giovedì 21 agosto 2008

Nati due volte



"Nati due volte" è' il romanzo di Giuseppe Pontiggia che nel 2001 ha vinto il premio Campiello. L'ho letto per caso, un caso fortunato. Si racconta dell'iter difficile e drammatico di un padre "costretto", dall'imprevedibilità della vita, a fare i conti con l'handicap del figlio. E' come spostare la propria visione della vita su un'altra traiettoria, in un altra dimensione, dove anche versare un bicchiere d'acqua o scendere alcuni gradini diventa una missione impossibile. Ma la vera tragica difficoltà che, in fondo, accomuna tutti gli uomini, normali e non, è quella di accettare la diversità. Il disabile si abitua al suo fardello, ne diventa complice, ma chi , invece, vive fuori da questo spazio sente il peso dell'handicap, greve e insostenibile, e fa fatica ad accettare la realtà. "Nati due volte" perchè i bambini disabili possono rinascere una seconda volta, grazie all'amore e all'intelligenza e al calore dei propri genitori. Un libro da far leggere a chi da tutto per scontato, a chi crede che tutto gli sia dovuto, a chi vede solo il proprio piccolo mondo.

mercoledì 20 agosto 2008

L'immortalità dei classici


LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA' E' SCHIAVITU'
L'INGNORANZA E' FORZA

I classici si chiamano così perchè vanno sempre bene, non sono mai fuori moda. Rileggendo "1984" di George Orwell mi sono resa conto di questo. La guerra è pace come ci vogliono far credere le grandi potenze che ogni tanto invadono uno stato in nome dei loro sporchi interessi, la libertà è schiavitù perchè solo apparentemente siamo liberi, l'ignoranza è forza perchè la maggioranza delle persone passa il tempo al supermercato e non in libreria, e sopravvive a tutto.

(La foto è stata scattata OGGI. Carinaro ( CE) )

martedì 19 agosto 2008

La differenza tra il nord e il sud

Un tizio muore e arriva davanti a San Pietro.“ Tu devi andare all’inferno! Quale scegli quello del Nord o del Sud? “Il tizio chiede che differenza c’è tra i due inferni e San Pietro spiega:“ All’inferno del Nord ti danno la merda in faccia e i martelli in testa,in quello del sud la merda in faccia e il martelli in testa! ““Ma allora sono uguali! San Pietro annuisce,ma ribadisce che è obbligatorio scegliere.Il tizio riflette: merda in faccia e martellate in testa…ma ci sarà una differenza! E allora, San Pietro, per aiutarlo dice : si ! la differenza è che al Sud qualche volta manca la merda, qualche volta si rompono i martelli……

giovedì 14 agosto 2008

Chiare fresche dolci acque

L'acqua è l'altro grande affare della criminalità.
" È l'ultima emergenza campana,...........nel 30 per cento dei casi analizzati, si registra un'elevata eccedenza di contaminazione batteriologica. Valori di coliformi totali anche 50 volte superiori la norma e la presenza massiccia di coliformi fecali. Si tratta di batteri presenti nelle feci animali e umane: è come dire che dal rubinetto di casa scorre acqua di fogna.....dopo un anno di emergenza rifiuti continua, il rischio sanitario in Campania è ormai reale. Diossina sprigionata dai roghi di spazzatura, moltiplicarsi di insetti e ratti, percolato che penetra nei terreni fino a inquinare la falda acquifera".

mercoledì 13 agosto 2008

Poche Parole
















Teverola e Gricignano (CE)

Quasi mi vergogno a fotografare ancora rifiuti considerando quello che sta accadendo in Georgia.
Anche se si tratta sempre di miserie umane.

venerdì 8 agosto 2008

La storia siamo noi

L'emergenza rifiuti in Campania ( che non è ancora finita ) è, in realtà, un’emergenza culturale e civile. Anni di abbandono, anni di anarchia, hanno alimentato la convinzione che tutto quello che è pubblico può essere trascurato e saccheggiato e demolito. E’ nelle piccole cose che si racchiudono i grandi segreti: se si osservasse quante cartacce vengono buttate dai finestrini delle auto, quanti sacchetti di spazzatura sui cigli delle strade, quanti divani ed elettrodomestici abbandonati anche in mezzo a piazze antichissime, non ci sarebbe più bisogno di chiedersi perché. Perché Berlusconi o Prodi, perché Bassolino o la Iervolino, perché la lega, perché la camorra, sono tutte domande senza risposte. La storia siamo noi, noi che critichiamo, noi che tiriamo a campare, noi che diamo sempre la colpa agli altri, noi che non meritavamo una terra così bella come la Campania.


giovedì 7 agosto 2008

La solitudine dei numeri primi

Il libro vincitore del premio Strega m'incuriosisce sempre. Mi chiedo cosa ha colpito la giuria per premiarlo. Per questo ho letto "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano. E' il racconto dei vinti, degli antieroi, degli umili. Mattia e Alice, i due protagonisti, sono lontani dai personaggi mocciani, e hanno qualcosa d'irreale, di stridente e stonato. La loro vita segue un percorso interiore difficile che li fa agire con lentezza, trasformando anche i successi e le capacità personali , in ostacoli da superare. In questo mondo dell'uso e getta, dell'affermazione a tutti i costi, le loro fragilità commuovono. Ti viene voglia di aiutarli, questi due adolescenti che diventano a fatica adulti. Ti viene voglia di tendergli una mano, di allontanarli dal baratro a cui sono sempre affacciati.

martedì 5 agosto 2008

Senza Parole




La nostra Africa




L'Africa si sta trasformando nella discarica per i prodotti hi-tech dei paesi industrializzati. Lo denuncia Greenpeace. Il mercato mondiale degli articoli elettronici e' in continua crescita: la stima e' di 20-50 milioni di tonnellate prodotte ogni anno a livello globale. Pensiamo a questo quando ci ostiniamo a comprare l'ultimo modello di PC, o il cellulare con una funzione in più. E pensiamoci ogni volta che sprechiamo credendo che tutti i nostri scarti spariscano nel nulla. Niente si distrugge. L'unica cosa che finirà veramente è il nostro pianeta che rispettiamo cosi poco. E' chiaro che si comincia dai paesi più poveri, più indifesi, meno tutelati ( paesi africani, la Campania ) ma tutte le pattumiere si riempiono, prima o poi.

lunedì 4 agosto 2008

Una donna


Ne ho già parlato su questo blog. "Amore criminale" è un programma in onda su Rai tre ogni lunedi in prima serata . Considerando che è la sua terza edizione, considerando che ogni ciclo è formato da molte puntate e considerando che ogni puntata è dedicata alla storia di una donna uccisa ( per amore?), si fa , comunque, fatica a fare il conto di tutte le donne, che ancora oggi, muoino per mano di un uomo. Stasera è stata raccontata la storia di Milena, una ragazza maresciallo dei carabinieri, ferita dal suo ex. Questa volta non c'è stato un epilogo completamente tragico, perchè la vittima si è salvata ma è rimasta inchiodata su una sedia a rotelle perchè colpita al midollo spinale dal suo carnefice. Il racconto di Milena, dei suoi genitori è stato straziante. Siamo sempre impreparati davanti a questi sentimenti impazziti. Ma quello che mi colpisce di piu è che in tutte queste storie la persona più commossa è sempre il padre della vittima. Un uomo. Quasi a sottolineare la dicotomia dell'animo maschile che o protegge, coccola e difende la sua donna , o la desidera morta pur di non vederla tra le braccia di un altro. Tra gli estremi, ovviamente, ci sono le sfumature: uomini che sanno amare e rispettare le proprie compagne. Ma la tendenza all' "predominio" è sempre in agguato, restare in mezzo è difficile, soprattutto per le donne che in amore non conoscono mezze misure.
(foto Mario Spada)

venerdì 1 agosto 2008

Un messico napoletano

" Un messico napoletano" è il titolo di un piccolo, ma denso romanzo di Peppe Lanzetta.
E' la storia di Anna detta "la rossa" che vive a Scampia, un quartiere di Napoli, tristemente famoso. E' il racconto asciutto e sintetico di vite rovinate dalla droga, dalla sete di potere, e dall'illusione del denaro facile. Storie di ordinaria quotidianietà napoletana. Ma dal libro, quasi magicamente escono corposi e abbondanti i profumi di questa terra, contraddittori e forti, esasperati e indimenticabili. Una babilionia che ricorda le miserie umane, viscerali e intense. Anna è sola di fronte a questo surreale e concretissimo ingranaggio, e come, spesso succede qui, o fai finta di non vederlo e lo subisci , o la tua vita diventa un inferno.
Tutto questo vede "...Castel dell'Ovo, imponente, con le sue fondamenta nell'acqua di sale, castello salato, ventilato, bagnato, pieno di ricordi, misteri, bugie, vendette, faide e gelosie...stava lì muto, cieco sordo, avvolto nel suo silenzio e nella sua pietra di tufo...."
(foto di Mario Spada)