mercoledì 12 dicembre 2012

The Day After


Nella terra di nessuno la consapevolezza della realtà ti toglie le forze. Non c'è bisogno di essere un esperto per capire che questa terra è ammalata, non c'è bisogno di leggere i giornali, di partecipare ai tanti convegni sul tema per renderti conto che giorno dopo giorno la visione del futuro diventa drammaticamente nitida. Nella terra di nessuno ti usurpano di ogni speranza.
È un triangolo costruito sui veleni, territorio contaminato dai rifiuti, urbani e industriali, raccolti nelle discariche abusive in oltre vent’anni di uso dissennato e criminale del territorio [...] Disastro documentato dalla scienza attraverso la perizia del geologo Giovanni Balestri che ha ricostruito la mappa del sottosuolo dell’area a nord di Napoli, compresa tra Giugliano, Parete, Villaricca, Qualiano, Villa Literno. La perizia è depositata nel processo a carico di Cipriano Chianese, titolare della discarica Resit, padre fondatore del sistema delle ecomafie. Vi è annotata la data della fine del mondo: entro il 2064, ha scritto il tecnico, il percolato prodotto da 341 mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi (a cominciare dagli ottomila quintali di fanghi dell’Acna di Cengio), di 160 mila e 500 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, di 305 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani, precipiterà nella falda e avvelenerà decine di chilometri quadrati di terreno e tutto ciò che lo abiterà. 
Tra cinquant’anni lì si estinguerà ogni forma di vita.

venerdì 7 dicembre 2012


Sul sito di Grillo i nomi dei candidati del M5S per le prossime elezioni. Accanto ai nomi, la foto, il curriculum, i dati anagrafici. Nessun condannato tra i candidati. Una scelta fatta on line, primo caso al mondo. Io non ho potuto votare perchè avevo dimenticato d'inviare il documento di riconoscimento. Mi sembra giusto, se non ho rispettato le regole d'iscrizione. Guarda caso tra i candidati c'è una maggioranza di donne. Alla faccia dei partiti e delle finte quote rosa.

lunedì 26 novembre 2012

La buona terra

Da molto tempo scrivo della terra di nessuno, della terra dei fuochi, della terra della camorra ma solo adesso mi accorgo che la Campania è anche "La buona terra". Il libro di Gianni Solino è un viaggio  tra quelli che vivono affinchè  "la bellezza tolga spazio all'inferno"(R. Saviano). Nella terra di don Peppino Diana molti lavorano solo per questo scopo, perchè qui, ogni giorno, si combatte una nuova battaglia di una guerra che non sembra avere fine, perchè qui la libertà è un diritto negato, perchè qui bisogna ricostruire una nuova cultura sulle macerie dei fuochi dei rifiuti e sul sangue dei morti ammazzati, perchè qui è difficile anche gestire i beni confiscati alle mafie. Le storie del libro sono collegate da una scia invisibile di passione, di voglia di riscatto ma soprattutto di amore verso questa bellissima terra. Storie difficili di emigrati sfruttati, storie di disagi, di violenze, di solitudine e  abbandoni, di emarginazione e di dolore. Ma nella terra di don Peppino Diana è facile curare le ferite perche' nessuno, in questo, è più bravo di noi.
L'Espresso

lunedì 19 novembre 2012

Condannati a sperare

In campagna elettorale tutti si ricordano dei problemi della gente. E i grandi temi, come quello dei roghi in Campania, diventano, all'improvviso, una priorità per tutti. Ma noi siamo un popolo assetato di giustizia e ci lasciamo trasportare anche dall'onda ingannatrice delle primarie. Stasera al convegno organizzato dall'onorevole Pina Picierno erano presenti voci autorevoli sul tema: il magistrato Raffaele Cantone, il prefetto (signora) Carmela Pagano, padre Maurizio Patriciello, il dott. Antonio Marfella ed Enrico Fontana.  Il racconto di un genocidio fatto di date, di numeri, di nomi, di neoplasie e di paesi condannati a morte dai suoi stessi figli. Un trauma per chi ascoltare e sa andare oltre "la politica". La discussione si è chiusa con l'intervento di padre Maurizio che in piedi ha urlato il suo amore per questa terra e per il prossimo. Concreto, lucido, arrabbiato come chi è consapevole che non c'è più tempo da perdere. Molti si sono alzati ad applaudirlo e i programmi politici, le inchieste, i commissari e i prefetti sono miseramente scomparsi al cospetto di tanto pathos. E l'epilogo un commuovente ossimoro finale: i campani sono condannati a sperare. L'Espresso

sabato 17 novembre 2012

Stabilità


Ogni tanto le cose cambiano nome pur restando le stesse. Rimborsi elettorali invece che finanziamenti ai partiti, legge di stabilità invece che finanziaria. Inganni di parole e di sostanza. Attentissimi alle escort e agli scandaletti da giornale rosa, non ci siamo accorti  dell'agonia dello stato sociale. Questa legge di stabilità ne è la prova. Paghiamo per una crisi che non è dovuta alla differenza tra le entrate e le uscite dei nostri conti ma per gli altissimi interessi che le banche chiedono per i vari prestiti. Questa legge di stabilità  prevede, per esempio, che gli enti previdenziali versino un contributo di 300 milioni di euro entro il 31 ottobre di ogni anno a partire dal 2013 (per quanti anni?). Ovviamente le "modalità del prelievo" sono piuttosto sommarie, quello che è certo è che ci rimetterà sicuramente la qualità del servizio all'utenza. La legge chiede a questi enti del denaro e poi stabilisce che si facciano 450mila verifiche straordinarie dell'Inps in tre anni (2013-2015) su falsi invalidi civili. La domanda è lecita: chi farà questi controlli dopo il taglio degli esuberi, dei premi di produttività e le assunzioni bloccate? La legge parla anche delle consulenze e dell'esternalizzazione dei servizi informatici; vedremo quanto si risparmierà in quella direzione. La verità è che anche per chi eroga servizi sociali è in atto un tentativo di privatizzazione. Altro che stato sociale e bene comune. Per lo stesso motivo lottano gli studenti. Questa legge di stabilità prevede, infatti 223 milioni di euro alle scuole paritarie. C'è altro d'aggiungere?  Forse un'altra piccola nota che la dice lunga sull'efficienza del nostro apparato burocratico: sono stati stanziati 10 milioni di euro per il Belice, in Sicilia. Per un terremoto di 40 anni fa.  L'Espresso

mercoledì 14 novembre 2012

Il Pubblico



Decenni di televisione ci hanno trasformato in pubblico. Non più esseri che pensano ma consumatori insaziabili. Non più cittadini ma sudditi, nessun uomo libero, solo servi. Poche menti attive, molte passive. Il pubblico ride, si diverte, si commuove, e si arrabbia, addirittura,  ma non è più in grado di scegliere, troppi condizionamenti dopo un prolungato lavaggio del cervello. Il pubblico sa che è tutta una finzione ma applaude lo stesso. Mi ha impressionato molto ascoltare i candidati delle primarie per il PD. Su un canale privato la scenografia era simile a un  talent show, lo stile  americano con i  tempi uguali per tutti, uno spettacolo di prima serata, in un  paese che ha alle spalle il vuoto. Come se  il Rinascimento non ci fosse mai stato. Pasolini  odiava la televisione e parlava dei "Medium di massa che non possono che mercificarci e alienarci". E cosi è stato. Un pubblico vero per una realtà finta.

giovedì 1 novembre 2012

Inganno


Menzogne. Il PD è passato dai 505mila voti alle regionali del 2008 in Sicilia, a 257mila voti del 2012. Il 49% di voti in meno. E Bersani grida la vittoria di una sinistra che di fatto non riesce a trovare una guida che rappresenti le due anime di questa parte d'Italia, in bilico tra la nostalgia del passato (Bersani-comunismo) e il fascino del nuovo (Renzi-futuro). Gli italiani rincitrulliti dalla stampa e dalla televisione di regime si possono far confondere dai fiumi di parole inutili ma i numeri sono chiari e immediati: 505mila voti di ieri contro i 257mila di oggi. Il resto  è inganno

domenica 28 ottobre 2012

Bianca


Parole al femminile nell'ottava edizione del premio Bianca d'Aponte città di Aversa, undici cantautrici in gara per due serate dense di emozioni. L'abitudine alla mediocrità voluta da una televisione che promuove solo musica di "consumo", rende ancora più evidente la qualità di chi la musica la fa per davvero. Fausto Mesolella, Tony Bungaro, Kaballà, alcuni degli ospiti. Seducenti le voci delle madrine della manifestazione; Nada, Mariella Nava, Rossana Casale, Elena Ledda, Fausta Vetere. Ma le canzoni sono le vere protagoniste delle due serate: testi sentiti, vissuti, cantati con quella passione sofferta che solo le donne conoscono. L'esibizione di Nada, bellissima, e il premio Bianca d'Aponte  hanno testimoniato quanto essere fuori dagli schemi e fuori dai circuiti commerciali ti garantisce di rimanere al di sopra della banalità del mondo dei consumi (anche musicale)  nella foto: Nada

sabato 20 ottobre 2012

Fiducia


Fiducia è stata la parola chiave nel discorso del vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo durante l'incontro nella curia vescovile sul tema dei roghi in Campania. Erano presenti giornalisti di varie testate, qualche cittadino e padre Maurizio Patriciello. Ho ammirato il coraggio di padre Maurizio, la sua umiltà, la sua passione e la voglia di ascoltare gli altri. Mi sono rincuorata ad ascoltare l'impegno del dott. Alessandro Gatto, presidente del WWf della regione Campania, che da anni si occupa di questo territorio martoriato. Ognuno ha testimoniato la sua esperienza, la sua rabbia, la voglia di andare via o di restare, il suo amore e il suo odio per questa terra. Il vescovo ha ricordato il funerale, ieri,  di Lino RomanoLino non era nel posto sbagliato al momento sbagliato, perché non ci puo’ essere momento e posto sbagliato quando si ama la vita. È come dire che queste cose sono inevitabili. Noi non possiamo essere così fatalisti. Chi calpesta la vita degli altri porterà sempre su di sè il marchio di Caino, che gli renderà invivibile la sua esistenza. Anche Massimo Gramellini dedica su La Stampa il suo Buongiorno alla terra dei fuochi : Noi siamo di più. Non ci avevo mai pensato. Con tutti i nostri difetti - perché ne abbiamo a iosa, sia chiaro - noi siamo di più. Siamo di più dei mafiosi, dei corrotti, dei finanzieri senza scrupoli. Siamo più numerosi di qualunque minoranza coesa che cerchi di dominarci con le armi del potere e della paura. Averne consapevolezza, lo so bene, non basta. Ma è la premessa per svegliarsi dall’incubo e provare a trasformarlo in un sogno. 
foto: la cupola del duomo di Aversa

giovedì 27 settembre 2012

Bella addormentata


Il filo conduttore del  film "Bella addormentata" di  Marco Bellocchio è la triste vicenda di Eluana Englaro che, qualche anno fa, divise gli italiani sulla scelta dell'eutanasia. Difficile stabilire cosa sia giusto, impossibile trovare un punto d'incontro tra laici e cattolici. Rispettare la libertà personale oppure la sacralità della vita?  Ci sono delle domande piu grandi di noi. Il film si snoda tra le vicende di vari personaggi: una madre (Isabelle Huppert) che trasforma in un tempio la casa dove  sua figlia, in coma,  vive solo grazie a dei macchinari, una ladra eroinomane, due ragazzi che s'innamorano pur avendo idee diverse sull'eutanasia quasi a confermare la potenza dei sentimenti che travalica le diversità, il politico (Tony Servillo) che ha vissuto in prima persona il dramma di una scelta dolorosa. I personaggi si muovono in un'Italia che viene descritta con le immagini dei telegiornali; un'Italia isterica, eccitata dai media, con le facce vere dei politici, primo fra tutti Berlusconi. La cronaca si amalgama con la fantasia. Il genio della regia si riconosce nella scena dei deputati immersi in una vasca con le teste galleggianti sull'acqua vaporosa che si augurano che Eluana muoia, prima che siano costretti a votare, cioè a decidere, in merito al decreto d'urgenza che doveva contrastare la volontà del padre della donna in coma. Ricordano  vecchi ippopotami immobili nel fango della loro pochezza.

martedì 4 settembre 2012

"Profumo"... di chiuso



Oggi si gioca per il terno al lotto. I test di accesso all'università sono iniziati. L'istruzione non è piu un diritto, non è piu un bene comune. Propongo  di far sostenere la stessa prova, nelle stesse stressanti condizioni degli studenti e senza nessun privilegio, anche ai nostri politici e a chi da decenni detiene il potere (di casta) nelle università. Vediamo quanti di loro restano seduti sulle loro comode poltrone.
La Stampa

mercoledì 29 agosto 2012

Test


Quando si parla di bene comune si pensa all'acqua, alla salute a una piazza, a  quei beni che   sono di tutti e come tali non appartengono allo Stato nè, tantomeno,  ai privati. Questo principio elementare si conosce anche in Italia ma, come spesso dico, sappiamo la teoria e ignoriamo la pratica. Anche l'istruzione è un bene comune e, anche questo,in modo silente e subdolo, ci viene tolto.  Scrive Ugo Mattei nel suo bel saggio "Beni comuni" :" I requisiti di entrata nelle università migliori sono sempre piu' legati ai punteggi ottenuti in speciali test (amministrati, a pagamento, da corporation private) che ovviamente finiscono per favorire chi proviene da un background privilegiato e può permettersi  tutors e corsi preparatori privati. [...] Questo modello privato spettacolare, pubblicizzato in tutto il mondo, seduce chi non è dotato di senso critico. In effetti, i rampolli delle elites globali affollano le università statunitensi (e tra poco anche quelle italiane) convinti di aver superato selezioni durissime, in molti casi inesistenti , visto che pagano full fees in programmi di master in sostanza loro riservati. [...]Il sapere critico non si produce in ambienti competitivi, ma prospera in comunità solidali, tendenzialmente egualitarie, portate a non riprodurre la retorica dei vincitori. Il sapere critico non può essere accessibile soltanto a chi abbia passato dei test confezionati da società multinazionali o a chi possa pagare. Il sapere critico include e non esclude, non può essere collocato in vendita sul mercato. Come ogni bene comune, il sapere critico, non è nè di Stato nè privato, sia esso università, giornale, radio o televisione,  ma appartiene a tutti e da tutti deve essere sostenuto."  Solo per partecipare ai test si spende dai 50 ai 150 euro e alla prova ci si deve presentare con il mav di pagamento. Ci fanno credere di essere dei privilegiati (potendo pagare) ma, in realtà, abbiamo rinunciato inconsapevolmente (?) a un altro Bene Comune.  Corriere della sera
P.S. Grazie al dott. Alfredo di Franco per avermi segnalato il libro di Ugo Mattei.

lunedì 2 luglio 2012

giovedì 28 giugno 2012

Comune Virtuoso




           28/06/2012 Aversa, piazza Marconi
[...] per gli ottimi risultati conseguiti in materia di raccolta differenziata, specialmente negli ultimi due mesi, la Città di Aversa può entrare a far parte del “Club Comuni Virtuosi”.[...]     

sabato 23 giugno 2012

Familismo amorale

il posto il favore le mani sui coglioni
accompagnare con la macchina i figli a scuola
leggere il giornale sportivo sul frigo del bar
gettare le carte per terra
organizzare con cura la cresima dei figli
fare e ricevere regali orrendi
andare a messa senza crederci
dimenticare i morti
votare gli imbroglioni
uscire alle feste patronali e le sere di agosto
parlare male di chi fa qualcosa di buono
e così via
furiosamente lontani dalla dignità
dalla poesia.

Franco Arminio

venerdì 22 giugno 2012

Male Necessario



E' cosi. Ogni volta che si discute di politica si citano i grillini.  La frase piu ricorrente è : "di comici e saltimbanchi ne avevamo già abbastanza." E allora? Vi disturba uno in più? O toglie la scena a qualcuno?  Ma anche questo è un modo di fare tipicamente italiano: screditare il nuovo per salvaguardare il vecchio. I partiti, male necessario, hanno creato un divario enorme tra la politica e la gente. La politica  ha distrutto l'istruzione e la formazione dei giovani, unica vera speranza di una reale competitività con gli altri paesi. Seguo il blog di Grillo dalla sua nascita e solo lì, per la prima volta, ho sentito parlare di temi seri: ho letto dei privilegi di chi ci governa, ho saputo di ingiustizie e soprusi, ho sognato un mondo diverso. Smettetela di considerarlo un fenomeno da baraccone  perchè, come diceva Aristotele, "le rivoluzioni non sono  sciocchezze ma dalle sciocchezze  hanno origine."   L'Espresso

martedì 19 giugno 2012

Fai bei sogni



Massimo Gramellini scrive su La Stampa.  Lo leggo ogni giorno perchè ne ammiro la profondità di pensiero, l'ironia delicata e la pacata saggezza. Ho letto il suo libro "Fai bei sogni" in un giorno e mi sono commossa: come si fa a non emozionarsi nel racconto di un bambino che perde la madre? E' impossibile. Superata questa prima fase il lettore si rende conto che l'intento dell'autore è quello di  dimostrare quanto poco viviamo la vita nascosti dietro le nostre paure. Ci costruiamo una gabbia di paure perchè lì dentro ci sentiamo al sicuro, perchè così è piu facile difenderci (da chi?).  E' una gabbia dalla quale si può anche non uscire mai.  Noi, esseri umani, odiamo soffrire. "Preferiamo ignorarla la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perchè altrimenti diventeremo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi."

giovedì 14 giugno 2012

Grazie


L’esperienza nelle recenti elezioni amministrative ad Aversa, per  l’associazione “Democrazia e Territorio è stata costruttiva e, per molti di noi, illuminante. Abbiamo capito che in questa città l’aria di antipolitica, o meglio ancora di apolitica, che rifiuta le logiche partitiche e personali, non è ancora arrivata. Troppo difficile il contesto sociale, poco sentito dalla maggioranza delle persone, il senso civico. Aversa insomma  non è Parma. Le elezioni ci hanno  insegnato che  anche chi   è ideologicamente dalla tua parte, spesso, in cabina elettorale non ti vota, ci ha fatto capire che i principi e gli ideali  fanno sempre fatica a trovare una loro attuazione .  Quelli che hanno veramente creduto in questo progetto si sono ripresi subito dalla delusione post elettorale per dare nuovo vigore a quest’associazione che ha il grande merito di aver promosso scambi di idee, confronti di opinioni e condivisioni di progetti. Quelli che ci credevano poco si sono già defilati  da soli. Spero  di raccogliere sempre più adesioni, confidando soprattutto nelle donne, nella loro intelligenza,  nel loro senso di concretezza e  di praticità. Io non sogno un mondo di quote rosa, io vorrei un mondo dove chiunque rappresenti un altro in modo dignitoso.
Grazie al dott. Antimo Castaldo, ideatore e anima  di questo movimento. Grazie al dott. Nando Tavasso e a Luca Ronga, il loro aiuto è, per me, fondamentale. Grazie a chi  ha sostenuto la mia nomina a nuovo Presidente di Democrazia e Territorio pur conoscendo la mia esigua esperienza in questo campo ma confidando, credo,  nella  passione delle mie idee.

mercoledì 16 maggio 2012

Resa dei Conti


Le elezioni amministrative ad Aversa risalgono a più di una settimana fa, si è votato il 6 e il 7 maggio. Ancora oggi i componenti del Consiglio comunale sono incerti. Ogni ora cambiano le cifre: " difformità tra le preferenze riportate dai verbali e quelli risultanti dai fogli di scrutinio", questo leggiamo dai giornali. In Francia hanno eletto il nuovo presidente dopo poche ore dalla chiusura dei seggi, qui stiamo dopo 15 giorni ancora a contare le schede. Oggi esulta un candidato domani un altro. E poi c'è la divisione del potere; intervengono i pezzi grossi a indicare i loro |"favoriti" nei posti più ambiti. Le pedine sulla scacchiera devono essere tutte al posto giusto, altrimenti la partita non può cominciare.

mercoledì 9 maggio 2012

I Feudatari


Mentre il vento dell’antipolitica soffia nel resto della nazione, qui ad Aversa, nel cuore della terra di Nessuno, nemmeno un debole segnale. Alle amministrative stravince (di nuovo) il centro destra. Senza sottili analisi politiche, basta guardare la neo formazione del consiglio comunale, per capire che la casta dei feudatari (il loro feudi sono le ASL, I Patronati, gli Ordini, ecc.) mantiene saldamente il Potere. Basta leggere i cognomi dei nuovi consiglieri per rendersi conto che la casta non molla. Di padre in figlio, il potere, qui, si eredita. Ma la democrazia è il governo del popolo ed è giusto che governi chi il popolo ha scelto. La responsabilità di quello che verrà sarà degli eletti, ma anche di una sinistra inesistente, che oppone al Potere il Nulla. Il vento dell’antipolitica approderà anche qui, nella terra dei fuochi, ma come tutte le novità, arriverà quando avrà perso la sua forza innovativa e rivoluzionaria. E allora sarà una debole brezza che non scalfirà i vecchi feudatari che staranno già pensando a nuove investiture.

martedì 24 aprile 2012

Le Elezioni


Giorgio Gaber è un grande su questo tema. Nella sua canzone "Le Elezioni", l’elettore che  si porta via la bella matita temperata dalla cabina elettorale è l’emblema dell’italiano medio. Per la prima volta partecipo anch'io alle amministrative ad Aversa,  candidata nell’associazione Democrazia e Territorio . Questa esperienza mi ha chiarito qualche idea. La repulsione che gli italiani provano nei confronti della politica si è tramutata, altrove, in antipolitica. Ma qui, nel sud del sud, ci dobbiamo sempre distinguere. E allora mettiamo tutti in un calderone, confondiamo le facce vecchie con quelle nuove, i nomi sporchi con quelli puliti, con la solita superficialità, con il solito atteggiamento pressapochista, decidendo che un voto vale l’altro, tanto sono tutti uguali, eccetera eccetera. Anche l’elettore più disattento dovrebbe rendersi conto della realtà guardando semplicemente un fac simile: il primo in alto è il partito dei pensionati, poi il centro destra con 8 liste, poi 2 liste civiche, il centro sinistra con 5 liste e l’ultimo simbolo, Democrazia e Territorio. Ora, supponiamo di non capire niente di politica, supponiamo di non conoscere la realtà aversana: secondo voi qual è il voto veramente alternativo?

venerdì 20 aprile 2012

Ferdinando

Pubblico una lettera del dott. Ferdinando Tavasso, voce cardine dell'associazione Democrazia e Territorio: "Da bambino leggevo dal giornale del mio papà di dittatori africani che venivano ‘abbattuti’ dalle rivoluzioni popolari. Spuntavano dopo qualche giorno le notizie di tesori accumulati all’estero e di lingotti d’oro. Ritrovo questi lingotti nella mia Italia di oggi, comprati con i soldi pubblici, con i soldi di chi paga le tasse e che sono stati messi da parte da chi ha arringato le folle dando del ladrone agli avversari, pur di andare al governo. Poi, egli stesso, ha comprato quei lingotti e li ha messi da parte. Per sé, per i suoi, per vivere bene, per essere potente, per cacciare in un angolo la sua paura della morte[..]Leggevo allora, da bambino, di fughe, di esili all’estero, di scappatoie e della ricerca di luoghi dove essere dimenticati [..] Invece oggi nessuno più sembra cercare l’oblio, nessuno vuol essere dimenticato, meno che mai giudicato e sono tutti lì in televisione. Sono tutti lì a capire, a spiegare, a giustificare sè stessi e gli altri. [..] La verità non sembra più farci liberi e in questo pare verificarsi l’esatto contrario di quanto annunciava l’evangelista Giovanni quando affermava che ‘la verità vi farà liberi’. Sono stanco di questa classe dirigente così sfacciata che non prova il benché minimo senso di vergogna e di pudore per aver tradito le promesse che ha fatto. Sono stanco di un popolo che sembra assuefatto e rassegnato [..] provo vergogna e inquietudine a pensare alle mie giovani figlie. Penso spesso a come farò ad accompagnarle nel mondo. Vorrei tanto che non mi rinfacciassero mai di essere stato complice dello sfacelo che troveranno[..] Ricordo l’espressione efficace e terribile di una ricerca di pochi anni fa di due psichiatri francesi: “…oggi il futuro non è più percepito come una promessa ma come una minaccia…”. [..] andate via, fate spazio voi che avete preso e continuate a ‘prendere’ da questa Italia così martoriata, contraddittoria[..] fatevi avanti voi che credete e sognate ancora .... "
Ferdinando Tavasso

martedì 17 aprile 2012

Aria

Dal sito " La Terra dei Fuochi" :

"Sembra una Bomba Atomica ma forse è peggio ... 17 Aprile 2012 Bruciano da oltre dodici ore le ecoballe composte da rifiuti secchi, in particolare plastica di origine urbana, poste all'esterno dell'impianto per lo stoccaggio di rifiuti (sia industriali che urbani, ndr) ubicato a Bellona (Caserta) nella località denominata Ferranzano" Paese News

E noi ci chiediamo ancora, chi è a destra, chi è a sinistra e se esiste l'antipolitica? Ci stanno togliendo anche l'aria, e i mezzi di "distrazione di massa" ci convincono che sono altri i problemi. Ricordate il film "Nirvana"? Meditate gente, meditate...

La bambina deve prendere aria

martedì 27 marzo 2012

46



Tante sono le donne uccise dall'inizio di questo nuovo anno, 46. E siamo solo a marzo. Le ragioni di questo femminicidio sono semplici e scontate, come gli uomini. E' la sete di un potere (maschile) che si sta perdendo, un ruolo di capo branco che sfugge dalle mani. Ma, come tutte le devianze di questa società, è un vuoto culturale. Solo la cultura, cioè la summa di tutto il pensiero di chi ha vissuto prima di noi, può colmare questi vuoti esistenziali, questo impulso all'aggressività e al predominio. Perchè la cultura affina gli animi e le sensibiltà, ti rende migliore e consapevole e ti educa al rispetto per la vita. La Repubblica Amori Criminali

sabato 17 marzo 2012

Cattedrale

Aversa, giovedi 15 marzo
Nella cattedrale di San Paolo ad Aversa, l'enorme navata centrale è piena di persone sedute e composte. Ci sono anche uomini in piedi: è la scorta del magistrato Raffaele Cantone che stasera è sull'altare accanto al vescovo della diocesi aversana, monsignore Angelo Spinillo. Vedere la Chiesa e lo Stato insieme, in un luogo così sacro, rincuora e incoraggia chi vive qui, nella terra di nessuno. Il tema dell'incontro è la cittadinanza e il suo ruolo in questo momento storico. "Noi interveniamo quando il cancro è già diffuso", ha detto Cantone, ai cittadini spetta tutta la parte precedente con l'esempio quotidiano e posizioni nette e chiare.
Il Vangelo e la realtà non sono poi così distanti, Gesù lo ha già detto: "Cacciate i mercanti
dal tempio
". E chi credete siano i mercanti, aggiunge Cantone? Gli affaristi, i venditori, tutti quelli che hanno distrutto questa terra.
In questi giorni si è avviato il processo di beatificazione di un magistrato, il primo nella storia della Chiesa, Rosario Livatino , ucciso dalla mafia. Cantone ha ricordato che non ebbe il tempo di fare molti discorsi ma in una sua famosa dichiarazione disse: "Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili". Sono parole potenti, ancora di più se dette in una cattedrale. Il magistrato ha ricordato che in Campania, il 19 marzo, le scuole resteranno chiuse per ricordare le vittime della mafia, e soprattutto un sacerdote, don Peppino Diana, ucciso nella sua chiesa. Poco prima in quella stessa chiesa aveva detto: "Per amore del mio popolo non tacerò". Con mia grande meraviglia il convegno si è concluso con il microfono in mano ai cittadini-credenti che hanno chiesto, ancora una volta : perchè? Quando finirà? Quali speranze abbiamo? Le risposte di Raffaele Cantone sono state, come sempre, garbate nella forma e forti nei contenuti. In quel luogo mi è sembrato che quelle domande potranno,prima o poi, avere una risposta.

Dipinto, Cacciata dei venditori da tempio di C.H. Bloch

lunedì 12 marzo 2012

Auditorium

Nell'auditorium ’Caianiello’, pieno in ogni ordine di posto e oltre, l’associazione politico-culturale Democrazia & Territorio ha dato il via alla campagna elettorale per le prossime iniziative del 5-6 maggio, presentando alla città e al numeroso pubblico presente in sala il primo importante punto del suo programma. “Una città normale è una città solidale – I servizi alla persona e alla comunità” è stato il tema del convegno che si è tenuto nell’ex macello. Una manifestazione che ha raggiunto l’obiettivo di presentarsi come gli stati generali del Terzo Settore, in un territorio dove spesso i servizi sociali diventano motivo di clientele e assistenzialismo, mentre le associazioni di volontariato sostituiscono le istituzioni locali, limitate nelle loro azioni da carenze economiche e di gestione.

martedì 6 marzo 2012

Città Solidale


Il primo di una serie di appuntamenti con la città, quello che l’associazione politico-culturale Democrazia & Territorio ha organizzato per venerdì 9 marzo alle ore 18.00 presso la sala ‘Caianiello’ dell’ex macello di Aversa. Dopo la conferenza stampa di presentazione del programma dell’11 febbraio scorso ed in vista delle prossime elezioni amministrative del 5 e 6 maggio, il sodalizio guidato da Antimo Castaldo è pronto a confrontarsi con associazioni, O.N.L.U.S. e singoli cittadini su un tema che è al primo punto nel suo progetto di governo della cittadina normanna. “Una città normale è una città solidale – I servizi alla persona e alla comunità” è il titolo del convegno, un’assemblea che si presenta come gli stati generali del Terzo Settore, in un territorio dove spesso i servizi sociali diventano motivo di clientele e assistenzialismo, mentre le associazioni di volontariato sostituiscono le istituzioni locali, limitate nelle loro azioni da carenze economiche e di gestione.
Quattro saranno i relatori che, partendo dalle parole d’ordine benessere, solidarietà e sussidiarietà, interverranno secondo le proprie competenze, sviluppando i temi programmatici, evidenziando problematiche, indicando possibili soluzioni. Gennaro Golia, medico pediatra ed ex sindaco di Aversa, parlerà di diritto alla salute e ruolo dei Comuni nella sanità. Ferdinando Tavasso, sociologo, farà un’analisi su quali interventi può effettuare un ente locale per trasformare quelle che vengono considerate forme di assistenza in veri e propri diritti sociali.Nicola Iorio, presidente della Cooperativa Sociale Iride Onlus affronterà il tema delle difficoltà del Terzo Settore in una realtà complessa come quella aversana. Infine, la psicologa Eleonora Russo, illustrerà i rapporti fra professionisti del sociale e istituzioni locali nei servizi alle persone e alle famiglie, evidenziando le criticità più frequenti.


Un mio pensiero, in questo mondo di uomini, alle donne.

domenica 4 marzo 2012

La bestia umana


Ho appena finito di leggere "La bestia umana" di Emile Zola, promettendo a me stessa di continuare con un altro romanzo del ciclo dei Rougon-Macquart . Protagonista del romanzo è il treno, conquista ottocentesca del progresso, che sembra quasi vivo: sbuffa, corre, si ferma, si riposa, muore. E sul treno, sui binari s'intreccia una vicenda di amore, passione e morte. La bestia è l'uomo che si arrende alle sue ataviche pulsioni: l'amore, la gelosia, la sete di vendetta e di potere. Questo libro mi ha fatto anche pensare alla TAV e alla rivolta della val di Susa. Mi sembra tutto così semplice: perchè ostinarsi a realizzare un'opera pubblica se gran parte dei locali non la vuole? Nessun opera pubblica può essere vantaggiosa se il prezzo da pagare è la terra, l'ambiente. Il progresso è promuovere la cultura, alimentarla, cercarla a qualsiasi prezzo. Se i campani avessero difeso, con la stessa forza dei no TAV, la loro terra a ogni tir carico di veleni sversato in qualche buco, se avessero gridato davanti ai roghi dei rifiuti, se fossero scesi in piazza contro un'emergenza rifiuti durata troppi anni, se avessero difeso la loro terra con la stessa passione e convinzione e rabbia degli abitanti della Val di Susa oggi non staremo a parlare di una Campania felix che non esiste più. Bisogna lottare, perchè "la bestia umana" è sempre in agguato. Roberto Saviano
Un grazie alla mia amica Maddalena

martedì 28 febbraio 2012

Territorio sottratto

Roberto Saviano ha detto che "la bellezza sottrae territorio alla criminalità". La bellezza è un museo, è un parco, è la storia conservata e rispettata. La bellezza è la civiltà, è la giustizia. La bellezza è la felicità pretesa come un diritto. La bellezza è la consapevolezza. La bellezza è pensare. Come può la politica (e la criminalità) permettere la bellezza? A Casoria, un paese vicino Napoli, si lotta da anni per difendere un museo prestigioso, il Cam . "E’ da irresponsabili giocare con le parole cercando di innescare una guerra tra poveri, tra musei cosiddetti grandi e musei cosiddetti di provincia. Non esiste una cultura di serie A e una di serie B, esiste la cultura, e basta. Resta invece il fatto che chiudere un Museo, uno spazio culturale, un teatro, una biblioteca, è sempre follia. La follia degli ignoranti e degli irresponsabili. Se ci sono direttori che devono pagare per le proprie scelte li si licenzi, li si mandi al confino, li si metta alla gogna, ma per l’amor di Dio, per l’amor della cultura, per l’amor della città, non si chiuda mai un museo." Antonio Manfredi direttore del CAM La Repubblica

lunedì 27 febbraio 2012

Intelligenze


Democrazia e Territorio ha promosso una serie d’incontri per un confronto programmatico (inizio a parlare politichese?) con associazioni e partiti politici. Dopo una settimana di parole e considerazioni traggo le prime personali conclusioni: i programmi sono tutti nobili, civilissimi e pieni di buone intenzioni ma troppo lontani dalla quotidianità. Ad Aversa si pensa a costruire nuovi parchi mentre l’unico polmone verde della città, il parco Pozzi, è stato sempre trascurato; si pensa a "la città della musica" in una città in cui l'80% delle scuole non è ufficialmente agibile; si pensa alla recupero dell'OPG (ospedale psichiatrico giudiziario) e con la differenziata siamo ancora all'anno zero. Questa è la politica. Altra amara considerazione: ho sentito parlare persone intelligenti e preparate, colte e molto competenti. Questo mi ha risollevato il morale ma mi chiedo: perchè il Sud, stracolmo d'intelligenze, è sempre e solo il Sud ?

lunedì 20 febbraio 2012

Ma che freddo fa



Mentre tutte le città d'Italia ampliano le zone a traffico limitato, Aversa va controcorrente (che avanguardia!) e chiude l'isola pedonale fino al 16 marzo, perchè fa freddo (nemmeno un fiocco di neve!), perchè c'è crisi e perchè i commercianti si lamentano. E allora si accoglie la loro richiesta e tutti in auto a fare spese per il centro storico, ma si! Utilizziamo le strisce blu, i parchimetri, sprechiamo benzina, inquiniamo l'aria, l'importante è comprare, consumare, combattere la crisi. La vera crisi non è quella economica. E' la crisi della razionalità che fa governare in modo settoriale accontentando, a turno, categorie di persone che non rappresentano tutti e perdendo di vista valori fondamentali come la vivibilità di una città. l'Espresso blog

mercoledì 15 febbraio 2012

Specchio

Il festival di Sanremo è lo specchio dell’Italia. Uomini che sanno di stantio, donne giovani e avvenenti. Parole scritte sul gobbo e lette male. Pochi sanno pensare in diretta. Le canzoni marginali rispetto a tutto il resto. Una gara inesistente perché s’inceppa il meccanismo del voto. In questa confusione chi verrà premiato: il più bravo? Il più fortunato? Il più potente? In questo teatro dell’assurdo vince l’ignoranza perché l'ignoranza rimuove il coraggio di abdicare, di guardare con distacco e saggezza il mondo che cambia, ti fa illudere che, ignoranti, lo siano anche tutti gli altri, laici e cattolici, tanto da non poter capire il vuoto che c’è dietro e davanti allo specchio. Tra tutti gli articoli che ho letto sull'argomento va citato quello di Davide Rondoni e la scarna ma significativa risposta dell'Avvenire L'Espresso blog

giovedì 9 febbraio 2012

Fontamara

Fontamara, il libro di Ignazio Silone , fu pubblicato in lingua tedesca a Zurigo nel 1933 e fu ignorato in Italia per almeno un ventennio. Solo leggendolo si capisce perchè. Fontamara è il paese che non c'è, un paese che lo scrittore colloca in Abruzzo ma che potrebbe trovarsi ovunque ci siano degli oppressi, in qualunque parte del mondo e in qualunque momento storico. E' la storia dei "cafoni", poveri contadini a cui viene tolto tutto: la luce, la terra e persino l'acqua. I cafoni non hanno diritti da così tanto tempo che non immaginano più una realtà diversa.
"Dopo la pace tra il papa e il Governo [...] il curato ci spiegò dall'altare che cominciava anche per i cafoni una nuova epoca. Ecco che quella notte io vidi in sogno: il papa discutere col Crocifisso. Il Crocifisso diceva: "Per festeggiare questa pace sarebbe bene distribuire la terra del Fucino ai cafoni che la coltivano e anche ai poveri cafoni di Fontamara che sono sulla montagna senza terra". Il papa rispondeva: "Signore, il principe non vorrà mica. E il principe è un buon cristiano diceva: "Per festeggiare questa pace sarebbe bene dispensare almeno i cafoni dal pagare le tasse". Il papa rispondeva: "Signore, il Governo non vorrà. E i governanti sono anch'essi buoni cristiani". Il Crocifisso diceva: "Per festeggiare questa pace, quest'anno manderemo un raccolto abbondante soprattutto ai cafoni e ai piccoli proprietari". Il papa rispondeva: "Signore, se il raccolto dei cafoni sarà abbondante, i prezzi ribasseranno, e sarà la rovina di molti commercianti. Anch'essi meritano riguardo, essendo buoni cristiani". Il Crocifisso molto si rammaricava di non poter far nulla per i cafoni senza far del male ad altri buoni cristiani. Allora il papa gli propose: "Signore, andiamo sul posto. Forse sarà possibile fare qualche cosa per i cafoni che non dispiaccia né al Governo, né ai ricchi". Così, la notte della Conciliazione, Cristo e il papa vennero attorno al Fucino. [...]Cristo andava avanti con una grande bisaccia sulle spalle; dietro gli andava il papa, che aveva il permesso di prendere dalla bisaccia qualunque cosa che potesse giovare ai cafoni. I due Viaggiatori Celesti videro in tutti i villaggi la stessa cosa. I cafoni si lamentavano, bestemmiavano, litigavano, si angustiavano, non sapevano che cosa mangiare né vestire. Allora il papa si sentì afflitto nel più profondo del cuore, prese dalla bisaccia una nuvola di pidocchi di una nuova specie e li lanciò sulle case dei poveri, dicendo: "Prendete, o figli amatissimi, prendete e grattatevi. Così nei momenti di ozio, qualche cosa vi distrarrà dai pensieri del peccato." Oggi, come allora, valgono solo tre leggi: "la legge dei preti, la legge dei padroni e la legge dell'abitudine". Leggetelo e capirete dei meccanismi sociali che oggi sono cambiati solo nella forma ma non nella sostanza.

martedì 7 febbraio 2012

Sarà normale vivere bene



Il programma dell’associazione ‘Democrazia e Territorio’ sarà illustrato nel corso della conferenza stampa di sabato 11 febbraio alle ore 10,30 presso sede di via Seggio 103 ad Aversa. ARTICOLO

"In questa città sarà normale vivere bene" lo slogan di Democrazia e Territorio, è già un programma. Perchè la normalità presume di non dover chiedere piaceri per ottenere un diritto, perchè normale è rispettare l'ambiente, perchè normale è promuovere la cultura, perchè normale è pretendere una qualità di vita migliore.

Foto, Aversa, il campanile del Duomo

giovedì 2 febbraio 2012

Democrazia e Territorio


A maggio gli aversani voteranno per un nuovo sindaco. La città è stata per 10 anni amministrata dalla giunta Ciaramella (centro destra). Oggi ad Aversa la raccolta differenziata non è ancora partita seriamente e questo, per me, è già un suffuciente elemento per giudicare l'operato dell'amministrazione uscente. Anche ad Aversa, come nel resto d'Italia, la gente è stanca della vecchia politica, delle parole vuote, delle promesse non mantenute, dei risultati mediocri, del denaro pubblico sperperato, ed è per questo che si riunisce in comitati ed associazioni con la speranza di non essere fagogitata dalla politica tradizionale. L'associazione Democrazia e territorio , di cui faccio parte, e che si presenterà alle prossime elezioni, ha lavorato per 2 anni alla stesura di un programma e lo slogan di apertura "In questa città sarà normale vivere bene" dice già tutto. Perchè in questo sud del sud la normalità è un lusso. Tutto quello che altrove è usuale e comune qui diventa eccezionale. Vi terrò informati sulle varie iniziative ma soprattutto sulle linee principali del programma.

lunedì 30 gennaio 2012

The Artist



Un film muto e in bianco e nero, di questi tempi, è già un evento. Oggi le parole scorrono incontrollabili, svuotate di significato e di finalità comunicative. Si parla tanto per parlare, per colmare dei vuoti esistenziali ed emotivi. Il film "The Artist", non è in 3D, non è spettacolare, non ha una trama avvincente, nessun bacio, nessuna scena erotica e nemmeno una parola. Eppure quel mutismo ti riporta in un lontano mondo cinematografico, con esilaranti scene che ricordano l'ironia di Buster Keaton (il cane e il poliziotto) e Charlie Chaplin, un cinema in cui la realtà e lo sguardo dello spettatore sono i protagonisti assoluti. Un film che riafferma l'importanza della semplicità, l'inutilità degli orpelli e la sterilità delle parole.