venerdì 17 ottobre 2008

Saviano non è un eroe

Cittadinanza onoraria a Roberto, solidarietà politica. Canovacci già scritti. Che sanno di commedia dell’arte. Quanto piacciono gli eroi a questa Italia patetica, che umilia la vita e onora la morte. Ne ha bisogno, se ne nutre, li fagocita. E’ necessario per portare il peso di una disonestà dilagante. Saviano non è un eroe come lo intendete voi; niente onori, nessuna riconoscenza da questa patria. Saviano è per noi, un eroe che invecchierà. Non elargite più onori, ma punite i criminali dell’olocausto campano e iniziate da chi siede su una comoda poltrona. Siamo noi che dobbiamo onorare Roberto, non voi. Voi gli volete dare una targa, chiamare una strada o una piazza col suo nome, noi vogliamo che viva la sua vita.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Saviano non è un'eroe è semplicemente uno di noi, e come noi ha diritto a vivere!

Volevo dirle che ho fatto un intervento sul mio blog al termine del quale ho posto un riferimento al suo blog, la invito a leggerlo e nel caso vuole che rimuova il riferimento, non ho problemi.. PS. Opinioni sul blog sono bene accette!!! Grazie... Aspetto una sua cordiale visita e di chi abbia voglia di affrontare problemi simili a quelli che affronta lei.

Ecco il link: http://sogno-ma-forse-no.blogspot.com/

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

va bene...basta essere corretti e citare sempre le fonti come ha fatto lei.
auguri per il suo blog.

ghetti marco ha detto...

Sulla prima pagina di Libero,Marcello Veneziani in un editoriale dedicato a Roberto Saviano si chiedeva se denunciare come fa' lo scrittore serve a qualcosa,se il disprezzo verso la camorra che le denunce montano,non abbia anche lo scopo inverso di mitizzare la camorra stessa.Poi su Repubblica online passano le interviste ai ragazzi di un liceo di Casal Di Principe. Come era prevedibile i commenti quando non sono contrari a Saviano sono disinteressati.Camorra forever allora.Penso che quei giovani siano i portatori delle idee anche delle loro famiglie. Non penso che chi lotta contro la camorra trasmetta ai propri figli amore verso il crimine. Veneziani dice anche che se Saviano espatria sara' una sconfitta per l'Italia intera,lo credo anch'io,se la camorra resta e lui deve andarsene,non è certo un bel segnale,lasciare che a lottare per la legalita' restino solo magari gli sconosciuti,quelli che non avranno mai la prima pagina di un giornale,anche piccolo,che non hanno scorta,che sono conosciuti nemmeno da tutti quelli del condominio,ma che dentro di loro sentono il bisogno di liberarsi e di liberare la Campania,ma ovviamente non sanno minimamente come fare.Queste persone dignitose se saranno nemiche dell'omerta' che copre le malefatte della criminalita' organizzata,se non gireranno lo sguardo da un'altra parte per non vedere,se rifiuteranno la connivenza con la politica malata,infiltrata,allora ognuno nel suo piccolo affermera' che la legalita' è un valore che merita di essere riscoperto,anche li' nella tua terra.Saluti Graziella.

Maria Grazia Mazzoni ha detto...

@marco
I commenti dei ragazzi di Casal di Principe sono un segnale preciso è drammatico. Ma solo chi vive qui può capirlo.Leggo subito l'articolo su libero. Grazie di seguirmi con tanta attenzione. Ricordami, nel prossimo commento da quale città mi scrivi..

il Russo ha detto...

Bel pezzo Gabriella, hai pienamente ragione.

Lavinia ha detto...

Cara Graziella, quasi ogni giorno leggo il tuo blog, è molto bello, continua.
Io abito in una bellissima cittadina del Nord, dove da poco è iniziata la differenziata e credimi, i maggior responsabili del disastro siamo noi stessi cittadini. Dovresti vedere quante borse d'immondizia indifferenziata lasciano sulla strada, piuttosto che dividerla e inserirla negli appositi cassonetti, la lasciano in strada! L'ignoranza dilaga ovunque ed è per questo motivo che abbiamo il governo che ci meritiamo.
Ciao Anna di Acqui

ghetti marco ha detto...

L'inizio settimana si apre in modo positivo per Saviano,con la presa netta di posizione dei sei premi NOBEL tra i quali i nostri Dario Fo e la professoressa Rita Levi Montalcini,che chiedono allo stato italiano di difendere lo scrittore,di tenere alta la guardia e la sua difesa. Opinione che condivido appieno e che avevo espresso anche in altri blog dove scrivo,ma ovviamente scritto da me o quelli come me non ha nessuna risonanza. La pagina web di Libero dove commenta l'accaduto chiede a coloro che vogliono esprimersi se credono che lo stato fara' tutto quanto occorre. Credo che sia una domanda demagogica,che tipo di conoscenza abbiamo noi cittadini per sapere se bastera' o meno,se basta avere una scorta,oppure serve veramente che se ne vada dall'Italia. Le uccisioni di Aldo Moro prima,poi di Falcone,Borsellino,Chinnici,Livatino e altre eroiche persone che hanno fatto il loro dovere e per questo hanno perso la vita,assieme a loro gli agenti di scorta. Di certo mi sembra che nel caso di Saviano per ora almeno ci sia un'attenzione da parte della gente inusuale,piu' partecipe. Speriamo che sia davvero l'inizio di una nuova era,"sembra"che ci siano pentimenti da parte di camorristi,se entra anche nella mente dei Campani che senza mafia si vive meglio,forse ce la possiamo fare.Saluti.

Anonimo ha detto...

La penso anch'io così: è inutile che le autorità si producano in in lodi e dichiarazioni scontate.
E' scontato quello che Roberto e altri come lui rappresentano, e non sono necessarie le parole di Berlusconi e di Veltroni quando questi mantengono tra le loro fila Cosentino e Bassolino.
Farebbero cosa gradita se concretamente questi cacciassero i personaggi di cui sopra, oltre a far partire le bonifiche e le punizioni severe per i responsabili, anche a costo di modificare il codice penale per inasprire giustamente le pene per i reati contro la vita.
Rosario