Si tace sulla mozzarella alla diossina. Si tace per non creare allarmismi, per tutelare l’economia o perché non si sa come affrontare questa ulteriore emergenza? Il corpo forestale dello Stato ha sequestrato 12 aziende zootecniche e migliaia di capi di bestiame il cui latte sarebbe stato contaminato dalla diossina , altissimo sarebbe l’indice rilevato, 27, dieci volte superiore a quello consentito. La Regione, in mancanza di una normativa nazionale e comunitaria in materia, aspetta precise indicazioni dal ministero per poter procedere alla distruzione. Insomma altri rifiuti tossici. Il latte sequestrato è, per ora, nelle stesse aziende dove è stato trovato , è stato sigillato e ora si attende . L’inquinamento del latte non sarebbe dovuto al mangime ma all’aria velenosa che si sprigiona dagli incendi di rifiuti pericolosi come i pneumatici.Per conoscere meglio il problema leggete il libro di A. Iacuvelli " Le vie infinite d rifiuti " che dedica molte pagine alla diossina concludendo che : ” Mentre certa stampa locale e certi comitati civici, per fortuna non tutti, hanno elaborato brevemente un teorema, non ancora dimostrato ma assunto come vero, secondo il quale la causa è certamente costituita dall'emergenza rifiuti e dagli sversamenti tossici, secondo me invece ci sono sicuramente anche altre cause. Certamente ci sono anche i rifiuti, ed in particolare gli incendi degli stessi, ma non basta. Non è possibile che bidoni di sostanze tossiche e incendi nella terra dei fuochi da soli concentrino nei terreni una quantità di TCDD confrontabile con quella liberata nell'aria dall'Icmesa di Seveso, anche se più lentamente e non di colpo come nel 1979. C'è altro. Sicuramente. Altro che forse ci sfugge. Altro che forse abbiamo sotto gli occhi da anni, ma che non riusciamo a individuare."
venerdì 21 marzo 2008
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