sabato 22 agosto 2009

Fratello sole sorella luna

Mia madre è cattolicissima. Entra nelle chiese col suo passo svelto senza dare la minima importanza allo stile architettonico, ai dipinti e alle statue del luogo. Delle chiese lei avverte solo il livello di sacralità e quando ne esce è contenta come se avesse comprato un bel vestito nuovo o come se avesse mangiato un cibo prelibato. Questa estate è venuta con me in Umbria, come potevo non portarla nel luogo del misticismo per eccellenza, ad Assisi? "Voglio confessarmi" mi ha detto. E come una bambina a un parco dei divertimenti camminava gioiosa per raggiungere la Basilica. Ma non avevamo pensato che c'era un orario di chiusura e all'entrata superiore della basilica un custode ci ha invitato a provare ad entrare da un altro ingresso sottostante. Accelerando il passo abbiamo raggiunto l'altra entrata, ma una guardia ci ha fermato dicendo che una ragazzina, che era con noi, aveva dei pantaloncini troppo corti. Io ho chiesto scusa e la ragazzina si è avviata all'uscita. La guardia continuava a borbottare e mia madre mi ha chiesto che stava succedendo. Io cercavo di spiegarle l'accaduto ma poi infastidita dalla guardia che continuava a dire qualcosa ho chiesto qual era il problema. E lui sgarbatamente mi ha risposto " i problemi li sta creando sua madre". Mia madre? Gli ho fatto notare che l'unico problema erano i pantaloncini corti di una ragazza che immediatamente si era diretta verso l'uscita. Non c'erano altri problemi. Dopo qualche minuto litigavamo. La guardia ci spingeva verso l'uscita e io ero fuori di me. La situazione stava degenerando. Parole pesanti e sgarbate e con arroganza la guardia ha concluso dicendo "torni al suo paese" e io, per la prima volta nella mia vita, mi sono sentita felice di farlo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono ateo!
L’affermazione è imprudente, di quelle da togliermi il sonno e farmi vivere nel terrore di vedermi arrivare, ZOT!!, fra capo e collo, a schiovere, l’ira del pateterno in forma di folgore, stile Giove Pluvio.
Ed è questo che desidererebbero le gerarchie in nero... Ma poiché anche loro non ci credono, ai tempi in cui potevano, istituirono i tribunali della santa inquisizione. Ci si poteva salvare solo se si gridava “evviva il padreterno”, altrimenti ti bruciavano. Il rogo era un surrogato della folgore che non possedevano, ma anche più divertente ché lo spettacolo era più eccitante e di giusta durata. Gay e streghe, però, se anche avessero gridato la loro fede nel pateterno, venivano bruciati lo stesso perché commettevano atti impuri. Ne bruciavano così tanti di Gay che per coprire l’odore di carne bruciata aromatizzavano le fascine con piante d finocchio: i Gay vengono detti “finocchi” per questo: lo sapevate? E a GIORDANO BRUNO cucirono la lingua perché a suo modo credeva e magari all’ultimo momento poteva pentirsi o magari bestemmiare qualificando con epiteti tratti dal mondo animale, specie quello suino
Gli atti impuri sono comunque e sempre da severamente punire, e, al posto del rogo, chi vede e provvede ha mandato l’AIDS che è proibito evitare usando il preservativo... l’Aids è la suprema volontà.
L’AIDS era per i Gay, ma poiché poi questi hanno imparato a difendersi, allora è permesso accoltellarli... che non si va nemmeno in carcere.
E i criminali dei campi dove, ancora nel vecchio stile, li si bruciava, insieme agli ebrei che avevano assassinato Cristo?... dopo opportuna confessione e comunione, li si spediva ripuliti e foraggiati in Sud America.
Ma paura dovrei, sì, ancora avercela. Del potere! Questo sì!, ché in qualche modo si potrebbe progettare di punirmi, subdolamente, nascondendo la mano. E nessuno mi contraddica affermando che la chiesa vaticana non ha potere temporale...
Ce l’ha, ce l’ha!
Ma come sarebbe bello se si limitassero a fare il loro mestiere di custodi di una morale... e per primi ne osservassero i principi.

Ectobius

Anonimo ha detto...

Gott mit uns