giovedì 25 agosto 2011

Riservato ai giovani

Nelle acque del nostro mare nessuno si bagna più. Da Napoli a salire verso Roma il mare ha un colore inquietante. Nonostante questo è inaccessibile per lunghi tratti di costa: o paghi o percorri chilometri nella speranza di trovare un varco di spiaggia libera (un miraggio). Gli stabilimenti balneari si sono organizzati con piscine e surrogati vari per far dimenticare un mare impraticabile e soprattutto per giustificare prezzi d'ingresso esorbitanti e fuori ogni controllo. Ma ieri è stato il colmo. Dato il caldo torrido sono andata in un lido con varie piscine, ho pagato i miei 4 biglietti (2 adulti e 2 ventenni) ma all'ingresso di una delle piscine sono stata bloccata : "signora lei non può entrare. emhh solo le ragazze.. è per gli universitari.." spiega, imbarazzato, l'automa all'entrata. Già incazzata mi sono detta perché non aveva chiesto il libretto universitario alle ragazze che erano con me e soprattutto perché alla cassa PRIMA di pagare nessuno mi aveva informata. Poi ho capito. " Mi sta dicendo che sono troppo vecchia per entrare?" e lui sempre con un sorriso da ebete mi ha detto che potevo usare un'altra piscina dall'altra parte dello stabilimento ma poi ha precisato, confermando irreversibilmente la sua imbecillità, che le ragazze potevano raggiungermi quando volevano ma io non potevo però entrare da loro (avrei voluto ringraziarlo per la sua bontà). Quello stabilimento mi è sembrato l'immagine speculare di questa società immorale e razzista, discriminate e ignorante. Confesso che alla fine ho ceduto e sono andata nella piscina a me destinata ma ho pensato tutto il giorno all'accaduto. Qui è una guerra quotidiana, perché sei solo, senza nessuno. Avrei voluto chiedere lo scontrino fiscale (che non rilasciano mai), avrei voluto pretendere un cartello con su scritto piscina per ventenni e piscina per gli anta. Ma mi sono seduta, amareggiata, come sempre, per il mare che ci hanno rubato, per la libertà limitata, per la sensazione d'impotenza che, qui, vivi ogni minuto. E anche per quei ventenni chiusi nel loro bel recinto con l'odore di cloro e con l'azzurro di un mare bellissimo in lontananza al quale però non si possono più avvicinare. A ottobre vorrei riscrivermi all'università e presentarmi a quell'ingresso con un bel libretto universitario in mano. Illustrazione di J.Pacaud