martedì 8 marzo 2011

Solo una foto


Sarà il tempo che passa, saranno i sedimenti di questa cronaca nera quotidiana, sarà una mia vena pessimistica, ma ho la sensazione che le donne abbiano fatto un grande passo indietro. Questa condizione di "inferiorità" femminile ha, oggi, una connotazione nuova, subdola e ingannevole. E' come indossare un bel vestito su un corpo stanco. Ho scelto l'immagine della Loren ne "La Ciociara" perchè nel mio immaginario rappresenta la lotta e la disperazione, il dolore e la rabbia, ma anche la dignità e la voglia di non arrendersi. Tutto quello che si dice delle donne, in questo giorno, ha un sapore patetico. Perciò non aggiungo altro. Solo una foto.

martedì 1 marzo 2011

Dove sei?


La morte crudele e assurda di tutte le donne uccise, il sangue versato, i tentativi di difendersi, il mistero delle ultime ore, lasciano in ognuna di noi una strana sensazione di paura. Una sofferenza che si moltiplica all'infinito se sei mamma. Ho cercato di seguire poco la storia di Yara, non per vigliaccheria ma per rispetto verso lei e per protesta verso una stampa divoratrice di notizie. Per caso ho ascoltato una ricostruzione dell'accaduto ed è stato terribile, non il corpo abbandonato e i segni della violenza, ma l'ultimo messaggio della mamma alla ragazza: dove sei? Una domanda breve, essenziale che a me è sembrata racchiudere tutti i silenzi del mondo e tutti gli orrori e le assenze. E tutti i dolori, compreso quello mio per la piccola Yara.