lunedì 6 aprile 2009

L'angelo del dolore


Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
(G. Ungaretti)


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Non potevi essere più eloquente...
Adele

ectobius ha detto...

Sì, è il momento del dolore, delle lacrime.
Ma perché dovrebbe anche essere il momento del silenzio? Dell’abbracciamoci tutti, buoni e cattivi; del tiriamoci su le maniche e partiamo ad intasare il lavoro di chi lo deve fare e lo sa fare?... Forse si desidera solo il momento dell’oblio. E che si faccia presto, che tutto finisca presto e intaschi chi deve intascare: elogi e danaro... E che non se ne parli più?
E’ vero siamo di fronte ad una catastrofe naturale... imprevedibile! Eppure qualcuno lo aveva previsto.
Può darsi che servisse a niente. Ma perché dare dell’imbecille a chi non se l’era sognato il disastro e giustificava la sua previsione con dati, che al massimo potevano essere discutibili e discussi da chi ne doveva avere la responsabilità. Forse qualche edificio dei più fatiscenti poteva essere evacuato senza grandi disagi...
Ma, No! Questo onesto signore peccava ed era da punire. Peccava nientemeno che di lesa maestà nei confronti della scienza ufficiale, e, oltre che dell’imbecille si è preso anche una denuncia per procurato allarme.
Ma quale allarme?... Se non quello dei tromboni.
Questo disgraziato paese è tutto a rischio sismico (basta dare un’occhiata alle mappe)... come il Giappone. Ma, mentre in Giappone si costruiscono edifici adeguati e nelle zone ritenute meno esposte, qui da noi si costruisce in ogni dove, fin nel greto dei fiumi e con il cemento della malavita... e poi si condona... un condono segue l’altro. C’è il piano casa: ingranditevi... sopraelevate... ne va di mezzo il PIL... cosa volete che siano centocinquanta morti di fronte al PIL in crisi... e si progetta di costruire un ponte INUTILE in una zona ad altissimo rischio, dove già intere città furono rase al suolo.
Perché?
Perché senza i voti della Sicilia, della mafia e della ‘ndrangheta, non si vincono le elezioni.
Altro che non fare polemiche.
E’ questo il momento di urlare, perbacco!
E lasciate pur che dicano che siamo sciacalli.
Lasciate che lo dicano, perché qualunque cittadino intelligente e di buona memoria sa dove pascolano gli sciacalli.
E’ l’ora di piangere e urlare... E di piangere anche sulle migliaia di vite umane annegate poche giorni fa nel Mediterraneo e già dimenticate.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Si deve piangere su tutte le miserie umane. Su quelle sotto le macerie e su quelle che si sono salvate. Su quelle finite nel Mediterraneo, su chi ha previsto e su chi non ha ascoltato... l'elenco sarebbe lungo.

ectobius ha detto...

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
(G. Ungaretti)


E’ questa la particolarità dell’uomo rispetto agli animali: il senso della propria finitezza.
Che non dovrebbe essere motivo di angoscia la consapevolezza di trovarsi a vivere una vita che “necessariamente” dovrà finire. Dovrebbe essere lo stimolo, invece, a viverlo bene questo breve periodo, a costruirlo come un’opera d’arte, anche solo per un senso estetico.
Non la vita gaudente del carpe diem dell’avere e del potere, ma il carpe diem dell’esserci, dell’ESSERE.
E arrivare in fondo e concludere senza pianti, soddisfatti di un bilancio degno dell’essere che si è riusciti a costruire nel bene. Non accanirsi a sopravvivere, comunque, quando non v’è più possibilità di costruirsi... sopravvivere anche senza la coscienza.

ectobius ha detto...

Ma quante vite negate. Rubate dalla natura, anche, ma che è innocente anche quando colpisce così duramente. Mi riferisco alle vite negate e rubate dall’uomo... anche alle vite distrutte non in senso fisico, ma con l’umiliazione, la tortura, la negazione di dignità.
Non fraintendetemi, sono commosso di fronte alle scene di dolore di questo evento naturale, ma non riesco a dimenticare e continuo a commuovermi al ricordo delle macerie di Gaza, alle scene di tortura di Abu Graib, ai barconi degli annegati... E sono preso dalla rabbia al comparire delle facce di chi ha responsabilità anche in quest’ultima tragedia, e sgomita, si fa avanti, si commuove falsamente e specula anche sul dolore

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

per ectobius
I tuoi commenti sono molto belli e parlano di un dolore davvero sentito. Quante vite negate, hai ragione. Un abbraccio.

ghetti marco ha detto...

Non è facile per me non polemizzare, la misura per me è colma da molto, sempre le solite cose. Dove c'è la tragedia arriva la "stampa", o le TV, ORE 13,30 tg1, dopo avere mostrato le macerie,segue l'elenco Auditel dei piu' seguiti di ieri, vince il TG1 dicono loro. Posso dire che mi fanno schifo? Avevo ricevuto pochi minuti prima una telefonata, da una signora conosciuta un paio di mesi fa' in ospedale,una delle compagne di camera di mia nonna è deceduta ieri, avevo instaurato con loro un rapporto speciale, anche con Angela, che ha compiuto i suoi ultimi 94 anni nel letto accanto a noi. I tg non ci saranno domani al suo funerale, ma io si. Avra' almeno un funerale dignitoso, senza parassiti attorno, scarafaggi con microfono in mano, che rovistano nel dolore come i cani nei sacchi dei rifiuti, aboliamolo l'ordine dei giornalisti,visto che non possiamo abolire le calamita' naturali. saluti.

Anonimo ha detto...

Bravissima. La foto è più forte di tutte le polemiche giuste o esasperate.


Roberto.

Anonimo ha detto...

tra tutte le foto che ho visto in merito a questa tragedia, questa mi ha commosso.....

sara

ectobius ha detto...

Marco sono con te!
Lo avevo già detto che questo è il momento della polemica, altroché! Polemica con l’informazione, le domande cretine dei cronisti cinici o impreparati... polemica con l’indegno spettacolo organizzato sul dolore e che produce audience e danaro di pubblicità (quale insperata fortuna!)... polemica con le false lacrime di chi va a raccogliere consensi con guardaspalle e telecamere al seguito e conferenze stampa, e invita ad andare a godersi la villeggiatura agratis negli alberghi sul mare (tutto pagato, e il clima è propizio!)... Ma perché non tacciono, questi? Solo a loro si addice il silenzio!... A questi che anche solo perché classe dirigente hanno delle responsabilità. Basta che pensiate che un terremoto di questa intensità probabilmente non avrebbe provocato nemmeno una morte se si fosse verificato in Giappone o in California.
VERGOGNA!