Michele Serra dice, a mio parere, sempre cose intelligenti. L'articolo pubblicato sulla rivista "Giudizio Universale" analizza le motivazioni che spingono un politico a "metterci la faccia", a rinunciare cioè a una parte della sua vita privata per renderla sopratutto pubblica. " Nessuno ha capito in quali percentuali questa ostensione di sè sia fatta di presunzione, o di vanità, o di coraggio, o di generosità, o di follia, o infine di sacrificio" Tutto il corpo dei politici diventa pubblico, e Serra si diverte a descrivere questo corpo: " Berlusconi è la bocca. il sorriso da vecchio seduttore, le parole che fluiscono spesso fuori controllo, le battute di repertorio, le promesse, le minacce." e poi si passa a Veltroni che "..è le gambe, l'eterno cammino della sinistra sradicata e spaesata..lo sforzo quasi ebraico di un esodo e di una diaspora senza fine." e ancora a Bertinotti che è "...il cervello, la teoria, la dialettica, la fierezza...un giorno lo ammiri, l'altro lo compatisci." " Casini è lo stomaco, la digestione paziente e formidabile dei democristiani sopravvissuti alla DC...senza mai un rutto." E infine la Santanchè che è "...il seno , l'idea retorica della femmina latina, morbida e nutrice che diventa una belva per difendere la patria dai barbari....anche se la mancanza dei barbari rende la scena un pò teatrale"
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