giovedì 7 aprile 2011

Il mare d'inverno


Il mare è a 2 passi dalla mia città. Un sollievo pensarlo. Una tragedia andarci. D'estate perchè il mare è blindato e paghi ovunque per accedere alla spiaggia, d'inverno perchè trovi questo scempio. Le dune bellissime, il cielo azzurro senza esitazioni, il profilo di Ischia di fronte, dovrebbero avere un valore sacro. Invece questi sono i risulati. Ma come arriva un frigo su una spiaggia? via mare ...o via terra?

martedì 5 aprile 2011

I vestiti nuovi dell'imperatore


Piu' si riflette, piu' si vivono gli anni, piu' l'intero mondo si allontana da noi. Perchè non ti riconosci in nessuna idea, in nessuna emozione. E allora prendi le distanze dalle parole inutili, dai pensieri stupidi, dalle scelte sconsiderate. Quando "il contatto" diventa inevitabile scopri un mondo che è ancora piu' brutto di come lo ricordavi, ancora piu degradato e incosciente. I tunisini che arrivano dal mare sono un problema difficile da risolvere; politica, diplomazia, guerre, s'intrecciano lasciando poco spazio all'umanità che contiene, invece, le uniche possibili soluzioni. E poi ti capita di sentire, per caso, l'ennesima barzelletta raccontata dal nostro Premier e li' veramente si ha un cedimento. E non si discute circa la scurrilità del racconto ma del fatto che quella barzelletta è stata raccontata nel posto sbagliato, dalla persona sbagliata, nel momento sbagliato. E' tutto un grande errore. E chi ascolta ride. Come nella favola "I vestiti nuovi dell'imperatore" i cortigiani fanno finta di ridere (orribile barzelletta) e di non vedere. Arriverà mai un bambino a gridare che l'imperatore(i) non ha niente addosso?

martedì 8 marzo 2011

Solo una foto


Sarà il tempo che passa, saranno i sedimenti di questa cronaca nera quotidiana, sarà una mia vena pessimistica, ma ho la sensazione che le donne abbiano fatto un grande passo indietro. Questa condizione di "inferiorità" femminile ha, oggi, una connotazione nuova, subdola e ingannevole. E' come indossare un bel vestito su un corpo stanco. Ho scelto l'immagine della Loren ne "La Ciociara" perchè nel mio immaginario rappresenta la lotta e la disperazione, il dolore e la rabbia, ma anche la dignità e la voglia di non arrendersi. Tutto quello che si dice delle donne, in questo giorno, ha un sapore patetico. Perciò non aggiungo altro. Solo una foto.

martedì 1 marzo 2011

Dove sei?


La morte crudele e assurda di tutte le donne uccise, il sangue versato, i tentativi di difendersi, il mistero delle ultime ore, lasciano in ognuna di noi una strana sensazione di paura. Una sofferenza che si moltiplica all'infinito se sei mamma. Ho cercato di seguire poco la storia di Yara, non per vigliaccheria ma per rispetto verso lei e per protesta verso una stampa divoratrice di notizie. Per caso ho ascoltato una ricostruzione dell'accaduto ed è stato terribile, non il corpo abbandonato e i segni della violenza, ma l'ultimo messaggio della mamma alla ragazza: dove sei? Una domanda breve, essenziale che a me è sembrata racchiudere tutti i silenzi del mondo e tutti gli orrori e le assenze. E tutti i dolori, compreso quello mio per la piccola Yara.

lunedì 7 febbraio 2011

Tutti innocenti

Un’altra bella dose di ottimismo per noi campani. Rai tre ha trasmesso, domenica sera, "Presa diretta". L’argomento era l’infinita emergenza dei rifiuti in Campania. Immondizia per strada, scarti industriali sui cigli delle strade, decine di discariche abbandonate, una città di ecoballe lasciate a marcire, la terra che ribolle come una solfatara vomitando tutti i rifiuti tossici di cui si è nutrita negli ultimi vent'anni; queste le immagini che abbiamo (ri)visto. Tutto questo orrore ha come conseguenze drammatiche i morti di cancro e gli ortaggi che non crescono. Ma c’è un altro effetto invisibile, non quantificabile, non statisticabile ed è quel senso di depressione-rabbia-impotenza-disorientamento-paura che t'invade quando ritorna la consapevolezza di questa terribile realtà. I campani hanno, nelle piccole e grandi cose, una capacità unica al mondo: quella di ingarbugliare talmente i fatti che alla fine non si capisce piu chi è il colpevole e chi l'innocente. Siamo tutti colpevoli, nessuno è colpevole. Tutti innocenti, tutti vittime di un sistema. Assolviamo tutti politici e criminali, le società private e pubbliche. Tutti innocenti. Assolviamo le ditte del nord e del sud che scaricano i loro veleni nelle cave. Assolviamo i cittadini che non hanno controllato i politici. Assolviamo i politici che non hanno controllato il territorio e con loro anche tutti i commissari dell'emergenza. Assolviamo lo Stato. Assolviamo chi si è arricchito con l'oro della monnezza. Tutti innocenti. Tutti con gli occhi bendati, con la bocca cucita e con la testa vuota. Tutti innocenti. Abbiamo condannato solo questa terra a una pena capitale.
La foto si riferisce a un lavoro di Otto Dix intitolato "I sette vizi capitali". La figura lussuriosa della donna rappresenta quella borghesia intorpidita nel limbo del piacere e perciò sinistramente distaccata da tutto il mondo desolante e tragico che la circonda. Quel mondo è fatto da corpi mutilati e grotteschi; una testa infilata in un contenitore, un'altra con una piccola mano che esce da un orecchio (chi ci controlla da dentro?), lo scheletro con il cuore strappato, la bocca "anale" dell'uomo col naso bruciato, i baffetti della figura centrale a raffigurare il despota presente in qualunque società incivile a cavalcioni di una terribile vecchia dagli occhi spiritati e impauriti (la storia?). Un ritratto di una società dilaniata da contraddizioni, da orrori e miserie, che alla fine però convivono drammaticamente in un allucinate commedia umana. Piu' eloquente di una foto della spazzatura campana vero?

domenica 30 gennaio 2011

Il discorso del re

Stanchi di donnette vendute e uomini che comprano (chi biasimare di più?!), avviliti da ideologie vuote, da partiti inesistenti, da etica in agonia, vedere il film " Il discorso del re" solleva un pò il morale, perchè rincuora pensare che qualcuno ha vissuto per un ideale.
Il film é la storia di Giorgio VI che è afflitto da una grave forma di balbuzie, un difetto del linguaggio importante soprattutto per quel momento storico in cui la "propaganda radiofonica" è un vettore fondamentale tra chi comanda e chi è "governato". Il re si affiderà alle cure del logopedista Lionel George Logue che lo guarirà. La forza del film è il contesto storico: la Germania nazista sta per coivolgere l'Europa nella sanguinosa seconda guerra mondiale. Il contrasto tra il re, impacciato nelle parlare, con quelle lunghe pause che contengono tutti i rapporti anafettivi della sua vita e i traumi e i dolori, stride con la voce sicura e potente di Hitler che invece non esita, non si ferma, non s'inceppa mai mentre sta per mettere in ginocchio il mondo intero.
Il re riuscirà per amore del suo popolo e grazie all'aiuto di sua moglie a parlare alla sua gente, che nella sua voce troverà la forza di resistere alla prepotenza nazista. Un amore che gli farà sconfiggere i suoi fantasmi interiori, le sue carenze affettive, i suoi traumi infantili e la sua scarsissima autostima. Il film parla di storia ma non è un film storico. Perchè la storia, come accade sempre nella realtà, è ai margini delle vicende umane, anche se si crede ingenuamente il contrario.

venerdì 14 gennaio 2011

Punti di vista

"Il gip di Santa Maria Capua Vetere Giovanni Caparco, ha convalidato il decreto di sequestro del Parco Pozzi di Aversa, operato nella mattinata di martedì dal nucleo di guardie zoofile(??) della Lida, guidate da Saverio Mazzarella". Il Parco Pozzi di Aversa, unico polmone della città, è bellissimo, ma come tutte le cose pubbliche di questa città è abbandonato a se stesso. Nel corso degli anni sono stati comprati giochi per bambini, ma il mattino dopo erano divelti e distrutti, sono state montate panchine poi cementate a terra perchè non venissero rimosse, ma spostate e distrutte dopo un pò, i prati sono campi di calcio con decine di ragazzini che si godono le loro interminabili partite, una fontana è stata bloccata a terra con una imbracatura di ferro per non farla rubare. Controlli dei vigili: zero, interventi quotidiani per una ordinaria manutenzione: zero. Ma tutto questo non ci meraviglia più. Banalità, schiocchezze della gestione pubblica. Tutti a protestare contro il Sindaco, tutti a urlare allo scandalo. Io non ho mai visto nessuno protestare quando qualcuno distruggeva qualcosa nel parco. Il titolo di questo post vuole dire che la realtà ha tante facce e che quello che mi ha colpito di piu è che : il giorno dopo il parco è stato "riaperto" da alcuni cittadini, che hanno violato i sigilli. A mio parere questo è l'aspetto piu grave di questa vicenda che testimonia ancora una volta che qui lo Stato, quello con la maiuscola, non esiste più e nessuno si scandalizza se viene rinnegato così apertamente. Per me è gravissimo. Ovviamente dipende dai punti di vista.

lunedì 6 dicembre 2010

sabato 27 novembre 2010

Carta Straccia

A tutti i politici che parlano dei rifiuti in Campania vorrei fare una sola domanda: ma le leggi in Italia che valore hanno? Leggete quello che stabiliva nel 2008 il Decreto Legge 172 e chiedetevi perchè i Comuni campani che non hanno ancora avviato la raccolta differenziata dei rifiuti sono ancora in mano alle vecchie giunte (di destra e di sinistra). Lasciamo stare tutto il resto: gli anni di emergenza, i soldi spesi, la criminalità, l'inciviltà. Chiediamoci solo perchè un Decreto Legge (che stabiliva il commissariamento per i comuni che non avviavano la differenziata) non è piu valido??

martedì 23 novembre 2010

Frigo vuoto

La trasmissione di Fazio ha successo anche per gli elenchi. Perchè la gente è stufa di parole, perchè non abbiamo piu' tempo per perderci in lunghi discorsi, perchè siamo per la sintesi, perchè è piu facile ritrovarsi in una frase che in un periodo lungo e complesso. Parole e musica di qualità fanno dimenticare anche la faziosità del programma che, d'altra parte, io trovo un peccato veniale in un mondo dove non si sa mai da che parte stare. Roberto Saviano è straordinario. Su un solo punto io non sono mai stata d'accordo con lui; a me non piace la visione del Nord invasore che approfitta del povero Sud indifeso. I rifiuti che viaggiano da Milano a Napoli, ci sono. Che la Campania sia stata scelta come pattumiera dell'Italia, è vero. Ma siamo noi che ci siamo svenduti, noi che abbiamo barattato il nostro futuro, noi che abbiamo ceduto la nostra frutta per una manciata di soldi, noi che abbiamo sempre voluto essere uguali al Nord. Noi che abbiamo esportato criminalità. Quante volte ho sentito dire "servono le fabbriche come al nord". In Lombardia ci sono le fabbriche perchè non c'è il sole e il mare. Questa è la differenza che dovevamo intuire. Le responsabilità del dramma campano non sono politiche ma individuali, di tutti. Per le strade del mio paese, in provincia di Caserta, si sentiva l'odore della vendemmia e degli orti stracolmi di frutta e verdura poi il miraggio della fabbrica. Tutti vendettero i loro terreni e fecero l'impossibile per entrare in fabbrica (vedi Indesit) ma poi si assentavano dal lavoro per false malattie e andavano a coltivare la poca terra rimasta (il richiamo della foresta). Pochi anni e la fabbrica chiuse e cosi è accaduto per tutte le altre che sono nate successivamente. L'industrializzazione è rimasta un miraggio e i terreni coltivabili sono, ormai, spariti. La terra vuole essere rispettata, non è come gli uomini, è severa e spietata. E non perdona. La mia terra voleva campi di grano e frutteti. Il nord doveva produrre frigoriferi e il sud li doveva riempire.

martedì 16 novembre 2010

Il diritto alla felicità

Ogni volta che parla Roberto Saviano c’è qualcuno che si offende e grida allo scandalo. Questa volta lo ha fatto il ministro Maroni. Ma perché vi offendete? La Lega è anche politica e Saviano denuncia sempre i rapporti tra la criminalità e la politica, al Nord come al Sud. Anche un bambino capisce che senza questo stretto legame lo strapotere delle mafie italiane sarebbe impossibile. Diritto di replica? Un faccia a faccia? Ma per dire cosa? Che al nord sono tutti onesti e al sud tutti terroni? Il fango delle mafie non risparmia nessuno, non guarda in faccia nessuno. Solo questo vuole dire Saviano: vuole dire siate vigili, non abbassate la guardia, non pensate di essere immuni da questo pericolo. Perlomeno intorno a Roberto Saviano vorrei una nazione piu’ unita e meno litigiosa, perché egli difende la vita, il diritto alla felicità, dentro e fuori ogni confine geografico.

venerdì 15 ottobre 2010

Far West

Aversa

Cronaca Nera

Ogni tanto ripenso al libro "I Pilastri della Terra" o a qualche altro romanzo ambientato nel medioevo. Gli avvenimenti di questi giorni sono terribili. Morti violente e disumane, da secoli bui e oscuri. Morti d'innocenti. E su di esse fiumi di parole, ognuno dice la sua. "L'informazione" è nera. Un'immersione nella paura, nella diffidenza verso l'altro. Una paura che ci rende meno lucidi, più confusi. Questa epoca non è più violenta delle altre, l'unico cambiamento è che tutto è documentato quasi in tempo reale. La nostra violenza ha, però, un aggravante: secoli di storia, di errori, di guerra e genocidi e di rivoluzioni culturali, di Rinascimento e Umanesimo, avrebbero dovuto migliorarci, avrebbero dovuto renderci più civili e meno aggressivi. Invece è tutto molto simile a qualche secolo fa. Cambia la forma ma la sostanza è la stessa. E poi c'è un altro aspetto inquietante: più cerchiamo di capire e analizzare le aggressività, più siamo imprigionati nelle nostre paure che ci allontanano da una visione lucida, razionale e, direi, più umana della realtà. Avvolti nelle nostre misere paure gli aspetti della realtà veramente importati ci sfuggono; la distruzione dell'ambiente, l'assenza di una vera libertà ci sembrano minuzie rispetto alla paura che c'incute il mostro che vive a fianco a noi .

sabato 2 ottobre 2010

Qualche volta penso a Ieri

Auguri a mio fratello Carlo per questa nuova avventura.
Martedì 28 dicembre 2010
Teatro Belli - ROMA

venerdì 1 ottobre 2010

Buon Compleanno

Ore 23,45 è finito un altro giorno. La solita stanchezza. Il solito odore acre di un incendio di pneumatici in lontananza. La solita disperata tristezza. Quasi mezzanotte. I pensieri si allontanano, sfuma la rabbia. Sto per chiudere finalmente gli occhi. Un rumore infernale mi fa balzare di scatto. Che diavolo è? Il solito compleanno festeggiato nel bar qui sotto.. Si, perchè qui, nella terra di nessuno, in pieno centro, le feste si fanno cosi, canti e balli e fuochi d'artificio rigorosamente dopo la mezzanotte (tutto ovviamente senza uno straccio di permesso). I fuochi colorati arrivano agli ultimi piani, sfiorano le finestre e ricadono su un povero giardino che i condomini tentano di tenere ancora in vita. L'anno scorso, dopo l'ennesimo festeggiamento, andò in fumo una bellissima palma. La rabbia, cosi faticosamente tenuta a bada per tutto il giorno, ritorna a galla. Che fare? e che puoi fare? Mi vengono in mente i miserabili verghiani, cosi arresi e indifferenti a un destino già segnato. Domani sembrerà di aver dimenticato, invece ti troverai sul marciapiede scatoloni bruciati dei fuochi d'artificio, perchè resteranno lì, abbandonati come prova tangibile della "loro" forza e della tua impotenza.

lunedì 13 settembre 2010

Gentile Signora

Come successe nel 2008, anche oggi ho avuto la risposta dal Parlamento Europeo, Posta del cittadino : Gentile Signora,
rispondo al Suo messaggio elettronico indirizzato al Parlamento europeo (PE) in cui argomenta sui roghi di rifiuti nella città di Aversa, fornendone anche una testimonianza fotografica veicolata tramite blog e facendo seguito a un Suo appello precedentemente inoltrato nel 2008 già riguardante il problema dei rifiuti campani.. A corollario, Le cito la più recente Direttiva 2008/1/CE del 15 gennaio 2008 del PE e del Consiglio sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento, la c.d. direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control): Inoltre, richiamo la Sua attenzione sull'interrogazione...( 1 e 2) e poi la conclusione: La direttiva 2006/12/CE sui rifiuti prescrive agli Stati membri di adottare le misure necessarie per impedire l'abbandono, lo scarico e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti. Essi devono altresì assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo o senza recare pregiudizio all'ambiente. Devono essere adottate misure per la creazione di una rete adeguata di impianti di smaltimento in modo da garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica. Pertanto, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in un determinato Stato membro sono di competenza dello Stato membro in questione. Alla Commissione, in qualità di custode dei trattati, incombe la responsabilità di sorvegliare l'attuazione del diritto comunitario da parte degli Stati membri ed anche il loro recepimento di direttive nella legislazione nazionale.
Quanta distanza tra le parole e i fatti !

venerdì 10 settembre 2010

Semi

Alla poesia preferisco la prosa ma devo ammettere che questi versi, che mi sono arrivati come commento al post precedente, mi sono piaciuti molto. Li dedico alla mia Terra perchè sono belli e anche di buon augurio. Grazie al commentatore anonimo.

...Nuovi fiori
spunteranno dai semi
a dimora nella terra
Gigli bianchi
ondeggiano al vento
che spira verso il mare........

martedì 7 settembre 2010

Il passato davanti a noi

Ogni volta che c'illudiamo di fare un piccolo passo, ogni volta che si riaccende un pò di speranza,
il passato meridionale fatto di violenze e d'invasori e di problemi mai risolti, ci riporta al presente senza luce. Vi consiglio di leggere l'articolo di Roberto Saviano su La Repubblica e di dedicare un pensiero ad Angelo Vassallo.

lunedì 30 agosto 2010

Res Publica


Le foto si riferiscono all'area standard (quindi di propietà del Comune) adiacente il Castello Aragonese ad Aversa in pieno centro storico . Una quindicina di anni fa la zona era un grande giardino, poi la costruzione di palazzi e un pezzo di giardino lasciato al Comune. Quindici anni di abbandono e di degrado. Non un giorno, un mese, un anno, 15 anni!!! e l'aggravante sono tutti i soldi pubblici spesi per fare una fontana, per piantare alberi, arredare con panchine e luci.(dalle foto vedete che ne sono rimaste poche) tutto questo, per avere questi bei risulati. Qualche anno fa inviai agli organi competenti una richiesta, ai sensi della legge 241/90, per conoscere la cifra investita per i lavori di manutenzione dell'area suddetta. E' inutile dirvi che non ho avuto nessuna risposta. Ribadisco il concetto: io ti voto, ti pago per gestire la cosa pubblica, i risulati sono questi? allora non sei capace e devi andare a casa a fare un altro mestiere. Tutto qui. Tutto semplice. Invece tutti tacciono, nessuno pretende niente, nessuno vede niente. Questo è il Sud.

sabato 21 agosto 2010

Pensieri d'agosto

L'Italia è divisa in Nord, Sud e in Sud Del Sud (provincia di Caserta e Napoli). Quest'ultima parte si è arresa ai roghi dei rifiuti tossici, ai veleni sparsi per le campagne, alla legge del più forte. Qui non ci sarà nessun moto di ribellione, niente 4 giornate, perchè la linea di demarcazione tra legalita e illegalità, tra morale e immorale non esiste più. Tutto seppellito. Sotto il sangue dei morti ammazzati, sotto le discariche, sotto la disperazione di chi ancora vede e non può fare nulla

Pensieri d'agosto

Io so che per la nostra terra non ci sono speranze; le conseguenze di questo avvelenamento ambientale saranno inevitabili. Ma non sopporto sentire dire che non protestiamo, che non facciamo niente. Ecco perchè mando le mie foto a tutti quelli che posso raggiungere (Parlamentari, Comunità Europea ecc).
Terroni si ma vigliacchi e inetti no.

Pensieri d'agosto

Mi è arrivato un commento sul post"Lode a Sara" dalla protagonista della vicenda raccontata. Questo a testimonianza di quanto, a volte, le regole siano lontane dal buon senso. Vi consiglio di leggerlo nei commenti. Comunque, cara Sara, io continuo ad essere dalla tua parte.

lunedì 16 agosto 2010

Quel che resta...

Godiamoci il sole e le meritate vacanze. Respiriamo a pieni polmoni. Viviamoci la nostra bella terra perchè i nostri figli non faranno altrettanto. Ogni popolo ha il suo destino; noi siamo destinati ad essere dominati o a fare gli emigranti. Il resto ci riesce male.
Ecco cosa scrive Rosaria Capacchione (giornalista coraggiosa sotto scorta), oggi sul "IL Mattino": GIUGLIANO (15 agosto)- Una bocca enorme e vorace. Un invaso scavato con le pale meccaniche che hanno portato via milioni di metri cubi di terreno fertilissimo. Un gigantesco deposito di scarti umani e industriali. Ecco Scafarea, ecco Tre Ponti, ecco Taverna del Re, malsane campagne dell’area a nord di Napoli, il brodo di coltura nel quale stanno crescendo i mostri chimici che tra cinquant’anni provocheranno la fine del mondo. O almeno, la fine di quel pezzo di mondo che si chiama Giugliano, Parete, Villaricca, Qualiano, Villa Literno. Nel 2064, il disastro ambientale sarà inevitabile.Per meglio dire, scrive un geologo toscano che ha lavorato per la Procura di Napoli, non più tardi del 2064. Entro quella data il succo avvelenato, tecnicamente percolato, di 341 mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi (a cominciare dai fanghi dell’Acna di Cengio), di 160 mila e 500 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, di 305 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani, precipiterà nella falda e avvelenerà decine di chilometri quadrati di terreno e tutto ciò che lo abiterà: uomini, animali, vegetazione. In termini processuali questa situazione si chiama disastro ambientale.

giovedì 12 agosto 2010

Tramonto Campano

Aversa, 18 agosto 2010 ore 21
I roghi dei rifiuti si accendono al tramonto. Tra poco sarà buio e il fumo nero sarà meno evidente. Così tutti potranno continuare la loro vita senza pensare troppo al funo nero che si deposita sul terreno, che si spande nell'aria, che penetra nei polmoni, che inquina e sporca questa terra di nessuno. Quello che vedete in penombra è il Castello Aragonese e dietro, quasi ogni sera, si vede minaccioso quel fumo nero. Un'intera città (e il rogo non è l'unico) in balia di questa violenza quotidiana. Non mi stancherò mai di ripeterlo che la tragedia vera non è il fumo ma il fatto che molti di noi non lo vedono più. Noi che viviamo con gli occhi chiusi.....
PS le mie foto le invio sempre anche alla Protezione Civile Italiana e alla Comunità Europea