Una strada Killer con decine di morti all'anno per incidenti di varia natura e nelle cui piazzole ci si buca anche a mezzogiorno o vi si scaricano rifiuti di ogni genere. Una strada in armonia con tutto il resto: cemento dovunque, periferie senza centri, supermercati all'americana con gigantesche insegne e immensi parcheggi che, dall'asse mediano, vedi sempre pieni. Su questa strada il senso dell'orientamento è inutile. Una strada piena di buche e con autisti violenti. Un piemontese scenderebbe dalla sua auto e rischierebbe la vita a piedi. Questa strada è il filo conduttore di un libro di autori vari "Napoli assediata". Gli autori sono scrittori, architetti e urbanisti che partono dalla metafora dell'asse mediano per raccontare di questa terra in agonia. Così scrive Antonio Scurati : ..attorno a noi ricordo paesi che spuntavano all'improvviso, ficcati nella terra uno accanto all'altro. Grumi di cemento, con le strade che si annodavano ai lati di una retta su cui si avvicendavano senza soluzione di continuità luoghi dai nomi grassi, gutturali, terrificanti: Casavatore, Caivano, San'Antimo..... Grovigli di strade imbevute di liquidi emorragici. Lungo il percorso, ai bordi delle strade, mi parve di vedere colonne di fumo che si alzavano dai coltivi in fiamme, corpi carbonizzati, uomini confitti nel cemento a testa in giù..... "E' come leggere in uno specchio rotto" scrive Giuseppe Montesano. Uno specchio rotto con immagini deformi ma, chi è nato qui, ci vede, in frammenti piccolissimi, anche i filari delle viti, le campagne ricche, i contadini curvi a raccogliere pomodori e cetrioli, le case sempre piene di tutto senza bisogno di supermercati. Altri tempi. Solo nostalgia? Ricordi patetici? "Tutti i viaggi dannati, tutte le puzze sopportate, tutta l'inutilità subita . Sono convinto che l'Asse mediano non esiste. E che tutte le strade prima o poi attraversano qualcosa senza arrivare da nessuna parte." (Roberto Saviano)
giovedì 3 dicembre 2009
Asse Mediano
Una strada Killer con decine di morti all'anno per incidenti di varia natura e nelle cui piazzole ci si buca anche a mezzogiorno o vi si scaricano rifiuti di ogni genere. Una strada in armonia con tutto il resto: cemento dovunque, periferie senza centri, supermercati all'americana con gigantesche insegne e immensi parcheggi che, dall'asse mediano, vedi sempre pieni. Su questa strada il senso dell'orientamento è inutile. Una strada piena di buche e con autisti violenti. Un piemontese scenderebbe dalla sua auto e rischierebbe la vita a piedi. Questa strada è il filo conduttore di un libro di autori vari "Napoli assediata". Gli autori sono scrittori, architetti e urbanisti che partono dalla metafora dell'asse mediano per raccontare di questa terra in agonia. Così scrive Antonio Scurati : ..attorno a noi ricordo paesi che spuntavano all'improvviso, ficcati nella terra uno accanto all'altro. Grumi di cemento, con le strade che si annodavano ai lati di una retta su cui si avvicendavano senza soluzione di continuità luoghi dai nomi grassi, gutturali, terrificanti: Casavatore, Caivano, San'Antimo..... Grovigli di strade imbevute di liquidi emorragici. Lungo il percorso, ai bordi delle strade, mi parve di vedere colonne di fumo che si alzavano dai coltivi in fiamme, corpi carbonizzati, uomini confitti nel cemento a testa in giù..... "E' come leggere in uno specchio rotto" scrive Giuseppe Montesano. Uno specchio rotto con immagini deformi ma, chi è nato qui, ci vede, in frammenti piccolissimi, anche i filari delle viti, le campagne ricche, i contadini curvi a raccogliere pomodori e cetrioli, le case sempre piene di tutto senza bisogno di supermercati. Altri tempi. Solo nostalgia? Ricordi patetici? "Tutti i viaggi dannati, tutte le puzze sopportate, tutta l'inutilità subita . Sono convinto che l'Asse mediano non esiste. E che tutte le strade prima o poi attraversano qualcosa senza arrivare da nessuna parte." (Roberto Saviano)
giovedì 19 novembre 2009
Mutazione Genetica
Gli arresti, i processi, le condanne, i sequestri dei beni non serviranno a niente. Si farà solo una pulizia superficiale ma il marcio resterà, perché è dentro di noi. Decine di anni di anarchia totale, di assenza dello Stato e delle sue istituzioni, hanno mutato geneticamente l'uomo del Sud e in particolare il campano. Il campano protesta per le strisce blu in città ma tace davanti ai fumi neri dei roghi estivi di rifiuti tossici. Il campano protesta che non ha lavoro ma appena ne ottiene uno vive solo per rivendicare i suoi diritti seppellendo nell'oblio i suoi doveri. Il campano invidia le città del nord ma vota e osanna chi ha distrutto le sue. Il campano dà sempre la colpa agli altri perché egli non ne ha mai, non si accorge più di niente; il sangue, i rifiuti, il cemento, l'illegalità lo lasciano indifferente. Il campano negli uffici pubblici chiede il piacere all'amico e non passa allo sportello. Il campano non si vergogna se l'Italia intera ogni giorno umilia la sua terra, se ogni anno si contano nella sua regione morti ammazzati più che in una guerra, ma si dispera se il Napoli non segna un goal. Il campano non ha nemmeno uno slancio di orgoglio, di rabbia, di ribellione. Anche i suoi geni si sono adeguati. Quanta luce accecante qui al sud. Quanto sole inutile, quanta terra fertile sprecata.
sabato 14 novembre 2009
Noi che viviamo con gli occhi chiusi
martedì 10 novembre 2009
Crocifisso laico
domenica 8 novembre 2009
Felicia
mercoledì 4 novembre 2009
Cambiamento di rotta
lunedì 26 ottobre 2009
Sono un'isola
sabato 24 ottobre 2009
Sono uomo
domenica 18 ottobre 2009
Siamo soli
sabato 17 ottobre 2009
Bastardi senza gloria
sabato 10 ottobre 2009
La modernità dei classici
L'Espresso blog
Influenzati dall'influenza
domenica 4 ottobre 2009
Zona Franca
sabato 26 settembre 2009
Il barone rampante
martedì 15 settembre 2009
De Minimis
venerdì 11 settembre 2009
La casta della monnezza
p.s. oggi 11 settembre 2009 i roghi dei rifiuti, tra Caserta e Napoli, non si sono mai fermati.
lunedì 7 settembre 2009
Cancro si, influenza no.
Io non ho paura delle discariche né degli inceneritori.
E non ho nemmeno paura dell’aria avvelenata.
Non temo la mia terra che brucia.
Io non ho paura di vedere morire uomini e animali.
Non ho paura di non avere più diritti.
Io ho solo paura di abituarmi a questo orrore.
La Repubblica
Metropolis
Il Mattino
La terra dei fuochi
Caserta c'è
video blog L'Espresso
giovedì 3 settembre 2009
martedì 1 settembre 2009
Senza luce
domenica 30 agosto 2009
"Campania profondo nero"
sabato 29 agosto 2009
Poche Parole
lunedì 24 agosto 2009
Bici
Pubblico segnalazione e video di un lettore del blog.
L'iniziativa è amministrata direttamente dall'ATAC di Roma, il servizio trasporti. Qui il sito http://www.roma-n-bike.it/. E' possibile acquistare una card di euro cinque ricaricabile ed ogni mezz'ora di utilizzo della bici ti scalano 50 eurocent. Con la card è possibile prelevare e posteggiare la bici in aree apposite per il parcheggio situate nel centro storico e dintorni. Come sempre l'iniziativa ha sostenitori e disfattisti. Di biciclette ne vengono rubate molte creando naturalmente disservizi. Corre voce che ne sono state rubate circa 150. Con sega e arnesi si taglia il perno metallico che tiene le bici agganciate alle colonnine dei parcheggi e si portano via il mezzo. Sospettati numero 1 per me sono i noleggiatori autorizzati e clandestini che si fanno pagare, per un giretto, 3 euro l'ora su una bici spesso in condizioni pietose. Le bici dell'ATAC al contrario sono tutte in perfette condizioni, di ultima generazione con funzionalissimi cambi ed esteticamente piacevolissime. E' una iniziativa ecologica, educativa e salutare che andrebbe sostenuta ed incoraggiata ad ogni costo, ma in Italia si sa.....anche nelle cose belle c'è chi cerca di trovarci il marcio. Che idee divergenti! niente è vero di quello che si legge in questo blog:http://www.bikesharingroma.com/. Noi abbiamo constatato l'esatto contrario di ciò che si afferma. Saluti, Carlo da Roma.
sabato 22 agosto 2009
Fratello sole sorella luna
mercoledì 12 agosto 2009
Gabbie mentali
sabato 1 agosto 2009
La lista nera
Aversa (CE)
Guido Bertolaso ha comunicato al ministro Maroni la lista nera dei 11 comuni campani che non fanno ancora la differenziata e non rispettano il decreto legge 172. Aversa è nella lista. L'amministrazione comunale aversana ha aumentato in un anno la Tarsu del 15% e ha comprato, con i soldi stanziati dalla regione per avviare la differenziata circa duecento cassonetti nuovi, utillizzati come vedete dalle foto. Ma la vera notizia non è questa. La notizia che ha dell'incredibile è che gli amministratori aversani si sono indignati, scandalizzati, sorpresi! In quale lista vi aspettavate di essere inseriti? in quella delle città più vivibili d'Italia? Il grande Totò vi avrebbe detto: ma mi faccia il piacere!
venerdì 31 luglio 2009
Aree Standard
Per aree standard s'intende: " la quantità minima di aree pubbliche espressa in metri quadrati per abitante, che gli strumenti urbanistici devono riservare per la realizzazione delle dotazioni territoriali: aree verdi parcheggi, scuole ecc." Le foto si riferiscono a un'area standard del comune di Aversa. Da tredici anni (e sottolineo tredici) nell'area si svolgono misteriosi e interminabili lavori; è stata fatta una fontana (tra le erbacce) poi è stata smontata e rifatta (quanto sono precisi!), poi ( sempre tra le erbacce) sono stati piantati molti alberi . Tutto sempre rigorosamente recintato, abbandonato e con l'accesso vietato ai non addetti ai lavori. Uno spazio pubblico, cioè di tutti, inutilizzato da tredici anni.
giovedì 23 luglio 2009
I gabbiani
(foto, discarica di Giugliano (Na))
martedì 21 luglio 2009
Povero mare nostrum
"Città dell'uomo" di R. Saviano
Dal mio blog : Terramia, Pinetamare
Litorale domizio L'isola della psicosi
Il Mattino
Video
Striscia la notizia
Notiziario