domenica 25 gennaio 2009

Il signor G.

Giorgio Gaber oggi avrebbe compiuto 70 anni.
Il brano che ho scelto per accompagnare questo mio piccolo collage di "ricordi" s'intitola " Eva non è ancora nata" ed è tratto dalla raccolta "Polli di allevamento" (quelli che siamo poi diventati in questi ultimi vent'anni). E' una canzone struggente e profetica:
Come son giusti gli uomini....l'impegno civile e le idee...... abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo...."
http://www.giorgiogaber.it/

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quello che sto per dire forse non c’entra con Gaber che conosco poco. Può darsi che sia stato un poeta (come certamente lo è stato, e con coerenza, De Andrè), ma certo che avere avuto una moglie come quella che ha avuto non gli ha certo giovato in credibilità. Comunque... E c’è anche di peggio nel campo dei canterini: quelli che una volta erano di protesta spinta, di estrema sinistra e che via via si sono orientati nel vento fino ad allinearsi in direzione berlusconiana. E voglio lasciar perdere anche questo, ma li vedete? Corrono, saltano urlano a migliaia di decibel... soffrono e ci hanno le lacrime agli occhi. Fanno sociologia, politica, antimafia per masse con i cerini accesi e braccia levate che sembra stiano per rivoltare il mondo urlando slogan. Poi mi chiedo, ma dove vanno a finire le masse quando gli stadi si svuotano ed hanno finito di rompere timpani e balle ai poveracci che abitano in zona?
E tutto per non parlare del fastidio della musica in ogni luogo: nei supermercati, nei negozi, nei bar, negli studi dentistici... Perfino nelle librerie! dove vorresti sostare in silenzio, prendere un libro, leggerti il risvolto di copertina, un brano qua e là...
Chiasso, chiasso! Sì chiasso per non pensare.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Gaber lo devi assolutamente conoscere. Per il resto è tutto vero, mai un attimo di pace.
E' un peso il silenzio che non sopportiamo più.
Buona giornata

ghetti marco ha detto...

Non è vero che la musica sia chiasso, meno ancora per non pensare. La musica come la lettura è uno strumento, lui da quello che tu vuoi tirarne fuori. Io ho ascoltato tanta musica, di ogni genere, ed ognuna accompagna un mio stato emotivo. Quale miglior colonna sonora dei Pink Floyd per sederti e pensare,non è la musica a fare chiasso, ma il nostro Io spesso dolorante e frastornato a fare un rumore assordante. Saluti.

Anonimo ha detto...

Solo in pochi, secondo me, leggono i commenti troppo lunghi in rete, onde la necessità di essere brevi, veloci, ricchi di immagini e sintetici.
Operare delle sintesi efficaci ed esplicative del pensiero non è facile ed io che non sono un professionista del giornalismo certamente non riesco a farmi capire, così che ho dato l’impressione di considerare la musica solo come chiasso. Non è quello che penso. Ascolto musica spesso, da quella classica a quella leggera, e la scelgo a seconda del mio stato emotivo. A volte mi commuovo ad un ricordo, a volte mi intenerisco, a volte sono portato a pensare e riflettere.
Non voglio qui fare un discorso di qualità (che pure andrebbe fatto), ma rivendico il diritto di essere io a scegliere il momento, il dove, il come e cosa ascoltare. Considero violenza propinare qualsiasi musica, a qualsiasi volume, in qualsiasi luogo (anche dove si imporrebbe il silenzio).
“E' un peso il silenzio che non sopportiamo più”, dice giustamente Graziella. E come non pensarlo quando incontri gente con le cuffie anche mentre passeggiano, e se non sono le cuffie, è il telefonino, in treno e sale d’aspetto sono cuffie più telefonino con gioco incorporato.
Il pensiero non può andare d’accordo col chiasso, il pensiero ha sì bisogno di uno stimolo, ma anche di riflessione e silenzio.
Ricordate quel film di F. Fellini: “La voce della luna”? “Una fiaba contro il rumore di fondo”, con la sconsolata conclusione sulla necessità del silenzio.
Mi sono dilungato forse troppo, ma ancora una cosa vorrei precisare: non è fare politica riunendosi in massa, abbagliati di luce e decibel, ad ascoltare slogan di cantanti sofferenti a comando e che il più spesso sono degli sfigati. L’impegno politico dovrebbe essere cosa molto più seria.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

per ecobius

pubblico il tuo commento e mi scuso per questo periodo di silenzio, un'influenza e febbre alta non mi vogliono lasciare.

Anonimo ha detto...

Ah, sì! C'è in giro una brutta influenza: circa dieci giorni e con febbre alta.
Auguri, Graziella, e grazie per il tuo impegno.