martedì 24 aprile 2012

Le Elezioni


Giorgio Gaber è un grande su questo tema. Nella sua canzone "Le Elezioni", l’elettore che  si porta via la bella matita temperata dalla cabina elettorale è l’emblema dell’italiano medio. Per la prima volta partecipo anch'io alle amministrative ad Aversa,  candidata nell’associazione Democrazia e Territorio . Questa esperienza mi ha chiarito qualche idea. La repulsione che gli italiani provano nei confronti della politica si è tramutata, altrove, in antipolitica. Ma qui, nel sud del sud, ci dobbiamo sempre distinguere. E allora mettiamo tutti in un calderone, confondiamo le facce vecchie con quelle nuove, i nomi sporchi con quelli puliti, con la solita superficialità, con il solito atteggiamento pressapochista, decidendo che un voto vale l’altro, tanto sono tutti uguali, eccetera eccetera. Anche l’elettore più disattento dovrebbe rendersi conto della realtà guardando semplicemente un fac simile: il primo in alto è il partito dei pensionati, poi il centro destra con 8 liste, poi 2 liste civiche, il centro sinistra con 5 liste e l’ultimo simbolo, Democrazia e Territorio. Ora, supponiamo di non capire niente di politica, supponiamo di non conoscere la realtà aversana: secondo voi qual è il voto veramente alternativo?

2 commenti:

marco ghetti ha detto...

Venti anni fa,moriva a Cesena un sacerdote, Ernesto Balducci. La sera del 22 aprile nel bolognese disse;" Ma voi immaginate un parlamento del mondo, con la proporzionale? Quale sarebbe il partito maggiore? Il partito degli affamati!! Farebbero una legge pericolosa; niente democrazia, perchè democrazia è il nome che noi diamo ai nostri privilegi. Per questo credo che le rivoluzioni di domani saranno fatte nella democrazia, quella che mettendo in moto le coscienze, contesta le differenze" ( Tratto dalla Parola di Aprile 2012)In bocca al lupo Graziella per il tuo impegno politico.

Giuseppe ha detto...

Lei ha ragione. A chi votare? Quale simbolo merita il mio voto? La democrazia purtroppo si nasconde dietro questa faccia che noi riteniamo la più giusta perché a scuola ci insegnano che il popolo è sovrano. Ma se dietro questi simboli si nascondessero come segretari o capi di partito, faccio alcuni nomi: Saddam Hussein, Adolf Hitler, Stalin, Mladic, Bin Laden...(non so se ho scritto bene questi nomi ma penso si sia capito), ecco, in un regime democratico come il nostro, chi votare? Comunque si voti, oggi, in Italia, e soprattutto al sud, si rischia di fare questo errore. Ciò che noi riteniamo sia la forma migliore di governo fatto in libera scelta elettorale, andando a votare, può presentarsi come uno strumento pericolosissimo e diabolico perché possiamo eleggere senza saperlo una persona totalmente non adatta a perseguire il volere del popolo. Purtroppo le bravissime persone come lei sono così rare che far parte di un mondo così affamato esclusivamente di interessi personali quali la politica, non so se ne valga la pena. Le faccio in ogni caso i miei migliori auguri e spero che le persone siano istruite a tal punto da scegliere lei come unico candidato possibile... per non fare errori descritti sopra. Io sono dell'idea, invece, dell'esempio familiare che sia il migliore possibile: un buon padre di famiglia, uno ed uno soltanto, non può che voler bene ai propri figli e alla propria moglie e condurrà sicuramente nel migliore dei modi e propositi l'interesse del suo nucleo familiare.