giovedì 16 aprile 2009

(in)Sicurezza sul lavoro

Marco lavora la terra ma tra poco sarà costretto a smettere, perché questo è uno Stato che tutela(e perdona) soprattuto chi la terra la cementifica. Cara Graziella
Il testo unico sulle norme di sicurezza sul lavoro impone l'adeguamento anche alle aziende agricole. Norme recepite subito dalla regione Emilia Romagna, dove gli ispettori USL sono entrati subito al lavoro effettivo. Per essere a norma servono, tra l'altro, corsi di formazione e l'adeguamento dei mezzi agricoli, specie le trattrici, e l'adeguamento delle cisterne del gasolio. Mettere a norma un trattore, significa montare le cinture di sicurezza, come nelle auto, per cui puoi girare per strada senza cinture, ma non puoi andare nei campi senza. Ma la cosa importante è montare l'arco di protezione anti-ribaltamento. Un pezzo di ferro del valore di cento euro, che possono montare solo officine autorizzate, per mille-duemila euro. Quindi ti derubano, ma in modo legale. Per questioni di sesti d'impianto (le distanze tra pianta e pianta) io faccio il vaso tradizionale, ovvero la pianta rotonda come in natura sarebbe, con l'arco sul trattore non posso entrare tra le mie piante. Allora mi dicono, ma l'arco lo puoi fare abbattibile, in regola pure lui. Ma costa di più'e in caso di ribaltamento,( io ho già' rischiato anni fa e sono vivo per caso) non mi salva la vita, quindi perché devo spendere i miei soldi per fare una cosa che non mi da' nessuna sicurezza, ma ha il solo scopo di fare guadagnare quelle aziende che hanno avuto la certificazione? anche se abbatto tutte le mie piante, non posso fare sesti d'impianto diversi, per la conformazione del mio terreno, collina alta con molti sassi. Io protesto contro la burocrazia, sempre forte con i deboli.. Non ho trovato nemmeno nel sindacato aiuto. Mi fa' piacere invece dirlo a te, perché cosi' puoi vedere le due Italia, quella dove vivi tu, che passa su ogni regola, anche la più' elementare e quella dove vivo io, dove sembra di essere in Svizzera, ma è popolata da italiani, quindi con tutta la confusione che solo loro sanno creare.
Un caro saluto da Marco Ghetti.

4 commenti:

ectobius ha detto...

La mia solidarietà a Marco.

calliope ha detto...

Uscire dal settore agricolo è divenuta da tempo una necessità, una scelta obbligata,e se hai alternative è un'operazione indolore, ma se queste non sono presenti ?

ghetti marco ha detto...

Per completare l'informazione serve una spiegazione sulle attrezzaie, parte integrante del discorso fatto da Graziella. Con le foto aeree fatte di recente in tutta Italia, le rimesse attrezzi abusive sono state fotografate e comparate con le visure catastali. Tanti hanno rimesse costruite con mezzi propri, non tutti hanno capannoni con tanto di permessi ecc.. Io ho una posizione ancora diversa. Ho un ricorso al TAR di Bologna per la mia, fatta dai beni architettonici di Ravenna, perchè sono vicino ad un rio, un ruscello segnato nelle mappe. Chi ha attrezzaie non a norma dovrebbe abbatterle e ricostruirle con i permessi ed a norma, antisismica ecc.. Cosi' davrei avere il capanno del trattore a norma antisismica, mentre la mia casa no, essendo una casa ristrutturata, ma vecchia di chissa' quanti anni, cosi' se viene un terremoto, salvo almeno i trattori. P.S. Per dovere d'informazione io abito in zona sismica, la sera del terremoto d'Abruzzo, a casa mia la scossa c'è stata alle 22,15, non ha fatto danni, epicentro a Castrocaro Terme, chi vuole puo' controllare. un grazie a Graziella per il post, un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

lalycdc....
sono un tecnico della prevenzione ambientale e nei luoghi di lavoro...dopo mille concorsi per asl ed enti vari, da 4 mesi lavoro in una cooperativa agricola, e mi occupo della messa in regola per la sicurezza delle aziende socie...
ora capisco la burocrazia italiana, e capisco che non si può lavorare...la sicurezza sul lavoro è importante, allora perchè le istituzioni non si impegnano a favorirla, incentivando campagne di promozione e aiuti economici per il rinnovo del parco macchine, piuttosto che complicare la questione con carta su carta???
chissà??
purtroppo this is Italy.....
ovvero QUESTA è L'ITALIA??