mercoledì 8 ottobre 2008

La solita "sceneggiata"

Roberto Saviano in Gomorra, parlando della morte di Annalisa Durante (a soli 14 anni ) scrive:
"Quando il feretro passa sotto la casa di Annalisa la madre che non ce l'ha fatta ad assistere alla funzione in chiesa tenta di gettarsi dal balcone. Urla, si dimena , il volto è gonfio e rosso. Un gruppo di donne la trattiene. La solita scena tragica avviene. Sian ben chiaro, il pianto rituale, le scenate di dolore non sono menzogne e finzioni. Tutt'altro. Mostrano però la condanna culturale in cui vivono tutt'ora le donne napoletane, costrette ancora ad appellarsi a forti comportamenti simbolici per attestare il loro dolore e renderlo riconoscibile all'intera comunità. Benchè tremendamente vero, questo frenetico dolore apparentemente mantiene le caretteristiche di una sceneggiata."
Rileggendo Saviano ho pensato alle contestazioni per la discarica di Pianura, alla rabbia degli africani sulla domitiana, alle molte donne campane che , in questi anni, hanno tentato di far sentire la loro voce. Dopo le notizie di questi giorni sulle vicende di Pianura, sugli arresti di politici e di ultras, anche quella sacrosanta lotta assume una connotazione fuorviante. Alla fine, finisce sempre così: i nostri appelli, le nostre sofferte ribellioni, diventano sempre un pò sceneggiate, perchè dobbiamo gridare più degli altri per non farci sentire, e dobbiamo piangere piu degli altri per non commuovere nessuno, e dobbiamo denunciare più degli altri perchè non cambi mai niente. ( foto Pianura gennaio 2008)

3 commenti:

Adduso ha detto...

“La fine della Giustizia ed il ritorno prossimo del locale ‘capo bastone’”.

Approfitto di questo cortese spazio, per potere contestare in tutti i modi che la rete ci consente, uno dei peggiori emendamenti, che “castra” deliberatamente il processo civile in danno del cittadino comune.
Infatti, “… il governo è stato recentemente battuto alla Camera su un emendamento del Pd alla manovra economica in materia di giustizia civile. L'emendamento riguarda l'appello nel processo civile, dichiarando non ammissibile il ricorso in Cassazione contro una sentenza di appello che confermi quella di primo grado. Presentato da Donatella Ferranti del Pd, viene giudicato tecnico in ambienti del governo e della maggioranza, perché introdurrebbe un ulteriore filtro rispetto a un dato specifico …” (http://www.pupia.tv/modules.php?name=News&desc=full&file=article&sid=4067);
Spero che nelle file dell’opposizione, qualcuno si possa rendere conto del gravissimo danno fatto ai comuni cittadini, soprattutto noi meridionali, che saremo ridotti che alla fine, per non soccombere davanti ad una notoria (senza generalizzare) “giustizia” locale preorganizzata e quindi non consumarci economicamente ed esistenzialmente, per risolvere i nostri problemi e conflitti, ci rivolgeremo come in passato ai “capi bastone” della zona.
Si è ancora in tempo per tornare indietro, perché si deve pure esprimere il Senato, affinché non ci mettiate attorno al collo di noi persone del SUD, anche questo “laccio mafioso”, in quanto per noi sarebbe veramente la fine e stavolta … “senza Cassazione”.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

Per adduso
Le giurisprudenza è stata , per me, sempre un mistero. Ma cercherò d'informarmi su quanto mi riferisci.Posso solo dirti che il cittadino comune, "condanna" i tempi troppo lunghi della magistratura, ma questo problema non si risolve elimando il terzo grado di giudizio, cioè la Cassazione, anche perchè i primi due non sono affatto brevi. Insomma,da cittadina, io mi chiedo sempre dov'è l'inganno? e sopratutto chi si vuole tutelare?
Se ti va puoi anche mandarmi un breve post sull'argomento.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

P.s.
per adduso
Va bene anche questo commento...
mandami una e-mail all'indirizzo che trovi sulla home page e io lo pubblico