Sara è del Sud e, con una laurea in tasca, lavora al Nord. Viaggia spesso in treno per raggiungere la sua terra. Il suo viaggio della settimana scorsa è cosi kafkiano che vale la pena di raccontarlo. Sara parte da Lucca e arriva ad Aversa con un' ora di ritardo, le manca l'ultimo tratto per raggiungere Caserta. Alla stazione di Aversa vuole fare il biglietto ma la biglietteria è chiusa, cerca un distributore automatico ma le dicono che non rilascia biglietti regionali (solo in Campania?), allora chiede a un addetto che le conferma che può fare il biglietto sul treno. Sara sale, cerca il controllore e gli dice che vuole fare il biglietto. Inizia la commedia (o tragedia?) "Mi dia i documenti le devo fare il verbale perchè è senza biglietto" è la risposta. Sara è senza biglietto perchè NON HA POTUTO farlo e allora cerca di spiegarlo al signore. I toni si alzano, fa caldo ed è facile perdere la calma. Sara fa notare al rigidissimo impiegato che in quella tratta non ha controllato nessun biglietto (sono tutti senza biglietto) perchè prendersela con lei? Alla stazione di Caserta Sara scende dal treno e trova ad attenderla 3 poliziotti: nuova richiesta di documenti, nuova inquisizione. Sara perde la pazienza e contro ogni calcolo razionale grida che ha fatto bene ad andarsene da questa regione, che sono tutti ridicoli a prendersela con lei con tutti i criminali e disonesti che ci sono in giro..Lode a Sara perchè per dignità è andata via da questa regione kafkiana, lode a Sara perchè ha agito d'istinto senza calcoli e previsioni per quello che poteva succedere dicendo e facendo quello che pensava fino in fondo, lode a Sara che ha cercato di avere un biglietto, senza fare la furba. Piccolo, incompreso gesto di legalità qui, nella terra di nessuno.
martedì 20 luglio 2010
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4 commenti:
Leggendo la storia di Sara mi sono fermato a pensare a me. Anche io nell'ultimo mese grido molto, eppure non sono un viaggiatore di treni, neppure vivo in Campania, la Romagna è ancora terra ospitale, dove chi vi abita si sente fortunato. Siamo noi che siamo stati tutti travolti, da una societa' che si sta snaturando, sta perdendo ogni parvenza di civilta'. Siamo tutti imbarbariti, schiacciati da ogni sorta di sopprusi. Si sono modificati i valori di quest societa'. Il buonsenso si è perso, al suo posto è salita la protervia, dei potenti, ma anche dei simpatizzanti dei potenti. Tutti che devono imporre la loro piccola angheria, oppure spavaldamente mostrarsi sopra le regole, che " debbono essere violate" da coloro che si sentono intoccabili, ma assolutamente rispettate da coloro che non fanno parte di quella cerchia. Io sono Sara, tutti noi onesti siamo Sara. Un saluto a voi tutte.
Ci si meraviglia ancora che qui in Campania, ovvero la terra di nessuno, come giustamente la chiamava Graziella, le cose possano seguire un filo "normale" di scorrimento. Intendo dire che in ogni campo, in ogni azione, che sia lavorativa, sociale, politica, per strada, nei locali, in ogni posto possibile e immaginabile, c'è la mentalità distorta della nostra terra che ha ormai forgiato gli individui in esseri senza senso. La normalità qui è solo ed esclusivamente la camorra, il malaffare, 'u 'mbruogl' e tante cose che chi legge capisce. Ma fanno parte della "normalità". La maggior parte degli individui cresce, va a scuola, impara, vive, si fa adulta, lavora, socializza con questa mentalità. E la maggior parte diventa "normalità". Sara non fa più parte di questa terra maledetta perché rientrava tra coloro che costituiscono la minor parte e, fortunatamente non ci vive nemmeno più. Un plauso, perché scelta migliore non può essere fatta. La nota negativa è che questa schifosissima terra si sta imbarbarendo sempre più perché individui "normali" come Sara abbandonano il luogo natale lasciando tutti i cani bastardi selvatici fare quello che vogliono.
Lode a Graziella che sa raccogliere voci sensazioni umori destinati a perdersi travolti dal vortice della quotidianità...lode all'unica persona da cui mi sono sentita compresa...prima ero sola...ora siamo in due.
Sara V. clanndestina in patria.
ecco la risposta di trentalia al mio reclamo. Fino ad oggi non mi è arrivato nessun verbale ma se dovesse arrivare ti assicuro che andrò fino in fondo.
"Gentile signora Villari,ci è giunto il suo reclamo riferito al personale del treno 7961 del 15/07/2010. A tale riguardo Le comunichiamo che in Campania è vigente il Sistema Tariffario Integrato al quale partecipano 14 aziende di trasporto e le singole società non possono più emettere i propri biglietti per gli spostamenti all’interno della regione ma solo i titoli di viaggio Unicocampania validi per tutti i vettori aderenti a tale accordo.La commercializzazione di tali biglietti è a cura del Consorzio Unicocampania che si avvale di oltre 4.000 punti vendita.La legge regionale 13/1998, istitutrice di tale sistema, non consente la salita a bordo sprovvisti di biglietto e il Capo treno si è attenuto all’applicazione di tale norma.Fiduciosi di annoverarla sempre tra i nostri clienti la salutiamo cordialmente."
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