sabato 27 novembre 2010

Carta Straccia

A tutti i politici che parlano dei rifiuti in Campania vorrei fare una sola domanda: ma le leggi in Italia che valore hanno? Leggete quello che stabiliva nel 2008 il Decreto Legge 172 e chiedetevi perchè i Comuni campani che non hanno ancora avviato la raccolta differenziata dei rifiuti sono ancora in mano alle vecchie giunte (di destra e di sinistra). Lasciamo stare tutto il resto: gli anni di emergenza, i soldi spesi, la criminalità, l'inciviltà. Chiediamoci solo perchè un Decreto Legge (che stabiliva il commissariamento per i comuni che non avviavano la differenziata) non è piu valido??

martedì 23 novembre 2010

Frigo vuoto

La trasmissione di Fazio ha successo anche per gli elenchi. Perchè la gente è stufa di parole, perchè non abbiamo piu' tempo per perderci in lunghi discorsi, perchè siamo per la sintesi, perchè è piu facile ritrovarsi in una frase che in un periodo lungo e complesso. Parole e musica di qualità fanno dimenticare anche la faziosità del programma che, d'altra parte, io trovo un peccato veniale in un mondo dove non si sa mai da che parte stare. Roberto Saviano è straordinario. Su un solo punto io non sono mai stata d'accordo con lui; a me non piace la visione del Nord invasore che approfitta del povero Sud indifeso. I rifiuti che viaggiano da Milano a Napoli, ci sono. Che la Campania sia stata scelta come pattumiera dell'Italia, è vero. Ma siamo noi che ci siamo svenduti, noi che abbiamo barattato il nostro futuro, noi che abbiamo ceduto la nostra frutta per una manciata di soldi, noi che abbiamo sempre voluto essere uguali al Nord. Noi che abbiamo esportato criminalità. Quante volte ho sentito dire "servono le fabbriche come al nord". In Lombardia ci sono le fabbriche perchè non c'è il sole e il mare. Questa è la differenza che dovevamo intuire. Le responsabilità del dramma campano non sono politiche ma individuali, di tutti. Per le strade del mio paese, in provincia di Caserta, si sentiva l'odore della vendemmia e degli orti stracolmi di frutta e verdura poi il miraggio della fabbrica. Tutti vendettero i loro terreni e fecero l'impossibile per entrare in fabbrica (vedi Indesit) ma poi si assentavano dal lavoro per false malattie e andavano a coltivare la poca terra rimasta (il richiamo della foresta). Pochi anni e la fabbrica chiuse e cosi è accaduto per tutte le altre che sono nate successivamente. L'industrializzazione è rimasta un miraggio e i terreni coltivabili sono, ormai, spariti. La terra vuole essere rispettata, non è come gli uomini, è severa e spietata. E non perdona. La mia terra voleva campi di grano e frutteti. Il nord doveva produrre frigoriferi e il sud li doveva riempire.

martedì 16 novembre 2010

Il diritto alla felicità

Ogni volta che parla Roberto Saviano c’è qualcuno che si offende e grida allo scandalo. Questa volta lo ha fatto il ministro Maroni. Ma perché vi offendete? La Lega è anche politica e Saviano denuncia sempre i rapporti tra la criminalità e la politica, al Nord come al Sud. Anche un bambino capisce che senza questo stretto legame lo strapotere delle mafie italiane sarebbe impossibile. Diritto di replica? Un faccia a faccia? Ma per dire cosa? Che al nord sono tutti onesti e al sud tutti terroni? Il fango delle mafie non risparmia nessuno, non guarda in faccia nessuno. Solo questo vuole dire Saviano: vuole dire siate vigili, non abbassate la guardia, non pensate di essere immuni da questo pericolo. Perlomeno intorno a Roberto Saviano vorrei una nazione piu’ unita e meno litigiosa, perché egli difende la vita, il diritto alla felicità, dentro e fuori ogni confine geografico.