giovedì 21 agosto 2008

Nati due volte



"Nati due volte" è' il romanzo di Giuseppe Pontiggia che nel 2001 ha vinto il premio Campiello. L'ho letto per caso, un caso fortunato. Si racconta dell'iter difficile e drammatico di un padre "costretto", dall'imprevedibilità della vita, a fare i conti con l'handicap del figlio. E' come spostare la propria visione della vita su un'altra traiettoria, in un altra dimensione, dove anche versare un bicchiere d'acqua o scendere alcuni gradini diventa una missione impossibile. Ma la vera tragica difficoltà che, in fondo, accomuna tutti gli uomini, normali e non, è quella di accettare la diversità. Il disabile si abitua al suo fardello, ne diventa complice, ma chi , invece, vive fuori da questo spazio sente il peso dell'handicap, greve e insostenibile, e fa fatica ad accettare la realtà. "Nati due volte" perchè i bambini disabili possono rinascere una seconda volta, grazie all'amore e all'intelligenza e al calore dei propri genitori. Un libro da far leggere a chi da tutto per scontato, a chi crede che tutto gli sia dovuto, a chi vede solo il proprio piccolo mondo.

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