(foto di L. Caterino)
giovedì 30 ottobre 2008
Il Congo
mercoledì 29 ottobre 2008
La mia amica milanese

"Scaverei con le mani" mi rispose.
(la foto è di L. Caterino)
lunedì 27 ottobre 2008
Urla nel silenzio

Mentre i nostri dipendenti comunali, sindaco e assessori, discutono sulla nuova giunta, sui programmi, ( dopo tre anni dalle elezioni siamo ancora a questo! ) vi invito a leggere questa lettera inviata da un cittadino aversano a un giornale locale: Ho una bella famiglia, un buon lavoro, una bella casa. La notte mi addormento piangendo. La puzza di plastica bruciata che entra dalle finestre è insopportabile. La mattina apro le finestre e la puzza è ancora lì. Faccio un giro sul balcone, e ovunque mi giri, si innalzano nuvole nere di roghi di rifiuti tossici. Mio cognato è morto di tumore al fegato, mio zio è malato di tumore ai polmoni, la mia nipotina è nata con una malformazione alla spina dorsale. Quanti casi ci sono nella vostra famiglia? Mia moglie non se ne vuole andare via dalla Campania perché non riesce a vivere lontano dalla sua famiglia. Col tempo ho imparato a capire le sue ragioni. Ma il dolore resta. E la consapevolezza che tuo figlio vivrà molti meno anni dei bambini delle altre regioni d’Italia ti logora dentro, ogni giorno. Mi sento così impotente. Ogni notte, alle spalle dell’ippodromo di Aversa, bruciano rifiuti tossici. Vedo i roghi da casa mia. Ho telefonato alle autorità, a tutti. Vedremo, faremo. I roghi sono sempre lì. Ogni notte. A pochi metri da casa mia. E da casa vostra"
domenica 26 ottobre 2008
Solo per giustiza
Stasera Fabio Fazio ospiterà il giudice Raffaele Cantone, altro eroe di questa terra in agonia. Al magistrato è dedicato anche l'articolo di Roberto Saviano , l'indirizzo qui sotto.
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/camorra-5/camorra-5/camorra-5.htmlChe tempo che fa , RaiTre ore 20.10
sabato 25 ottobre 2008
Giano bifronte

Alla libreria "Quarto Stato" di Aversa ho ascoltato, ieri, la presentazione del libro Campania infelix. Presenti gli autori Bernardo Iovine e Nunzia Lombardi , Giuseppe Messina di Legambiente, alcuni giornalisti. Sappiatelo: questo campano è un olocausto. Lo ripeterò all'infinito. Un crimine che non appartiene al passato, ma che continua anche oggi che tutti dicono di sapere. Dalla discussione sono emersi dati precisi e fondamentali: tutte le industrie del Nord e del Sud, e adesso anche di qualche paese estero, scaricano i loro rifiuti nelle campagne campane. I rifiuti tossici sono tutti rifiuti industriali. Qualche giorno fa sono stati bruciati nelle nostre campagne 3 tir di contatori dell'Enel. Lo Stato ha censito i siti da bonificare in Campania fino al 2005, dopo questa data non esistono dati ufficiali. Oggi, se qualcuno scarica un tir di amianto anche in mezzo alla strada, non c'è nessuna istituzione a cui posso denunciare l'accaduto. E ancora dati sulle mortalità, sui tumori. In alcune zone campane si consiglia alle mamme di non allattare i propri figli. Tutti questi dati vi saranno piu chiari se guardate la puntata di Report del 16 novembre, perchè andrà in onda il servizio di Bernardo Iovine. Davanti ai drammi, ci si sente impotenti, anche perchè la rabbia e il dolore ti confondono le idee e allora cerchi di concentrarti per riordinarle. In questo mi ha aiutato Giuseppe Messina, agronomo, voce chiara e forte, parole essenziali e precise, pochi dati , ma fondamentali. Dobbiamo smetterla di essere un popolo virtuale, ha detto. Il problema è la nostra classe dirigente di destra e sinistra. E finchè non saremo capaci di cambiarla è meglio stare zitti e non lamentarsi piu. Il guaio, caro Giuseppe, è che la nostra classe dirigente è lo specchio di quello che siamo noi. Il mito di Giano Bifronte.
LEGGETE! DOCUMENTATEVI! smettiamola di essere un popolo virtuale!!!
oggi su RaiTre ore ore 15 AmbienteItalia
venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
Il teatro dell'assurdo

(il dipinto "Il labirinto" è di Leonardo Roperti)
mercoledì 22 ottobre 2008
La terra dei fuochi

Io non so trovare le parole giuste ma spero che oltre a salvare questa terra riusciremo, in qualche modo a salvare la nostra dignità.
martedì 21 ottobre 2008
Storie di ordinaria follia (2)

Un anno fa mi rubarono l'auto. Quella mattina mi ero alzata prestissimo, alle sette ero già in viaggio per andare a lavoro. Sento un rumore metallico dietro l’auto. Rallento, accosto. Nemmeno il tempo di formulare qualche ipotesi che si avvicina una panda e il conducente dal finestrino mi urla: signò avete la marmitta a terra! io scendo d’impulso, guardo, mi giro , cerco un pezzo di marmitta (ma che forma ha una marmitta ?! ) , mi allontano, e all’improvviso, mi giro di scatto: un uomo sale nella mia macchina, mette in moto e va via . Il complice mi guarda con una smorfia a metà tra un sorriso e un boccaccia e riparte con calma in senso contrario. Io resto lì, da sola in quella piazza deserta . Mi sento in un quadro di De Chirico. Non ho più niente. Me ne accorgo lentamente, come se avessi dato tutto ai poveri; la borsa, il telefono, i documenti, i soldi, i miei cari cd. La rabbia cominciava a invadermi piano. Non mi aspettavo che i ladri erano già a lavoro alle sette del mattino. Ma una volta non si rubava di notte ? Faranno anche loro i turni? E’ una sensazione strana, quella di non avere più niente. Qualche ora più tardi ero dai carabinieri a far compilare (manco la soddisfazione di scriverlo io!) il solito verbale. L’ora dell’accaduto, il luogo, saprebbe riconoscere i ladri, erano mori o biondi, alti o bassi.( Bastardi , di sicuro..) Il carabiniere mi chiede i documenti. “ Li chieda al ladro! magari è cosi gentile…” E’ una sensazione che conosco molto bene. Un fiume di magma in piena, che trova uno spiraglio di buon senso e si placa. Qui è cosi. Devi sempre fartene una ragione. E allora richiedi per la seconda volta in un anno la patente (avevo gia’ subito lo schippo della borsa, una sciocchezza…) , ti rifai la carta d’identità, ti ricompri il cellulare, impari un nuovo codice puk, il pin, il codice segreto bancomat; insomma un continuo esercizio di memoria.
(Il grande metafisico è di G. De Chirico: la forma umana s'intravede alla sommità della colonna di figure geometriche quasi a sovrastare e a scrutare lo spazio deserto)
Un caro saluto per Adele e Aldo.
domenica 19 ottobre 2008
Le Rane

Un grazie particolare a Bernardo Iovine, autore del libro.
venerdì 17 ottobre 2008
Saviano non è un eroe

giovedì 16 ottobre 2008

mercoledì 15 ottobre 2008
Caronte

Amara terramia.
martedì 14 ottobre 2008
Grazie Nunzia

lunedì 13 ottobre 2008
I Comuni virtuosi

domenica 12 ottobre 2008
Dalla parte delle donne

giovedì 9 ottobre 2008
Marciapiedi stanchi
mercoledì 8 ottobre 2008
La solita "sceneggiata"

"Quando il feretro passa sotto la casa di Annalisa la madre che non ce l'ha fatta ad assistere alla funzione in chiesa tenta di gettarsi dal balcone. Urla, si dimena , il volto è gonfio e rosso. Un gruppo di donne la trattiene. La solita scena tragica avviene. Sian ben chiaro, il pianto rituale, le scenate di dolore non sono menzogne e finzioni. Tutt'altro. Mostrano però la condanna culturale in cui vivono tutt'ora le donne napoletane, costrette ancora ad appellarsi a forti comportamenti simbolici per attestare il loro dolore e renderlo riconoscibile all'intera comunità. Benchè tremendamente vero, questo frenetico dolore apparentemente mantiene le caretteristiche di una sceneggiata."
Rileggendo Saviano ho pensato alle contestazioni per la discarica di Pianura, alla rabbia degli africani sulla domitiana, alle molte donne campane che , in questi anni, hanno tentato di far sentire la loro voce. Dopo le notizie di questi giorni sulle vicende di Pianura, sugli arresti di politici e di ultras, anche quella sacrosanta lotta assume una connotazione fuorviante. Alla fine, finisce sempre così: i nostri appelli, le nostre sofferte ribellioni, diventano sempre un pò sceneggiate, perchè dobbiamo gridare più degli altri per non farci sentire, e dobbiamo piangere piu degli altri per non commuovere nessuno, e dobbiamo denunciare più degli altri perchè non cambi mai niente. ( foto Pianura gennaio 2008)
lunedì 6 ottobre 2008
La soluzione è dentro di noi

(il dipinto è "Adamo ed Eva cacciati dal paradiso" di Masaccio. Il loro dolore contiene tutte le sofferenze future: è nato l'Uomo, unico responsabile di sè e della Storia.)
sabato 4 ottobre 2008
Dalla parte sbagliata

venerdì 3 ottobre 2008
Storie di ordinaria follia

I tre potenti
Da noi i parcheggiatori sono tutti abusivi. All’inizio. Poi, marcato il territorio, diventati padroni di un area precisa, si trasformano. Compare prima il cappello blu, poi una giacca a vento blu, e infine, per completare la metamorfosi, il fischietto. E’ il suggello di un nuovo ruolo . A quel punto tu non te la senti più di trattarlo come un abusivo perché è vestito da vigile! Devi parcheggiare come e dove dice lui e devi pagare la tariffa che lui impone. E non puoi protestare se vuoi trovare illesa la tua auto. Una volta ho denunciato il fatto a un vigile (vero!) che mi ha risposto: "signò che possiamo fare è abusivo"! Ed io, disorientata, gli chiedo : " ma se io faccio un infrazione che mi fate" ? e lui mi risponde: "ma quello è nullatenente, voi no" !
Un vecchio proverbio, frutto della saggezza popolare, dice : 3 sono i potenti al mondo: il papa, il re, e colui che non ha niente!
(il dipinto è di F. Goya. Saturno che divora uno dei suoi figli, simboleggia il tiranno che divora i suoi sudditi. Notate l'atmosfera allucinata e irreale)
(il dipinto è di F. Goya. Saturno che divora uno dei suoi figli, simboleggia il tiranno che divora i suoi sudditi. Notate l'atmosfera allucinata e irreale)
mercoledì 1 ottobre 2008
I miserabili

(il dipinto è di Edvard Munch )
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