sabato 26 settembre 2009

Il barone rampante

"La gioventù va via presto dalla terra , figuratevi sugli alberi, donde tutto è destinato a cadere: foglie, frutti" Cosimo è un ragazzo che mal tollera la severità del padre e del mondo che rappresenta: una nobiltà che sente vicino la sua fine, siamo in Liguria negli anni della rivoluzione francese, e che continua a incipriarsi il naso pur di scongiurare il suo declino. Cosimo si stanca, si ribella e fugge. Ma il luogo dove si rifugia è singolare: egli va a vivere sugli alberi. Litiga col padre, apre la porta, sale su un albero e non scenderà mai più. Le miserie umane da qualche metro di altezza appaiono diverse, meno drammatiche, meno irrimediabili. Il tempo dei suoi giorni Cosimo lo vive nella sua pienezza ( a chi deve dar conto lassù?) e allora comincia a leggere, a studiare, a cercare di capire quel mondo che è sotto di lui. S'innamora e stringe amicizie anche importanti, sempre dagli alberi. Egli aveva giurato a suo fratello minore, voce narrante, che non avrebbe mai più toccato la terra e vi riesce fino alla fine. E' un libro, secondo me, bellissimo. Lo è il tema, a metà tra la favola e il racconto fantastico, tra la realtà e la fantasia, e la lingua, un italiano ormai scomparso, ricco di sfumature e vocaboli, sempre preciso e mai approssimativo. Vivere la vita con un po' di distacco aiuta ad avere uno sguardo più oggettivo ma non garantisce il distacco emotivo. Cosimo dagli alberi, s'innamora, piange, soffre, invecchia e muore. Tutto uguale come sulla terra.

5 commenti:

ghetti marco ha detto...

Non ho mai letto il libro, anche se è tanto famoso, sentito citare credo per centinaia di volte. Offre comunque spunti interessanti, anche solo dal racconto di Graziella. Io mi sono in parte rirtovato nel protagonista, anche se come ho gia' detto dalle " piante" scendo, abbattendole per cessata attivita'. Ma la cosa fondamentale del ragionamento è che comunque anche se vive lontano dal suolo terreno, la sua vita si modifica pochissimo, ha le stesse problematiche di chi vive a terra, con alcune limitazioni, offerte dall'assenza di contatto con il suolo terreno. Noi siamo sempre, comunque, noi stessi, con le nostre idee, i nostri pensieri, le nostre fobie,anche se cambiamo residenza, o Habitat, noi siamo noi. Anche perchè la costruzione dell'essere umano, compiuto, richiede tutta la vita, senza perdere un solo giorno, l'unica differenza, tra la realta' e il libro, a mio avviso, è che ora pochi cercano veramente il senso della vita, si stordiscono con feticci creati ad arte da coloro preposti alla formazione delle coscienze, politici, giornalisti,opinionisti, ecc..Saluti e buona settimana a tutti.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Caro Marco
leggilo. Tu che ami tanto gli alberi, lo devi assolutamente leggere. Ripensandoci, Cosimo, il protagonista del libro, rimane fedele per tutta la sua vita a una scelta, ed è questo che rende tutto molto originale e
"fantastico".

Anonimo ha detto...

Mi sbigottisce tutta questa voglia di informazione che c'è in Italia. Frenesia che cresce solo in certi periodi mentre resta assopita in altri. Tutti vogliono essere informati da Fazio, da Grillo,da Santoro, dalla Dandini, da Floris. Conduttori, giornalisti e saltimbanchi a rischio impiccagione,tutti che si sentono minacciati , tutti che si disperano eppure tutti lì....nelle loro reti beatamente a dire la propria, placidamente a fare il loro lavoro come ieri, come sempre.

E mentre tutti si perdono nelle preoccupazioni della Dandini e Santoro, ci saranno, non ci saranno, verranno impiccati, non saranno impiccati.....la gente come per incanto, improvvisamente smette di voler essere informata e allora i rifiuti di Napoli per molti sono ancora lì, come prima, più di prima, la ricostruzione in abruzzo è una suggestione collettiva, l'Alitalia è stata dimenticata e nessuno ne conosce i veri risvolti, la scuola ha aumentato il tempo pieno dell'8%,ma è solo una grande balla, l'ici è stata abolita ma è frutto di ipnosi di massa, le assenze lavorative sono vertigionosamente diminuite per effetto Brunetta, ma anche questa è ce la beviamo perchè siamo tutti sotto effetto delle canne.
Insomma quanta brama di informazione in Italia. Ma quanti di questi avidi di informazione hanno letto il testo della finanziaria?


http://www.governo.it/GovernoAzione/politiche_economiche/manovra_2010/dpef_2010_2013.pdf


Nessuno. Sicuro.

Cordialmente
Roberto

ghetti marco ha detto...

Ciao Roberto, vedo come tanti fai un elenco, di fatti o di cose fatte, ma come sempre ti sfugge il punto fondamentale. La liberta' non è data a discrezione di Berlusconi, se a lui aggrada oppure no. La liberta' o esiste o non c'è. Anno Zero attaccato dal " ministro Scaiola (J). Ho tolto volutamente la j perchè non è italiana come lettera, mentre scaiola è molto italiano. Dopo che ad Anno Zero avevano mostrato che " lui,il ministro" si fa' portare a casa con aereo, poi lo tiene fermo, in attesa del suo ritorno, costo molte migliaia di euro. Nessuno a chiesto ragione al ministro del suo comportamento, ma in compenso il "ministro" appena puo' si scaglia contro Anno Zero. Molto libertario Scaiola. Su Brunetta che straparla, stendo un velo, lui che mette un "culetto" di prosciutto nella pasta e fagioli. Se fa ricette di cucina e non dice stramberie, non manda a morire ammazzati coloro che la pensano in altro modo magari... Poi vorrei terminare con il premier,quello che cerca sempre di fare il bullo, con Obama, Zapatero, ecc... Alla convention dei suoi adepti, ha detto che l'opposizione brucia le bandiere di Usa, Israele, plaude ai morti ecc.. Salvo poi essere corretto dai suoi portavoce, perchè bisogna distinguere, tra gruppi extra parlamentari e opposizione, intesa come coloro che in parlamento siedono nei banchi di opposizione al governo. saluti Roberto, non temere che ci sia troppa liberta' in Italia, non corriamo quel rischio.

Anonimo ha detto...

Caro Ghetti io trovo, contrariamente a quello che la sinistra vuol far credere con l'ennesima furbata, di vivere in un paese libero e con libera informazione. So, che lei non è d'accordo e non ambisco a farle cambiare idea, ci mancherebbe, è libertà anche questa. Io sono spettatore come lei, guardo la tv, leggo i giornali, so esattamente chi è orientato e chi lo è meno. So contrapporre Santoro a Fede riconoscendone ovviamente anche lo spessore ed il talento di ognuno, so contrapporre Vespa a Floris, seguo la Dandini e seguo Lenner,la Annunziata, Fazio, Crozza, la Gabanelli...e sinceramente vedo lo stesso pluralismo anche sulla carta stampata. Anzi le dirò che a conti fatti, se ne potrà rendere conto anche lei, che la bilancia pende più a sinistra. Ma quello che voglio farle notare è tutto il rumore di una minoranza che vuole per forza prevaricare incurante di una maggioranza che non runmoreggia, ma che al contrario dichiara il proprio assenso o dissenso con il VOTO che resta e resterà per fortuna l'unica arma indiscutibile ed incontrovertibile di libertà e democrazia. Piaccia o no.

Poi lei avrà la libertà legittima di dire che siamo tutti idioti. E nessuno le sottrarrà questo convincimento.

Cordialmente
Roberto