martedì 8 giugno 2010

Terroni

Far finire questo blog con il titolo dell ultimo post (perchè ti sei fermato?) poteva avere, solo in parte, un significato metaforico. Mi potevo fermare perchè in questi due anni è cambiato poco qui, nella terra di nessuno, che come spesso ripeto, non è il meridione da roma in giu, ma il sud del sud, il territorio napoletano e casertano. I roghi di fumo nero continuano come se nulla fosse stato denunciato, i sacchetti di rifiuti periodicamente si accumulano per le strade, le città continuano ad essere invivibili. Il libro di Pino Aprile "Terroni" ha un sottotitolo eloquente : "tutto quello che è stato fatto perchè gli italiani del Sud diventassero meridionali". Il libro è interressante perchè presenta l'altra faccia della storia, quella che non viene scritta sui libri e che non ti spiegano nemmeno nelle scuole del sud. L'unità d'Italia è costata cara ai meridionali. Nel 1860 il Regno delle Due Sicilie era dal punto di vista industriale al terzo posto nel mondo dopo la Gran Bretagna. I Savoia piemontesi ci hanno espropriato di tutto. Quando centocinquant'anni fa invasero il nostro Meridione, fecero terra bruciata di tutto ciò che di buono avevamo. Saccheggiarono le nostre città, stuprarono le nostre donne, rasero al suolo tanti paesi, praticarono la tortura più spietata, fucilarono senza processo e senza condanna tanti contadini, incarcerarono donne e bambini, depredarono tutto l'oro del Regno, trafugarono le opere d'arte dei ricchissimi musei. Il brigante era, in realtà, chi si ribellò a questo stato di cose. L'impoverimento del Meridione per arricchire il Nord non fu la conseguenza, ma la ragione dell'Unità d'Italia. Il libro è interessante e vero; penso alle tonnellate di rifiuti velenosi che le industrie del nord hanno scaricato nella mia terra ma ....c'è qualcosa che non mi convince. Oggi ritornando a casa ho notato che, due auto davanti a me, c'era un furgoncino che trasportava cartoni caricati in malo modo. Alla prima frenata è caduto il primo cartone (molto voluminoso) in mezzo alla strada (la variante di Aversa non è una stradina secondaria), seconda frenata, secondo cartone. Le auto evitavano l'ostacolo e continuavano per la loro strada. Al quarto involucro ho raggiunto il furgone e gli ho chiesto se si era accorto che dopo 20 metri aveva perso gran parte del suo carico. Mi ha risposto di si e che poi sarebbero tornati (?) con un altro furgone a toglierli. E io avrei voluto urlargli in faccia: non era meglio caricarli bene prima, mio caro terrone? Bello il libro di Pino Aprile ma io avrei modificato il sottotitolo in: tutto quello che è stato fatto dal SUD perchè gli italiani del Sud diventassero meridionali. Mea culpa, mea culpa.

2 commenti:

ghetti marco ha detto...

Bentrovata Graziella. Il tuo post mi ha fatto ritornare alla mente una scena che ho visto alcuni giorni fa, mentre raggiungevo Cesena con la moto. In prossimita' di una curva vedo qualcosa in mezzo alla strada, mentre mi avvicino all'oggetto visto, scopro essere due sportine, presumibilmente piene di rifiuti, cadute in mezzo alla strada, che mi porta verso la citta'. Non avevo mai visto da noi sportine in mezzo alla strada. Da noi il ritiro dei rifiuti è regolare, dalla mattina presto alla sera tardi i camion deputati, svuotano i cassonetti. Non è tollerabile vivere coperti di rifiuti come topi. Non è essere meridionali o no. E' una questione di civilta'. Ma sentire che ogni giorno, vi è una nuova guerra tra camorristi, specie di razza Casalesi, non proietta serenita' sul futuro.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Bentrovato anche a te.
Nessuna serenità su questo Sud, nessuna speranza per il fututo. Le foto dell'ultimo post (senza parole) dicono proprio questo: lasciamo stare le motivazioni storiche e sociali e climatiche tra le due Italia, restiamo al presente, perchè tanta differenza nel tenere in ordine una piccola rotatoria? probabilmente sia a Rimini sia a Caserta sono stati spesi e rubati gli stessi soldi pubblici ma i risultati sono clamorosamente diversi, come testimoniano le foto.