I libri sono come le persone, li incontri casualmente, ti possono piacere oppure no, ti segnano la vita o ti lasciano indifferente. Per caso ho letto un libro di Walter Veltroni: Il disco del mondo, vita breve di Luca Flores, musicista. Le pagine scorrono veloci, si legge in poche ore. Luca Flores, classe 1956, è un musicista morto suicida nel 1995. La sua breve vita è caratterizzata dagli spostamenti della famiglia che vive , tra l'altro, qualche anno in Africa, nel Mozambico, e dalla morte della madre in un incidente stradale. Genio e sregolatezza segnano la vita di Luca ritenuto, da voci autorevoli, uno dei più bravi jazzisti italiani. Dal libro è stato tratto anche un film : Piano,solo. Nel video , qui sopra, alcune scene accompagnate dalla bellissima e struggente How far can you fly. Evito tutte le sue note biografiche, il suo mal di vivere, con le sue parole:
"Il linguaggio della musica è uno, ed è quello dell'anima, là dove le parole ci ingannano con i loro mille significati. E' libera di volare in paradiso di scendere nelle viscere dell'inferno o di starsene a galleggiare nel limbo. Io amo quei musicisti che cantano, scrivono e suonano come fosse l'ultima volta".
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