venerdì 20 aprile 2012

Ferdinando

Pubblico una lettera del dott. Ferdinando Tavasso, voce cardine dell'associazione Democrazia e Territorio: "Da bambino leggevo dal giornale del mio papà di dittatori africani che venivano ‘abbattuti’ dalle rivoluzioni popolari. Spuntavano dopo qualche giorno le notizie di tesori accumulati all’estero e di lingotti d’oro. Ritrovo questi lingotti nella mia Italia di oggi, comprati con i soldi pubblici, con i soldi di chi paga le tasse e che sono stati messi da parte da chi ha arringato le folle dando del ladrone agli avversari, pur di andare al governo. Poi, egli stesso, ha comprato quei lingotti e li ha messi da parte. Per sé, per i suoi, per vivere bene, per essere potente, per cacciare in un angolo la sua paura della morte[..]Leggevo allora, da bambino, di fughe, di esili all’estero, di scappatoie e della ricerca di luoghi dove essere dimenticati [..] Invece oggi nessuno più sembra cercare l’oblio, nessuno vuol essere dimenticato, meno che mai giudicato e sono tutti lì in televisione. Sono tutti lì a capire, a spiegare, a giustificare sè stessi e gli altri. [..] La verità non sembra più farci liberi e in questo pare verificarsi l’esatto contrario di quanto annunciava l’evangelista Giovanni quando affermava che ‘la verità vi farà liberi’. Sono stanco di questa classe dirigente così sfacciata che non prova il benché minimo senso di vergogna e di pudore per aver tradito le promesse che ha fatto. Sono stanco di un popolo che sembra assuefatto e rassegnato [..] provo vergogna e inquietudine a pensare alle mie giovani figlie. Penso spesso a come farò ad accompagnarle nel mondo. Vorrei tanto che non mi rinfacciassero mai di essere stato complice dello sfacelo che troveranno[..] Ricordo l’espressione efficace e terribile di una ricerca di pochi anni fa di due psichiatri francesi: “…oggi il futuro non è più percepito come una promessa ma come una minaccia…”. [..] andate via, fate spazio voi che avete preso e continuate a ‘prendere’ da questa Italia così martoriata, contraddittoria[..] fatevi avanti voi che credete e sognate ancora .... "
Ferdinando Tavasso

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella lettera ho colto una grande amarezza, un’inquietudine e soprattutto tanta rabbia. Personalmente ho anch’io il voltastomaco, fisico prima che mentale ogni volta che mi capita di vedere , leggere o ascoltare certi personaggi. Come tossine entrano in circolo, sono come batteri tossici da espellere…Si ergono su piedistalli, che prima o poi crolleranno, ne sono certo, rovinosamente. Caro Ferdinando, siamo in campo e dobbiamo dare testimonianza dei valori non negoziabili, stando gomito a gomito con chi negozia “tutto”. Di fronte a questi barbari impietosi, cinici,volgari,osceni,ipocriti non abbasseremo lo lo sguardo, li guarderemo sempre dritti negli occhi.

Anonimo ha detto...

ciao Nando,
le parole che hai usato sono taglienti come pezzi di vetro.
le hai usate con maestria, nessuna è fuori posto. le ho lette e rilette piu volte.
Son parole che dovrebbero essere pronunciate e non solo scritte. e tu spesso lo fai e lo fai insieme ad amici . a volte sono sempre i soliti ( non nell'eccezzione negativa del termine) amici.
Meriterebbero un contesto piu ampio ......
sono parole di verità non assolute, le tue verità. io ti auguro di pronunciarle con la stessa veemenza e ardore nei luoghi che frequenterai e spero che dopo maggio in un contesto istituzionale adatto alle tue capacità.
io ti rispondo anche con un file musicale di Avitabile ..........che è inutile che io comenti tu capirai benissimo perchè lo invio a te.........
con afetto inalterato tuo in Xto Michele

Anonimo ha detto...

ciao Nando,
le parole che hai usato sono taglienti come pezzi di vetro.
le hai usate con maestria, nessuna è fuori posto. le ho lette e rilette piu volte.
Son parole che dovrebbero essere pronunciate e non solo scritte. e tu spesso lo fai e lo fai insieme ad amici . a volte sono sempre i soliti ( non nell'eccezzione negativa del termine) amici.
Meriterebbero un contesto piu ampio ......
sono parole di verità non assolute, le tue verità. io ti auguro di pronunciarle con la stessa veemenza e ardore nei luoghi che frequenterai e spero che dopo maggio in un contesto istituzionale adatto alle tue capacità.
io ti rispondo anche con un file musicale di Avitabile ..........che è inutile che io comenti tu capirai benissimo perchè lo invio a te.........
con afetto inalterato tuo in Xto Michele