domenica 11 gennaio 2009

L'oro della camorra

"L'oro della camorra" è il titolo del libro di Rosaria Capacchione, giornalista de "Il Mattino", sotto scorta come Saviano e Cantone. Ieri sera la presentazione nella bella libreria Guida di Capua(CE). Dopo aver letto il suo libro ero molto curiosa di vederla da vicino, mi faccio sempre molte domande su chi, come Rosaria, mette in pericolo la sua vita per una passione. E' una donna dall'aspetto essenziale, schivo, forse eccessivamente severo. Anche il suo libro è così: senza fronzoli, senza una camorra spettacolare, un puro elenco di fatti. Un viaggio in una criminalità che non è più solo un fenomeno regionale, non solo morti ammazzati e sangue e crudeltà ma soprattutto affari, economia, soldi. Le risposte alle domande dei numerosi lettori presenti, sono state la parte più interessante della presentazione. Un signore, non più giovanissimo, ha chiesto: finirà mai la camorra? La risposta è stata triste e amara : no, ma ci abitueremo. E poi a chi le ha fatto complimenti per il suo coraggio ha dichiarato che non le piace essere un simbolo, un riferimento, perchè questo autorizza gli altri ad essere ancora più ignavi (tanto c'è chi combatte al posto nostro). Una domanda, solo apparentemente ingenua, è stata quella di una signora che ha chiesto: cosa possiamo fare noi cittadini? Essere consapevoli, informarci, documentarci e cominciare a essere diversi, a rispettare sempre le regole , questa la risposta. Anch'io avrei voluto fare un paio di domande del tipo come fanno i camorristi in carcere a continuare a gestire i loro affari e per quali ragioni storiche questa criminalità si è sviluppata qui, invece che altrove. Ma il senso di amarezza e impotenza e rabbia ha sempre la meglio su di me, facendomi arrendere al silenzio.
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Nazione Indiana

1 commento:

Anonimo ha detto...

Amici napoletani mi dicono che a Napoli e hinterland non vi è famiglia che non annoveri fra i suoi componenti almeno un caso di cancro.
E il cancro fa tutt’uno con camorra che vuol dire danaro, affari, SISTEMA... il cancro è esso stesso un affare! E se improvvisamente sparisse scenderebbero in massa nelle piazze con i cartelli:
“Aridatece er cancro!”.
Il PIL!... Il PIL!!
Altro che balle! E’ il PIL che conta e fa***lo i martiri e le antimafie di mestiere.
Non ci sarà mai coraggio che basti... solo qualche inutile martire... Qualche?... No! Sono tanti che ne ho perso il conto, e, visti i risultati, tutti inutili. Quando faccio uno sforzo per ricordarne i nomi, mi ci perdo e mi sputerei in faccia.
Siamo in crisi, la crisi più nera dal ventinove, e anche peggio, e ci vogliono più auto, più discariche più inceneritori... PIÙ MAFIA (che è l’unica attività che non va in crisi) e centrali nucleari...
La mafia ci salverà!
E già una volta le masse sicule scesero in piazza con i cartelli:
“MAFIA E’ LAVORO!!”.
Fatevi avanti antimafiosi... su coraggio, che non ci penseremo due volte, novelli Charles Lynch vi appenderemo per i pollici e griderete:
“VIVA LA MAFIA! LA MAFIA È PIL!!”.