Le leggi dello Stato italiano, qui nella terra di nessuno, non sono d'immediata applicazione, assumono un carattere grottesco e surreale e poi si decide di rispettarle con una ventina di anni di ritardo. Intanto quella legge è cambiata, sostituita da una più moderna e questa terra campana, sempre ai limiti dell'illegalità, non riesce mai ad adeguarsi ai tempi, Qui negli uffici pubblici, in ogni angolo, è esposto il cartello Divieto di fumo, eppure fumano tutti; nei corridoi, nelle stanze, persino agli sportelli. "Il fumo di tabacco e' la piu' importante causa di morte prematura e prevenibile in Italia e rappresenta uno dei piu' gravi problemi di sanita' pubblica a livello mondiale; ecco perche' la prevenzione dei gravi danni alla salute derivanti dalla esposizione attiva e passiva al fumo di tabacco costituisce obiettivo prioritario della politica sanitaria del nostro Paese e dell'U.E" Così recita la circolare del 17 dicembre 2004 del Ministero della salute. Lo Stato ha previsto anche che in ogni ufficio pubblico sia individuato dal dirigente un addetto alla vigilanza cui spetta il compito di accertare e contestare l'infrazione con una sanzione amministrativa che va dalle 27 euro alle 275 euro ( che raddoppiano se si fuma in presenza di una donna incinta o di un bambino). Tutto perfetto, in teoria. Ma nella mia terra è tutto difficile e anche far applicare queste semplici regole di convivenza e di civiltà diventa un impresa impossibile. Se decidi di affrontare il problema ti rivolgi al controllore, ma quando lo trovi con una sigaretta accesa in bocca ti cadono le braccia. E allora pensi di andare oltre, un capoufficio, un direttore. Ma è inutile perchè, quando non hanno la sigaretta, ti rimandano a un loro superiore o di nuovo al vigilante. E tu ricominci il giro sempre un pò più stanca. Alla fine ti arrendi e ti convinci che è meglio sopportare il fumo che iniziare un' altra inutile battaglia.
domenica 4 ottobre 2009
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3 commenti:
Si dovrebbe mandare un presidio ad Aversa per un processo di civilizzazione cara Graziella. Ma sai cosa si scatenerebbe? Quello che si scatenò a Chiaiano pochi mesi fa. E la morale sai quale sarebbe? Prova a immaginare....
Cordialmente
Roberto
non so a quale uff. ti riferisci....ma ad Aversa non c'è differenza. Basta recarsi in un qualunque uff pubblico: tutti con la sigaretta!!!!!!!! e i non fumatori???!!! Vi sembra giusto??
P.
Le volte che mi capita per lavoro di passare per le tue zone, penso sempre alla storia dei rifiuti. Una emergenza del genere non poteva che scoppiare in una città senza regole. Senza regole urbanistiche, senza regole civili, senza regole stradali, senza regole artistiche. Una città davvero tristemente "senza". Senza niente. Bellissime chiese abbandonate, spunti architettonici senza valorizzazioni, gente che ancora nel 2009 gira in moto senza casco, clientelismo, illegalità, omertà....tutto questo è inevitabilmente esploso nella sua espressione più somigliante: "a' munnezza".
Cordialmente
Roberto
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