venerdì 23 gennaio 2009

Cronaca locale

I morti contati tutti insieme non fanno impressione. I morti del conflitto israeliano-palestinese, i morti di fame e di sete in Africa, le morti bianche e quelle rosa, diventano solo numeri se si sommano e fanno statistica. La morte si spersonalizza se non ha nome e cognome, se non ha una storia e una data. In Campania si continua a morire ammazzati, nonostante gli interventi di Maroni, nonostante i riflettori accesi su questa martoriata terra. Ho deciso, da oggi in poi, di contarli, d'informarvi su questi delitti, che se non sono di serie A, sono ignorati dalla stampa nazionale. (dall' inizio di quest'anno siamo già a 10 morti) Cronoca "locale" (1) (2) (3) (4) (5)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io invece penso che nessuna morte fa più impressione. Neanche quelle con nome e cognome che al massimo danno l’occasione per applaudire ad un funerale e per una fiaccolata che tanto sembra piacere ai bambini.
Sono morti in tanti nella lotta alle mafie e nessuno se ne ricorda, e quando si ammazzano fra loro tanto meglio... uno in meno. Chi ricorda, poi, cerca solo di cancellarne anche le targhe.
La morte è inflazionata: nemmeno più Auschwitz Birkenau con la raccapricciante documentazione della barbarie assoluta dell’uomo, del pozzo del dolore. Si va colà in gita scolastica e sembra che i ragazzi tengano lo stesso freddo atteggiamento di chi visita un qualsiasi museo delle cere. La morte è banale e sembra non più legata ad alcuna aberrante ideologia.
Dico sembra, perché in realtà una ideologia c’è che giustifica e l’uomo è l’animale più inaffidabile.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

per ectobius
La banalità del male, si dice.
Anch'io penso che non faccia più impressione niente. Il post è il tentativo illusorio di far riflettere anche per un solo attimo.

Anonimo ha detto...

Ieri sera, in prima serata e senza interruzioni pubblicitarie, hanno trasmesso, su rete quatto, il film “Schindler’s list”.
L’ho rivisto provando lo stesso orrore e commozione di quando lo vidi a suo tempo a cinema, ma... Sì, c’è un ma. Qualcosa mi impedisce di apprezzare le buone intenzioni dei dirigenti di quella rete televisiva. Continuo a chiedermi: perché?
Perché trasmettere ora e con tanta rilevanza l’orrore dello sterminio di milioni di esseri umani, ebrei? E proprio da parte di chi da tempo tenta di equiparare i combattenti per la libertà, quelli della Resistenza, ai repubblichini di Salò?
Forse sono io un malpensante. Me lo chiedo, ma non riesco a liberarmi dal sospetto che l’operazione di rete quattro abbia avuto lo scopo di giustificare, in certo modo, la strage di recente compiuta dal governo israeliano nei confronti dei Palestinesi di Gaza.
Giustificare un orrore con un altro orrore... è ammissibile?

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Per ectobius
La scelta di retequattro, una rete che non brilla certo per intelligenza di programmazione, è sicuramente dovuta a qualche motivo. L'assenza della pubblicità rende ancora tutto piu strano. Non mi ricordo chi, ma una volta ho sentito uno scrittore che diceva: ogni volta che guardo la tivù o leggo un giornale mi chiedo: dov'è l'inganno?
Poi c'è un altro modo di affrontare l'argomento. Il film è bel film, che ti fa commuovere e soprattutto pensare. Chi se ne frega se sotto sotto c'era uno scopo? Meglio un bel film "pilotato" che il tg di Fede.

ghetti marco ha detto...

Parlando della cronaca locale:
Se ricordi il 10 novembre 2008 su una panchina di Rimini hanno appiccato il fuoco ad un clochard (meglio senzatetto?),di nome Andrea Severi,questo è scamapato all'orrenda morte, ma è ancora ricoverato al centro grandi ustionati di Padova. All'inizio si era parlato di una vendetta di spacciatori di droga, che a volte lui aveva allontanato dalla" sua zona". La verita' invece era molto piu' semplice. Quattro ragazzi avevano ingannato la noia dandogli fuoco. Poi avevano commentato al telefono il loro gesto. Per questo motivo sono stati presi in breve tempo, quattro figli "normali" di famiglia bene. Ora in carcere resta solo Alessandro Bruschi, ritenuto l'autore materiale del gesto. Enrico Giovanardi di 19 anni, Matteo Pagliarani di 19 anni,e Fabio Volanti di 20 anni,sono finiti agli arresti domiciliari,tramite i loro legali hanno concordato un percorso di assistenza a persone con gravi handicap, perchè possano capire l'importanza della solidarieta'. Ti riporto la notizia che aveva avuto all'epoca rilevanza nazionale,non faccio nessun commento ai fatti, ognuno si fara' un suo pensiero. Dopo avere visto ieri in tv il violentatore di Capodanno su Italia 1,con la stima dimostratagli dai suoi amici, che hanno messo striscioni inneggianti all'amicizia,resta in entrambi i casi cronaca locale, l'importante è che non divenga cronica questa situazione. Saluti.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

caro marco
pubblico il tuo commento e mi scuso per questo periodo di silenzio, un'influenza e febbre alta non mi vogliono lasciare.

Anonimo ha detto...

Famiglia normale... famiglia per bene... “che fa perdona?”... “Sì, perdono!”... extracomunitari tutti delinquenti... romeni tutti assassini...
Ed ecco che è nelle famiglie normali che fioriscono i mostri, mostri normali però che meritano comprensione.
Si può ardere vivo un povero cristo per divertimento, per ingannare la noia... si può stuprare se si è normali e ci si può giustificare con un “Ero fatto di droga”... E sei perdonato, sei normale, di buona famiglia, e vai a casa e sotto le tue finestre si inneggia all’eroe.
Il male, la violenza, la morte sono banalità...
Banalità il razzismo! Fino al linciaggio, alle bombe... che sono reazioni comprensibili.
Io sono un alieno! Sì, un alieno in questo paese, perché sono rimasto terrificato alle scene della folla inferocita durante l’arresto degli stupratori romeni. Sono delinquenti, è vero! meritano pene severe, è vero!, ma linciarli... appenderli ad un albero... Cose che sarebbero successe senza un deciso controllo delle forze dell’ordine.
A questo è ridotto questo paese che una volta era degli “Italiani brava gente!”, il Paese dei poeti, dei navigatori, degli artisti... il paese di Cavour, Mazzini, Garibaldi... Dante, Foscolo, Michelangelo... Leonardo...
Dov’è più l’orgoglio?
Se vado all’estero, mi vergogno di essere riconosciuto come italiano.

Anonimo ha detto...

non esiste differenza tra extracomunitari e italiani. la violenza sulle donne è un argomento delicato ma anch'io mi sono vergognato davanti a quelle scene