martedì 5 aprile 2011

I vestiti nuovi dell'imperatore


Piu' si riflette, piu' si vivono gli anni, piu' l'intero mondo si allontana da noi. Perchè non ti riconosci in nessuna idea, in nessuna emozione. E allora prendi le distanze dalle parole inutili, dai pensieri stupidi, dalle scelte sconsiderate. Quando "il contatto" diventa inevitabile scopri un mondo che è ancora piu' brutto di come lo ricordavi, ancora piu degradato e incosciente. I tunisini che arrivano dal mare sono un problema difficile da risolvere; politica, diplomazia, guerre, s'intrecciano lasciando poco spazio all'umanità che contiene, invece, le uniche possibili soluzioni. E poi ti capita di sentire, per caso, l'ennesima barzelletta raccontata dal nostro Premier e li' veramente si ha un cedimento. E non si discute circa la scurrilità del racconto ma del fatto che quella barzelletta è stata raccontata nel posto sbagliato, dalla persona sbagliata, nel momento sbagliato. E' tutto un grande errore. E chi ascolta ride. Come nella favola "I vestiti nuovi dell'imperatore" i cortigiani fanno finta di ridere (orribile barzelletta) e di non vedere. Arriverà mai un bambino a gridare che l'imperatore(i) non ha niente addosso?

1 commento:

marco ghetti ha detto...

Casualmente leggo il tuo post mentre a Ballaro' passavano le immagini del premier italiano lanciatissimo a barzellette, comunque siparietti divertenti. I suoi sostenitori ( Sacconi , Sallusti) vanno alla strenua difesa, i soliti discorsi, la solita noia. In 30 di brutta tv commerciale berlusconiana, il popolo e' stato " mitridizzato", oramai è immune al veleno che quotidianamente ci viene propinato, spacciato per buon governo, per " riforme epocali". Abbiamo una situazione mondiale che fa paura, tra fughe di radioattivita', guerre, profughi, crisi economica e tutto il resto, il " nostro reuccio premier" basa tutta l'attivita' del parlamento sulla riforma della giustizia per Lui, ovvero la scappatoia per la prescrizione al processo Mills. Il re è nudo da tempo, ma ricoperto Caraceni è tutto un'altro nudo. Saluti Graziella.