Zapatero, dopo le elezioni di marzo resterà in carica altri 4 anni e dopo il solenne giuramento davanti al re Juan Carlos, annuncia il suo esecutivo: nove donne e otto uomini. Una conquista fatta senza passare per il ridicolo iter delle quote rosa. Ma per le donne il premier ha fatto di più; ha adottato nuove misure per la violenza domestica, misure di allontanamento cautelari e pene più dure per gli uomini violenti. Altro che pari opportunità! E non sono solo chiacchiere: quest’anno sono stata a Barcellona e a Madrid. Il cambiamento è tangibile e concreto, fosse solo per l’amorevole attenzione che gli spagnoli dedicano alla sicurezza e alla pulizia quotidiana delle loro città. Ma come ha fatto Zapatero? Come ha fatto tutto questo senza possedere nemmeno una piccola emittente? Con un vecchio , e mai superato principio: mano ferma e mano tesa. Come egli stesso annunciò: “Governerò per tutti ma soprattutto per coloro che non hanno tutto e per far diventare realtà le aspirazioni delle donne. Governerò con mano ferma ma tesa verso gli altri.”

sabato 19 aprile 2008
















Finita l’emergenza rifiuti si volta pagina. Il cittadino s’immagina una città finalmente pulita, con i marciapiedi percorribili. Niente più sacchetti per strada, rifiuti differenziati. Ma ad Aversa tutti gli sforzi e le speranze delle persone di buona volontà sono inutili e vani. Eliminati i cumuli di spazzatura dei mesi bui dell’inizio dell’anno, vivere in una città pulita sembra ancora un miraggio. Oscure sono le ragioni di questo stato di cose, lontane le soluzioni. Le foto si riferiscono alla zona del Castello Aragonese (se fosse in un'altra città, diventerebbe un’attrazione turistica), e all’area standard adiacente ( proprietà del Comune). Sono 10 anni che continua la sua infinita sistemazione. Questo è il suo stato attuale. C’è bisogno di un commento, una didascalia da aggiungere? Si, forse un’osservazione si può aggiungere. Un’osservazione che va al di là dei colori politici e dell’amministrazione penosa della cosa pubblica: è l’abitudine che crea il gusto. E di questo passo ci abitueremo presto all’orrore di questa città, accettando la sua realtà come l’unica possibile.

V2day

venerdì 18 aprile 2008

L'OMOLOGAZIONE






"Ciò che viene dall'alto è più forte di ciò che si vuole dal basso" P.P.Pasolini

Ogni volta che leggo o ascolto Pasolini resto senza parole per la modernità delle sue profetiche idee. L'ultimo Grande intellettuale.

mercoledì 16 aprile 2008

La fine delle ideologie

I risultati di queste elezioni testimoniano la fine delle ideologie; quelle in cui gli elettori di ogni ceto credevano nonostante tutto. Si è chiusa un'epoca. Il partitismo ideologico, quello che si rifaceva ai comunisti-socialisti e alla destra , entrambi di sapore novecentesco, non esiste più. Gli elettori non hanno più bisogno di idee, ma di concretezza. Programmi non ideologie. Questo spiega perché molti lavoratori del Nord hanno votato la lega di Bossi; il loro non è un voto di protesta ma di speranza. Lontano da scelte ideologiche ha votato anche il Sud; troppo feriti dall’emergenza rifiuti hanno scelto per rabbia, quando non si sono astenuti. Se Veltroni oltre che promettere la lotta alla criminalità al sud invitava Bassolino a dimettersi, avrebbe ottenuto “nella terra dei fuochi” qualche voto in più. Veltroni ha distrutto la sinistra perché cautamente si è tenuto lontano da uno spirito comunista e laico somigliando, nelle proposte e nelle promesse, sempre di più al suo avversario politico. Una brutta copia. La frammentazione di tutta l’area di sinistra, una miriade di partiti che si sono autodistrutti, ha compiuto l’opera. Questa è veramente la Terza Repubblica perché , per la prima volta non esiste più una vera contrapposizione di ideologie; quella del capitalismo e dei gruppi finanziari contro quella di una distribuzione equa della ricchezza, del pacifismo, del rispetto per l’ambiente. L’ideologia è rimasta una sola, ed è difficile che contenga le speranze di tutti. Ma gli italiani sono così avidi di concretezza che non staranno più di tanto a pensare alle ideologie.

martedì 15 aprile 2008

L'agonia della sinistra



E’ tutto finito. Comizi, dibattiti, previsioni, urne, risultati. Berlusconi ci guiderà per i prossimi anni e ha promesso che non andrà mai a letto senza aver fatto qualcosa di buono per gli italiani. La vittoria della destra , ma soprattutto quella della lega di Bossi, testimonia una sola grande verità: la sconfitta della sinistra. Qualcuno ha detto che la sinistra è morta con Berlinguer. Io aggiungo che è finita con la delusione definitiva dei lavoratori, soprattutto del nord, che storicamente di sinistra, hanno votato oggi tutti a destra: per Bossi, per la Lega, per la speranza, un pò poetica, di difendere il territorio del Nord dagli effetti della globalizzazione e di una politica romana molto contestata. Una sinistra che ha detto troppi no, dalle missioni cosiddette di pace, alla TAV; una sinistra , come al solito, molto divisa, ideale e poco concreta. Una sinistra che ha pagato la bocciatura unanime del governo Prodi. Veltroni ha espiato il peso di tutti questi errori e della crisi profonda di una ideologia. Personalmente mi dispiace per la sconfitta di F. Bertinotti che reputo persona garbata e civile, ma esulto per la sconfitta di Pecoraro Scanio che non varcherà più i portoni di Montecitorio. Dopo le sue implicazione nell’affaire dei rifiuti campani, gli italiani hanno capito che di verde nelle sue idee non c’era proprio niente. Il suo sole ha finito di ridere. Ora ci auguriamo solo che lo spirito di collaborazione tra i due vincitori , Berlusconi e Bossi, prevalga su eventuali conflittualità. La lega continuerà a insistere sul federalismo. Bossi si è accorto che in realtà due Italia esistono già: il Nord e il Sud . Bisogna solo ufficializzare il federalismo e questa innegabile, amara realtà.

domenica 13 aprile 2008

Mentre votate pensate anche che.....




Il Darfur è una regione situata ad ovest del Sudan , nel deserto del Sahara, sconvolta dal 2003 da una guerra interna tra varie etnie che ha provocato fino ad oggi la morte di settantamila persone.Attualmente nel Darfur muoiono, ogni giorno, 75 bambini al di sotto dei 5 anni. Cifre terribili ma necessarie per rendersi conto della drammaticità di questo genocidio. Diciamocela tutta: la presenza di ricchi giacimenti di petrolio, che poteva essere la ricchezza di questa regione è stata , invece, la sua condanna. E, come sempre avviene, il vero motivo degli eccidi, è stato camuffato , con motivi religiosi; il governo centrale islamico, contro popolazioni cristiane e animiste. Non ci sono motivazioni così “nobili”, solo il denaro , il vile denaro è la causa della guerra. Un altro dettaglio è utile ricordare in questo momento : il 90% delle armi usate in questa guerra sono fornite dalla Cina ( armi in cambio di petrolio) . Ci sono molti motivi per vivere queste Olimpiadi con animo poco sereno, i monaci del Tibet, e l’eccidio della popolazione del Darfur , sono un’ombra pesante su questo evento che simboleggia l’unione dei popoli. Paradossi del nostro tempo che continua a votare, a preparare giochi olimpici, a produrre rifiuti, come se tutto il resto fosse lontanissimo, in un altro mondo, in un altro spazio.

sabato 12 aprile 2008

Con che faccia



Michele Serra dice, a mio parere, sempre cose intelligenti. L'articolo pubblicato sulla rivista "Giudizio Universale" analizza le motivazioni che spingono un politico a "metterci la faccia", a rinunciare cioè a una parte della sua vita privata per renderla sopratutto pubblica. " Nessuno ha capito in quali percentuali questa ostensione di sè sia fatta di presunzione, o di vanità, o di coraggio, o di generosità, o di follia, o infine di sacrificio" Tutto il corpo dei politici diventa pubblico, e Serra si diverte a descrivere questo corpo: " Berlusconi è la bocca. il sorriso da vecchio seduttore, le parole che fluiscono spesso fuori controllo, le battute di repertorio, le promesse, le minacce." e poi si passa a Veltroni che "..è le gambe, l'eterno cammino della sinistra sradicata e spaesata..lo sforzo quasi ebraico di un esodo e di una diaspora senza fine." e ancora a Bertinotti che è "...il cervello, la teoria, la dialettica, la fierezza...un giorno lo ammiri, l'altro lo compatisci." " Casini è lo stomaco, la digestione paziente e formidabile dei democristiani sopravvissuti alla DC...senza mai un rutto." E infine la Santanchè che è "...il seno , l'idea retorica della femmina latina, morbida e nutrice che diventa una belva per difendere la patria dai barbari....anche se la mancanza dei barbari rende la scena un pò teatrale"




giovedì 10 aprile 2008

Le elezioni del G.F.

Gli elettori sono anestetizzati. Tramortiti dalla malapolitica. Queste elezioni sono anticostituzionali e antidemocratiche. Non si scelgono uomini e idee, ma coalizioni e slogan.Nel paradosso italiano le uniche, “vere” elezioni sono le nomination del Grande Fratello dove s’inverte (apparentemente) anche il criterio di preferenza; si sceglie di eliminare il peggiore, rimane il meno peggio. Ma non fatevi prendere dallo sconforto, tutto è a imitazione dei palinsesti; molta pubblicità, pochi programmi. Dobbiamo rassegnarci ad essere solo dei consumatori, solo in questo ruolo abbiamo qualcuno che si occupa con serietà di noi. Gli altri ruoli lavoratori-studenti-pensionati sono relegati in “ programmi” che hanno sempre meno spazio. Nessuno voterà per scelta.Nessuno è convito che qualcuno lo rappresenti adeguatamente (come ci possono rappresentare degli slogan?) Si vota come al G.F. per la sconfitta di qualcuno. Anestetizzati dalla politica, dal giornalismo e dal mercato così ci presentiamo alle urna. I campani sono gli elettori che hanno avuto una dose in più di anestesia: le ragioni che hanno trasformato la loro terra in una pattumiera sono ancora misteriose e intricate.I campani sognano un “confessionale” dove figure bassoliniane si susseguono per ammettere le proprie colpe e denunciare quelle degli altri.Magari tra le lacrime e prima della pubblicità.

martedì 8 aprile 2008

Aversa e la politica

A me la politica non piace. Non mi piacciono le astrazioni perché sono per le cose concrete, quelle che, in qualche modo,ci migliorano la qualità della vita. La politica ti confonde le idee, ti allontana dalla realtà, annulla il senso critico soprattutto quando non è più un’ideologia. La politica è anche un po’ anacronistica; destra, sinistra, centro non hanno più ragione di esistere.
A ogni elezione ci si aspetta che il meglio debba venire, che il cambiamento sia dietro l’angolo.Ma non è mai cosi, e non è nemmeno facile capirlo, perché solo il passare del tempo da la giusta percezione della realtà.Nessuno è orgoglioso di Aversa , nessuno è fiero di questa città. E quante destre e sinistre sono passate di qui? Tutti notano che la città vive in mezzo a cartacce e rifiuti di ogni genere, che il traffico è caotico, non controllato, anarchico. Dopo anni, il Jazz Club Lennie Tristano non è riuscito ad avere una sede adeguata alla sua importanza, non ci sono mai i soldi per questo fiore all’occhiello della città , il centro storico è abbandonato, la casa di Domenico Cimarosa è un vecchio rudere, il parco Pozzi continua ad essere violentato con interventi inutili senza che nessuno possa goderselo in santa pace, l’isola pedonale , che nelle altre città è un’abitudine vecchia e consolidata, qui è un lusso di qualche sabato e domenica. Questa è una zona franca dove tutti possono fare tutto, qui viene alimentata solo la cultura dell’arroganza e della sopraffazione. Insomma, per non cadere in luoghi comuni, è migliorata la qualità della vita in questa città? Credo di no. E le colpe non sono di un singolo individuo, o di un singolo partito. Tutti sono colpevoli. Altro che gazebo elettorali in via Roma sommersa nei volantini di pubblicità elettorale gettati a terra senza pudore! Altro che politica e ideologie. La politica è un’arte nobile e si coltiva in città pulite, sicure e vivibili da tutti .

lunedì 7 aprile 2008

Amori criminali

Mi sono chiesta sempre perché i programmi televisivi più intelligenti vanno in onda in orari impossibili. Si ritiene forse che le persone intelligenti siano una minoranza e che quei pochi sono svegli a una certa ora? Dopo questa piccola premessa voglio segnalarvi un programma in onda su RAI TRE il sabato alle 23.40 lo conduce Camilla Raznovich e si chiama “Amori criminali” Sono storie di donne che hanno perso la vita violentemente per mano dei propri compagni. Il taglio del programma è a metà tra la fiction , il documentario e la cronaca.Ogni puntata racconta la vita di un donna, ricostruendola dall’inizio della sua storia d’amore al tragico epilogo. L’ultima puntata è stata dedicata a Sonia Di Gregorio uccisa con violenza disumana , a soli 21 anni da suo marito. Sonia aveva denunciato per violenza carnale il proprio compagno, tutti sapevano eppure nessuno è intervenuto. Il programma mette lo spettatore di fronte ad un’amara verità: i deboli spesso diventano vittime, e le vittime spesso sono donne. Sonia, come tante altre donne, è stata lasciata sola con un problema più grande di lei. Quando la violenza è verso le donne diventa semplice cronaca, quando è al maschile è un problema “sociale”.Le pari opportunità sono un’altra finzione della nostra politica e lo dicono i fatti; lo dicono le quote rosa , cioè la partecipazione delle donne al governo, che è tra le più basse d’europa e lo dicono tutte le donne morte per mano di uomini violenti. Perché il Papa, con tutto il rispetto, non parla di queste donne invece di occuparsi di aborto? Perché lo Stato non interviene con leggi più severe? E’ semplice: perché sono uomini e dell’universo femminile conoscono poco. A titolo di cronaca l’assassino di Sonia è stato condannato a 11 anni e ha beneficiato dell’indulto.Lui è stato indulgente nei confronti di Sonia?

domenica 6 aprile 2008

Il nostro pane quotidiano.


La comicità di Totò non ha confini di spazio e di tempo; è sempre attuale. A lui ho pensato quando ho saputo di questo ennesimo episodio di cronaca tutta campana, a quando diceva: voglio vedere questo scemo dove vuole arrivare! Il fatto è questo: i carabinieri di Napoli hanno scoperto più di 400 forni abusivi, nella provincia e nel capoluogo. Un forno di pane abusivo ha queste caratteristiche: usa farine e ingredienti non controllati, cuoce il pane bruciando qualsiasi materiale , non rispetta nessuna regola igienico-sanitaria, e ha tutti i lavoratori a nero. Su l’Espresso c’è un articolo di Claudio Pappaianni col titolo significativo e drammatico: ”Pane e Camorra”, che rivela aspetti inquietanti e grotteschi del grande imbroglio: per cuocere il pane si bruciano cortecce di nocciole trattate con antiparassitari, vecchi infissi verniciati, i laboratori sono sottoscale umide e ammuffite.Il pane viene venduto, poi, sulle bancarelle per strada o addirittura direttamente dal cofano delle auto aperte, senza nessun controllo, alla luce del sole,sotto gli occhi di tutti. La domanda che noi, poveri mortali, fuori dalle logiche dell’illegalità ci poniamo sono sempre le stesse: perché i vigili e l’ufficio sanitario non intervengono quando sulle bancarelle per strada si vende il pane, le fragole, i carciofi arrostiti e quant’altro? Perché non intervengono le forze dell’ordine anche solo perché non si emette regolare scontrino? La criminalità e la camorra sono diventate una scusa, i confini tra noi e loro si assottigliano sempre di più, perché la camorra è una mentalità, la camorra è il contrario della civiltà. La camorra è anche quando si getta la carta per terra perché quel piccolo gesto, apparentemente innocuo e senza conseguenze, abitua a un modus vivendi che non rispetta il prossimo.Qualcuno ha detto che Napoli è indifendibile.Che avesse ragione?
http://www.italysoft.com/news/l-espresso.html

sabato 5 aprile 2008

La visita

La visita di Walter Veltroni a Trentola Ducenta ( CE) in una casa confiscata alla camorra che oggi ospita bambini maltrattati, non è una notizia. E’ il politico di turno, che in piena campagna elettorale, viene qui, guarda una terra che non conosce, promette, saluta e va via. Un copione conosciuto e noioso. La notizia vera , drammatica, struggente è la lettera che lo scrittore Roberto Saviano ha indirizzato a Veltroni dalle pagine del “IL Mattino”:
"Ricorda, Walter, che la terra cui ti rivolgi è una terra dove tutto è difficile. Dove enormi capitali vengono fatturati e passano di qui per divenire poi hotel a Roma, aziende a Milano, negozi a Parigi, azioni a New York. Partono capitali, e partono anche le persone. I migliori talenti fuggono via. Dalla campagna elettorale è stato assente ogni discorso sull’emigrazione. Quella interna. Che è enorme: le statistiche dicono paragonabile soltanto a quella del secondo dopoguerra. Chi non va via, sembra non avere valore. Andare via sembra l’unica possibilità di sperare in una vita diversa".
La lettura integrale della lettera richiede qualche minuto. Non perdete questa possibilità.Come dice Saviano "siamo in guerra" è meglio conoscerlo bene il nostro nemico se vogliamo avere una probabilità di difesa.
Voglio ringraziare Roberto di Aversa che ha lasciato un commento sul post "l'anarchia". Lo faccio perchè quando sento un aversano che si è fermato un attimo a pensare e a scrivere cose giuste mi si riaccende la speranza che qualcosa possa cambiare. Grazie

venerdì 4 aprile 2008

Non siamo in Campania


Il grande merito di internet è anche questo: un'informazione alternativa.
Su Altrenotizie, notiziario online, ( l'indirizzo qui sotto ) troverete un interessante articolo di Alessandro Iacuvelli "I rifiuti di Israele nei polmoni dei palestinesi".Un servizio di Al Jazeera mostra delle scene che per noi campani hanno qualcosa di familiare:discariche abusive piene di rifiuti tossici. Questi rifiuti inquinano l'acqua della Cisgiordania che è una zona semidesertica.Ayman Abu Thaher dichiara che:"da anni gli israeliani usano la Cisgiordania come alternativa facile per scaricare i loro rifiuti, a spese della salute dei palestinesi"
Insomma la storia si ripete. La dicotomia è sempre la stessa: nord e sud, forti e deboli, furbi e sprovveduti.
Quello che ci tiene subdolamente uniti è solo l'autodistruzione.

mercoledì 2 aprile 2008

TERRAMIA

Il nostro litorale era bellissimo. Spiagge larghe e lunghissime come in nessuna parte d'Italia.Una trentina di chilometri che partono da Napoli fino ad arrivare ai confini laziali con in mezzo il fiume Volturno. La natura , generosa da queste parti, aveva anche pensato di proteggere le nostre spiagge; prima con le sinuose dune, poi con una pineta profumata e rigogliosa. Ma contro l'arroganza dell'uomo nemmeno la natura può nulla. Negli ultimi quarant'anni si è costruito di tutto a ridosso del mare; il villaggio Coppola con i famosi palazzi "dai cui citofoni si sentiva il mare", e tutta una miriade di villaggi senza nessun piano regolatore, senza nessun senso estetico,senza rispetto per niente.Come capita spesso, l'uomo occupa, costruisce e poi abbandona. Oggi tutto il litorale domizio è il regno di immigrati. Uno stato nello stato.
Entrambi senza più controllo.
Le foto di Luigi Caterino raccontano molto a tal proposito: gli immigrati sembrano pensare sempre a una disfatta, hanno lo sguardo di chi ha perso qualcosa. In questo momento storico somigliano molto a noi . Entrambi cerchiamo una "Terramia" che non abbiamo più.



Castel Volturno (CE)