domenica 6 aprile 2008

Il nostro pane quotidiano.


La comicità di Totò non ha confini di spazio e di tempo; è sempre attuale. A lui ho pensato quando ho saputo di questo ennesimo episodio di cronaca tutta campana, a quando diceva: voglio vedere questo scemo dove vuole arrivare! Il fatto è questo: i carabinieri di Napoli hanno scoperto più di 400 forni abusivi, nella provincia e nel capoluogo. Un forno di pane abusivo ha queste caratteristiche: usa farine e ingredienti non controllati, cuoce il pane bruciando qualsiasi materiale , non rispetta nessuna regola igienico-sanitaria, e ha tutti i lavoratori a nero. Su l’Espresso c’è un articolo di Claudio Pappaianni col titolo significativo e drammatico: ”Pane e Camorra”, che rivela aspetti inquietanti e grotteschi del grande imbroglio: per cuocere il pane si bruciano cortecce di nocciole trattate con antiparassitari, vecchi infissi verniciati, i laboratori sono sottoscale umide e ammuffite.Il pane viene venduto, poi, sulle bancarelle per strada o addirittura direttamente dal cofano delle auto aperte, senza nessun controllo, alla luce del sole,sotto gli occhi di tutti. La domanda che noi, poveri mortali, fuori dalle logiche dell’illegalità ci poniamo sono sempre le stesse: perché i vigili e l’ufficio sanitario non intervengono quando sulle bancarelle per strada si vende il pane, le fragole, i carciofi arrostiti e quant’altro? Perché non intervengono le forze dell’ordine anche solo perché non si emette regolare scontrino? La criminalità e la camorra sono diventate una scusa, i confini tra noi e loro si assottigliano sempre di più, perché la camorra è una mentalità, la camorra è il contrario della civiltà. La camorra è anche quando si getta la carta per terra perché quel piccolo gesto, apparentemente innocuo e senza conseguenze, abitua a un modus vivendi che non rispetta il prossimo.Qualcuno ha detto che Napoli è indifendibile.Che avesse ragione?
http://www.italysoft.com/news/l-espresso.html

4 commenti:

Danx ha detto...

Giusto ieri pomeriggio, ho visto uno gettare dal finestro dell'auto un pacchetto di sigarette...sto stronzo!
La tua penultima frase lho copiata sul mio blog!
http://www.ideedemocratiche.splinder.com
Ciao

Anonimo ha detto...

Qui da noi, come detto nel commento sul post di via Corcioni, tutto è tollerato in maniera minore.
Mi è capitato di andare al bar e dopo aver consumato il titolare non ha emesso lo scontrino fiscale, e io gli ho chiesto chiaramente di emetterlo. Mi è capitato di vedere casi in cui nonostante la richiesta di emissione, il proprietario si è rifiutato inventandosi scuse, e il cliente non ha esitato a chiamare la guardia di finanza.
Con questo esempio voglio dimostrre la differenza di mentalità, quando non mi viene dato lo scontrino lo richiedo, perchè se io pago le tasse non vedo perche non debba farlo anche lui.
Intendevo questo quando parlavo di lottare per la propria quotidianità e il proprio angolo di mondo da migliorare. Se tollero certi comportamenti ne divento complice.
Qui a Varese il comune ha messo una legge ch e prevede una sanzione di 500 euro per chi viene colto gettare un mozzicone di sigaretta a terra. Ti assicuro che i vigili non chiudevano un'occhio e multavano, con il risultato che nel giro di poche settimane non c'era un pezzo di carta a terra.
Quindi penso che ci voglia un pò di responsabilità dei cittadini e la presenza delle autorità a far rispettare le regole, se no si arriva a situazioni come quella di via Corcioni e anche peggio.

ronin 78 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ronin 78 ha detto...

Ho anche io un blog.
www.ronin-78.blogspot.com

Francesco (Varese)