mercoledì 18 marzo 2009

Divagazione

Natalia è una donna ucraina e frequenta casa mia da molti anni. Ho visto crescere i suoi figli, ho visto suo marito ripartire per il suo paese lasciandola sola e la vedo lavorare instancabilmente tutti i giorni. Natalia è una persona seria e intelligente. Mi parla spesso della grande letteratura russa e vuole sapere tutto su quella italiana. Io le stampo le novelle di Pirandello, l'ultima " La veste lunga " le è piaciuta moltissimo. I suoi figli sono bravissimi a scuola e lei li invita , ogni giorno a studiare: "perché dovete essere più bravi degli italiani, gli dice, perché questa non è la vostra terra." Anche lei si sta diplomando perché vuole migliorare il suo italiano. Ogni volta che la guardo penso a tutti i mondi possibili di questo mondo, a quello che abbiamo dentro, alle diverse culture e a quanto, in fondo, sia cosi semplice donarci qualcosa a vicenda.
(Caravaggio "Maria Maddalena")

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma sì, divaghiamo! Sulla diversità, tutta la diversità, quella che terrorizza l’italiano “normale”: il porcaccione ricco truffatore malavitoso superstizioso baciapile... Dai allontanalo ammazzalo ammazzalo brucialo il diverso, l’extracomunitario, l’handicappato, il contestatore, il clochard, l’omosessuale... e senza perdono questa volta. I normali perdonano solo i normali che hanno commesso anche il più efferato delitto e all’intervistatore che pone la fatidica domanda: “Che Fa? Perdona?”... “Sì, PERDONO!”, rispondono i bravi normali sudditi fedeli, devoti al dio della crudeltà che ti controlla se usi il preservativo, e te lo sfila e ti consegna all’inferno dell’AIDS.
Ma il normale ama la vita, tutta anche quella vegetativa, soprattutto se la vivi in sofferenza. La vita su questa terra non è vita... la vera vita è altrove, dopo questa terra dove dovrai soffrire, naturalmente se non sei normale tanto da ufficialmente credere che questa sia la vera vita, questa che ti trovi a vivere su questa terra in piena coscienza e con coscienza.

Anonimo ha detto...

C'è passaporto e passaporto: quello dell'AIDS senza preservativo sembra sia il più valido per il visto d'ingresso in paradiso.
Chissà se valgono anche quelli dalla disoccupazione, del precariato...