sabato 4 ottobre 2008

Dalla parte sbagliata

In questa guerra surreale non ci resta che seguire il nostro tumultuoso flusso di coscienza. E ragionare sulle cose. Cercare di trovare una causa, una utopica soluzione, una labile consolazione . Tutto va bene per curare questa Campania malata: i soldati, il polso fermo. Chi ha molta fame si accontenta anche delle briciole. Ma ci sono altre strade, più difficili, più tortuose, più lunghe ma, in fondo, più sicure. La nostra cecità non ci fa vedere che il vero problema non è lo smaltimento dei rifiuti, ma è il controllo della quantità di essi. Meno consumismo, meno rifiuti, meno inceneritori, meno discariche. La criminalità si combatte creando città più vivibili, e governando un paese sempre, non solo nelle emergenze. E tutti i “guasti” di una società si possono aggiustare solo in un posto: a scuola. Se i “cattivi esempi” mettono radice facilmente, può accadere lo stesso anche con i buoni esempi. Il polso fermo deve essere inevitabile , ADESSO, tra i banchi di scuola campani. Si deve insegnare ad essere cittadini, si deve educare alla tolleranza, al rispetto, senza sconti, senza rinvii. Questa della Campania è, prima di tutto, un'emergenza civiltà.

5 commenti:

ghetti marco ha detto...

Temo che sia riduttivo parlare di emergenza civilta' solo per la tua Campania,se uno presta un attimo soltanto l'orecchio all'informazione ci si rende conto che tutta l'Italia vive in una situazione emergenziale,secondo me proporzionale al decadimento scolastico,le scuole italiane vanno sempre piu' a fondo,si rimpallano come sempre le responsabilita',l'avanzare dell'ignoranza sempre o quasi è accompagnata da un'esuberante arroganza,per chi non riempie la testa resta solo il culto della forza bruta,se vuoi lo posso anche testimoniare con l'esperienza.Anche io se vuoi ero da giovane piuttosto violento,poi alzando la mia conoscenza mi sono tranquilizzato,chi usa le mani è perchè non pensa di essere un vincente se usa le sue idee,ma tutto il processo di cambiamento ha bisogno di una forte integrazione culturale. Purtroppo la scuola naviga sempre piu' in brutte e agitate acque,si punta all'aumento dell'ignoranza anziche'ad accrescere la conoscenza.Solo chi conosce è veramente un uomo libero,ma temo che nel nostro paese non vogliano molti uomini e donne liberi,chi è libero pensa con la sua testa,e magari si accorge delle cose che non funzionano,allora non ubbidisce piu' alle varie mafie o potentati,esce dal gregge delle pecore docili e contente.Io mi auguro che siano in tanti ad accorgersi che la conoscenza è la base per un vivere migliore e piu' civile,un mondo che sarebbe decisamente piu' interessante.Saluti e felice domenica.

Anonimo ha detto...

A Ghetti Marco.

Tutto giusto quello che scrivi.Puntare alla qualità della scuola sarebbe davvero una vera rivoluzione culturale.Ma prima dovrebbero sparire i sindacati che per anni hanno fatto credere nel nome dell'uguaglianza che l'unica via da percorrere era difendere i lavoratori. Tutti. Belli e brutti, buoni e cattivi, produttivi o inproduttivi.Quindi non si sono risparmiate lotte insensate anche nella scuola col suo metodo di reclutamento. Dentro tutti! Preparati e somari con il solo risultato che la scuola con le sue "graduatorie ad esaurimento" (ultima sciccheria Fioroni) è diventato un ufficio di collocamento, l'ancora di salvezza per tutti. Basta farsi un giro nei laboratori di informatiche nelle scuole italiane per rendersi conto di quanta impreparazione abbia il nostro corpo docenti. Basta assistere ad un'ora di inglese tenuta dalle maestre per capire che dovrebbero iniziare a ristudiare prima l'italiano. Basta rendersi conto di quanto sia politicizzata l'università di oggi,tanto che molti professori durante le loro lezioni si lasciano andare in veri e propri comizi. Basta vedere quanti libri obbligano a cambiare ogni anno a difesa delle lobbi editrici.
Quante cose ci sarebbero da dire sul tuo giusto ragionamento, caro Marco. Altro che propagande!

Piero Vitale.

ghetti marco ha detto...

Caro Piero Vitale,uso il caro per il tuo cortese modo di esporre,per me l'argomento scuola è fondamentale. Mia figlia frequenta le superiori, le mie migliori amiche sono insegnanti,io sono stato fino a pochi anni fa' nel consiglio d'istituto della scuola di mia figlia. Quello che tu dici è condivisibile,pero' se ci fosse piu' interesse da parte di molti genitori,parlo delle classi di scuola dell'obbligo,l'universita' taglia fuori i genitori,oramai i figli si gestiscono da soli. Ma i genitori che si intromettono solo per le inezie,e sbraitano come ossessi mica poi sono li' a discutere del caro libri,oppure dell'apprendimento del figlio/a. Vanno a lamentare se i figli hanno il compito da fare,perchè ruba il tempo al calcio,al ballo,a tutte le attivita' extra scolastiche.Spesso il conflitto viene alimentato dai genitori,quelli meno scolarizzati che vista la loro scarsa cultura lottano per fare a loro immagine e somiglianza i figli. Saluti.

Andrea De Luca ha detto...

Questa della Campania è, prima di tutto, un'emergenza civiltà.

da tuo con regionale, come darti torto

Unknown ha detto...

Il suo intervento rappresenterebbe la miglior prefazione ad un manuale di educazione civica.

Complimenti anche per la citazione "stradale".

"Dalla parte sbagliata" si è guadagnato meritatamente il suo posto ne "La voce dell'Emergenza", fra scontri, arresti, politici indagati e monnezza a tutto spiano. Una sorta di fiore nella terra di Mordor.

http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2008/10/06/dalla-parte-sbagliata/

Buona giornata,

Valerio De Rosa,
Redazione 9online.it