giovedì 15 gennaio 2009

Giustizia solo rimandata?

Come fa un comune cittadino a orientarsi nei meandri della giustizia italiana? La vergogna dei rifiuti in Campania ci ha disorientati, avviliti, addolorati. Ridotta così, la nostra terra, chiede un minimo di giustizia, un piccolo risarcimento morale. Chi ha camminato per mesi tra i rifiuti, chi ha accompagnato i propri figli percorrendo strade sommerse dalla spazzatura, chi continua a respirare l'aria nera dei roghi, avrà mai la piccola soddisfazione di vedere qualcuno pagare per questo? L'udienza per il processo sui rifuti in Campania è stata ancora rinviata (e non è il primo rinvio, e alcuni reati saranno prescritti a fine gennaio ) e vi ricordo che in questo processo è applicata una precisa ordinanza del procuratore generale di Napoli che vieta l'introduzione, in aula, di qualsiasi dispositivo di comunicazione. Per ora (e speriamo solo per ora) giustizia rimandata.
La foto è di oggi (Marcianise CE)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci sarà giustizia, pur se rimandata. Nessuna soddisfazione nel vedere qualcuno pagare... se mai c’è stata. I politici di professione (che già non possiamo più scegliere in quella farsa che sono le cosiddette elezioni) si stanno blindando contro il contropotere giudiziario.
Prima leggi ad personam, ora leggi ad sistema.
E’ il regime! E non ci saranno più meandri della giustizia nel quale potersi orientare perché ci sarà un solo potere, quello politico controllato dalle lobby.

ghetti marco ha detto...

Alla tua domanda non è facile dare una risposta, certo che un minimo di speranza servirebbe in un momento come questo, ma non ne vedo tanta in giro. Se uno punta uno sguardo all'informazione odierna giorno desolante per davvero. Tutto è monopolizzato dallo scontro tutto interno alla tua terra campana, ma non come dovrebbe essere, Santoro contro Annunziata, divenuta solo per oggi beniamina del Nano-Delinquens Berlusconi. Si è persino disturbato lui alla solidarieta' alla Lucia sua, lui che a Mezz'ora appunto condotta dall'Annunziata, si era alzato e se ne era uscito, come Lei ieri sera. L'informazione vietata, sia nelle aule dei tribunali, sia sui mezzi di informazione. Se non vogliono schierarsi per salvare dai bombardamenti dei bimbi, possono essere disposti a schierarsi contro questo o quel politico che venga processato?. La casta non si tocca! Il giocattolo è bello e divertente e pieno di soddisfazioni, se arrivi alla politica sei qualcuno, sei nel giro giusto, non bisogna farsi incastrare da un giudice magari imparziale. Allora la giustizia che è gia claudicante si azzoppa del tutto, Alfano a ruota libera e i magistrati che si accodano, come dice Travaglio all'inizio della puntata di Anno Zero. Per questo motivo tutti i mezzi di informazione oggi si sono dedicati alla lite e non al contenuto, viviamo in un regime, ha ragione Ectobius, ma all'inizio si diceva che era un regime Soft, ma ora si sta indurendo.

Anonimo ha detto...

E’ stato eretto un muro invalicabile: di là loro, arroccati in medioevali privilegi; al di qua del muro del pianto noi a pregare di essere beneficiati, a tifare alle loro liti fasulle, a goderci gossip, barzellette, calcio, nani e ballerine.
Noi manipolati e votanti.
E’ l’Olimpo con i dei immortali intoccati dalla morte e dalla giustizia... e per questo più cialtroni dei cialtronicialtroni.
Della spazzatura nelle strade di Marcianise non se ne parli (il problema lo ha risolto una volta per tutte il “sinistro pagliaccio”), non si parli di cancro, della crisi, dei disoccupati, dei precari senza mai uno straccio di lavoro.... siamo in campagna elettorale e quel che conta è vincere, tenere il c°lo al caldo e farsi presidente di una repubblica presidenziale... delle banane.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Perfettamente daccordo con Marco e Ectobius. Tutto giusto, tutto vero. Ma c'è un ma. Un ma che vale soprattutto per la Campania.
Qui non c'entra la politica, di destra e di sinistra, qui il "sinistro pagliaccio" non c'entra niente. Il muro invalicabile tra votanti e politici, qui è stato abbattutto. Qui permane ancora una sola piccolissima fragile differenza, quella tra le persone oneste e disoneste. E comunque qui, e altrove, dobbiamo inparare a spostare il nostro punto di vista: non un popolo oppresso e mortificato da politici ignoranti e ladroni, ma una massa di politici e un popolo di complici ignavi.

Anonimo ha detto...

Ho sempre nutrito amore per Napoli: la sua cultura, le commedie di Edoardo, l’affabilità del napoletano, il saper sopravvivere senza piagnucolare, le strette di mano ad ogni incontro... il caffè...
E ancora non voglio rassegnarmi a credere che tutto sia stato travolto, niente sia rimasto, se non lo stereotipo.
Leggo su “Repubblica” di oggi gli agghiaccianti dialoghi degli assassini casalesi, vedo su questo sito ancora depositi di monnezza, ristoranti costretti a chiudere dopo ripetuti incendi... Sì! e mai la notizia di una voce alta di protesta. Non mi aspetto masse inferocite nelle piazze, solo qualche voce, ma veramente a Napoli c’è solo un popolo di complici ignavi?... No, Napoli è solo abbandonata e vittima illustre ed innocente del degrado, del declino generale di questo povero paese.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

per ectobius

ti rispondo con una sola considerazione. Se tu provassi a chiedere ai campani (alla massa intendo, non a chi regolarmente s'informa) se si sta svolgendo il prosesso per i rifiuti in Campania, la maggioranza ti risponderebbe...non so. Ma se provi a fare una domanda qualsiasi sul " Frande Fratello" la maggioranza ti sa rispondere almeno per linee generali.
So che questa "leggerezza" è comune a gran parte del mondo...ma qui ha assume una connotazione ancora piu grave e drammatica.

Anonimo ha detto...

Anch'io stamattina ho sentito l'audio su "La repubblica".
provate a immaginare cosa prova chi abita a 100 metri da quell'agguato.

ghetti marco ha detto...

Avrai notato Graziella come si sentiva la necessita' di un tuo post sulls giustizia, poi uno legge e magari esprime il proprio pensiero, altri lo tengono per se senza renderlo pubblico, ma comunque serve, serve parlarne. E' vero che se chiedi come dici tu molti non sono informati, ma se vieni a Cesena, chiedi a quelli in un bar che stanno leggendo il giornale, ti risponderanno allo stesso modo. Napoli o Cesena i giornali sono simili, le TV addirittura le stesse, cambia solo il regionale di Rai Tre. Oggi il Resto Del Carlino, giornale nato a Bologna,(post recentissimo su Saviano) lancia in abbinamento alle due parti giornaliere, una nazionale, una regionale, una terza parte di molte pagine giornaliere, tutta dedicata allo sport,ora lo sport lo mette solo di lunedi'. La motivazione addotta dal direttore,(per attirare i giovani che leggono poco i giornali). Si da' dello sport per acculturare i giovani, per farli avvicinare ai giornali. Non si mettono documenti inerenti agli scandali finanziari, non curricula di politici, non inchieste di approfondimento, non si entra nel merito del decreto Gelmini che ora in tv non passa nemmeno per un Nano-secondo. I comitati sorti contro il detto decreto sono in movimento,l'articolo3 di cui faccio parte si è rivolto ad un legale per un parere, ci sara' a Firenze un forum il prossimo sabato se non ricordo male, ma non una riga su nessun giornale. Mentre tutta sanno che al G.F. ci sta' una sesta misura. L'ignoranza ci sommerge ad ogni latitudine e longitudine, poi ci sono persone che come noi si impegnano a cercare, ma molti non hanno nemmeno il pc, poi in molti comuni non hanno l'ADSL, ecc... Forse se ....ma è un discorso troppo lungo. Un saluto a tutti voi.

Anonimo ha detto...

La massa, regolarmente informata, si sta muovendo. In televisione, piazza e in ogni luogo, al grido:
“ VOGLIAMO KAKA’! ”
“ ABBIAMO BISOGNO DI KAKA’! ”.

Ma perché negar loro un po’ di olio di ricino?

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

caro Marco, tutto il mondo è paese è vero, ma in Campania dopo aver camminato per mesi su cumuli di rifiuti, dopo aver respirato solo diossina, dopo aver mangiato veleni su veleni, ci si può permettere il lusso di non-sapere?