lunedì 29 febbraio 2016

Lo chiamavano Jeeg Robot


Dopo inutili tentativi di film nostrani che raccontano la storia di un supereroe, “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti fa centro. E’ un trionfo di cinema, di recitazione, di scene, di richiami di memoria. Due ore di puro divertimento senza una sbavatura, senza inutili pretese. Tutto è al posto giusto; le inquadrature, le parole, le facce dei personaggi. Caratteri precisi e inequivocabili, musiche sommesse e una Roma reale, del malaffare e del kitsch . I super poteri che il protagonista Enzo Ceccoti, criminale di borgata, si ritrova dopo un bagno nel Tevere, non lo cambiano. Egli conserva per tutto il film quell’aria disperata, fallita e triste e resta un uomo marchiato a fuoco dalla sua origine popolare.

sabato 20 febbraio 2016

Perfetti sconosciuti


Perfetti sconosciuti", un film delizioso. Una cena tra amici, un gioco che consiste nel leggere tutto quello che arriva sui cellulari di ognuno, cosi telefonate e messaggi mettono a nudo le vite di tutti i presenti. Paradossalmente la vita virtuale, che tutti ci aspettavamo meno vera, a volte si rivela la parte più autentica di noi, uno spazio dove le nostre pulsioni si liberano, dove sembra piu facile esprime un sentimento. Una vita virtuale parallela che rende più sopportabile quella reale con le sue maschere e i suoi ipocriti ruoli sociali.