giovedì 27 settembre 2012

Bella addormentata


Il filo conduttore del  film "Bella addormentata" di  Marco Bellocchio è la triste vicenda di Eluana Englaro che, qualche anno fa, divise gli italiani sulla scelta dell'eutanasia. Difficile stabilire cosa sia giusto, impossibile trovare un punto d'incontro tra laici e cattolici. Rispettare la libertà personale oppure la sacralità della vita?  Ci sono delle domande piu grandi di noi. Il film si snoda tra le vicende di vari personaggi: una madre (Isabelle Huppert) che trasforma in un tempio la casa dove  sua figlia, in coma,  vive solo grazie a dei macchinari, una ladra eroinomane, due ragazzi che s'innamorano pur avendo idee diverse sull'eutanasia quasi a confermare la potenza dei sentimenti che travalica le diversità, il politico (Tony Servillo) che ha vissuto in prima persona il dramma di una scelta dolorosa. I personaggi si muovono in un'Italia che viene descritta con le immagini dei telegiornali; un'Italia isterica, eccitata dai media, con le facce vere dei politici, primo fra tutti Berlusconi. La cronaca si amalgama con la fantasia. Il genio della regia si riconosce nella scena dei deputati immersi in una vasca con le teste galleggianti sull'acqua vaporosa che si augurano che Eluana muoia, prima che siano costretti a votare, cioè a decidere, in merito al decreto d'urgenza che doveva contrastare la volontà del padre della donna in coma. Ricordano  vecchi ippopotami immobili nel fango della loro pochezza.

1 commento:

Anonimo ha detto...



La recente scomparsa del cardinale Martini, ex vescovo della diocesi di Milano, che ha chiesto di non subire l'accanimento terapeutico, ma di essere lasciato " andare", non ha minimamente aperto un dibattito. E' stata presa come un legittimo desidero del cardinale, come lo fu del papa precedente, Giovanni Paolo II, che chiese di essere lasciato andare nella casa del padre. Solo agli alti prelati allora è dato scegliere, non è certo una scelta da stato laico e democratico. questo film almeno avra' il compito di riportare in attualita' il problema, prima che torni nell'obblio. Saluti.

Marco